Immersa in una natura incontaminata, in posizione dominante sulla Valle del fiume Aniene, la bellissima realtà di Jenne esalta tutte le caratteristiche ideali di un borgo da vivere e da riscoprire. Il viaggio, che parte dalla vicina Subiaco, poco dopo le maestosità dei Monasteri benedettini, si mostra in tutto il suo fascino. Rocce e rocce che si innalzano verso l’alto della Vallata, a cui fanno da corona una serie di tornanti e gallerie che mostrano un fascino non comune. Si rischia quasi la disattenzione alla guida, per apprezzare quanto ci circonda. Ad un certo punto, ci troviamo di fronte ad una piccola Chiesa, con una scritta che emula le antiche stazioni ferroviarie: San Giovanni dell’Acqua. Un posto che invita a fermarsi per la sua particolarità. Cascate di acqua fresca proveniente dalla montagna arrivano fino a sede stradale, lucidando le rocce e la pace e l’aria salubre sono coronate dal rumore prodotto dalle cascatelle. Ci si sente in pace ed a contatto diretto con una natura forse fin troppo dimenticata ma anche con la fede che questo posto celebra il 24 giugno. Sembra che il nome della Chiesa derivi dal prodigio compiuto da S. Benedetto da Norcia, il quale, avendo saputo che i monaci dei vicini monasteri di Santa Maria di Morrabotte e di San Girolamo erano sprovvisti d’acqua, si recò nel luogo dove sorge ora la chiesa, battendo poi con un bastone sulla roccia, da cui iniziò a fuoriscire l’acqua che poi approvvigionò i Monasteri. Poi dopo qualche altro tornante, si arriva come per premio a Jenne. L’accoglienza per il visitatore è già ben visibile dalla cartellonistica, ma soprattutto dalla pulizia e cura delle strade. Arrivati a Jenne, si ha la sensazione di un borgo di pace, ma scopriremo presto, invece che la realtà è molto vivace, e che il piccolo Comune che amministra i 400 residenti cerca di attuare idee innovativi ed imprenditoriali per favorire la riscoperta del borgo e la sua valorizzazione in molteplici aspetti. Il Sindaco Giorgio Pacchiarotti, non è certo un primo cittadino che si culla sugli allori, molti infatti sono i progetti in cantiere tra i quali uno per il quale è in predisposizione il Bando al fine di incentivare piani di sviluppo per l’assegnazione di contributi per idee realmente produttive per il territorio comunale. La Chiesa di Sant’Andrea apostolo sembra quasi regnare in tutta la sua magnificenza, sia nella parte esterna che nella parte interna. E poi guardandosi intorno, tutto sembra un salotto urbano. Giardini accoglienti, gli onori al monumento dei caduti con il tricolore italiano che vivace sventola testimoniando il sacrificio dei concittadini negli eventi bellici. La sede Municipale, è ben strutturata con l’Ufficio Postale adiacente, amplissimo parcheggio, ed è dotata di una capiente sala consiliare, uffici ben organizzati che riescono a dare risposte concrete in tempo reale ai cittadini. Siamo a 850 metri di altezza, immersi in un borgo dove c’è la Farmacia, 2 alimentari, il Bar, e la Macelleria. Uno scuolabus trasporta i 13 studenti delle scuole verso la vicina Subiaco. Che dire, una realtà tutta da vivere, soprattutto in estate dove si susseguono molti eventi ed iniziative che sono tuttora in cantiere. Il fascino, la storia, la cultura evidenziano collegamenti della denominazione Jenne per l’appunto con il termine latino janua, proprio per la sua collocazione geografica che apre una delle Valli più belle d’Italia.

Il portale www.jennenews.it, vuole essere una trasposizione del suggestivo borgo che offre ricettività, pace ed una accoglienza non comuni. Un modo per renderle onore attraverso questa vetrina virtuale sul web, indicizzata sui motori di ricerca, al fine di attuare gli indirizzi di una amministrazione che punta sicuramente in alto per questa realtà locale. La comunicazione, il web marketing, la creazione di contenuti per obiettivi e la professionalità caratterizzano questo progetto di new communications che viaggia in parallelo all’istituzione fornendo uno spaccato di vita, di approfondimento, di eventi e di cultura per far conoscere la realtà, ma anche per farla vivere a quanti, per motivi di lavoro hanno dovuto lasciare il luogo d’origine, che è sempre pronto ad accogliere, dal virtuale al reale.

@danieleimperiale