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Tutto pronto per la “Jennesina 2025”: ordinanza prefettizia regola la viabilità e la sicurezza

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Roma, 4 luglio 2025 – Con l’ordinanza n. 0285922 del 4 luglio 2025, la Prefettura di Roma ha disposto una serie di misure speciali per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza in occasione della “Jennesina 2025”, la manifestazione sportiva che si terrà nel Comune di Jenne nei prossimi giorni.

L’evento, che attira ogni anno numerosi partecipanti e spettatori, comporterà modifiche temporanee alla viabilità e l’attivazione di un dispositivo straordinario di sicurezza, coordinato in collaborazione con il Comune di Jenne. L’ordinanza è stata registrata anche al protocollo comunale con il numero 3052/2025.

Tra le misure previste figurano:

  • Chiusure temporanee al traffico in alcune strade comunali per favorire lo svolgimento della manifestazione in sicurezza;

  • Presidi fissi e mobili delle forze dell’ordine lungo il percorso dell’evento;

  • Limitazioni alla sosta in aree strategiche, con segnaletica già in fase di installazione;

  • L’impiego di personale volontario e protezione civile per la gestione dei flussi di pubblico.

L’iniziativa rientra nel calendario degli eventi estivi del comune, contribuendo alla promozione del territorio e all’afflusso turistico nei Monti Simbruini.

Il Prefetto di Roma ha firmato l’ordinanza sulla base delle comunicazioni ricevute dal Comune di Jenne, che ha presentato la richiesta formale e il piano di sicurezza con congruo anticipo. L’obiettivo resta quello di conciliare il successo della manifestazione con il rispetto delle norme di sicurezza e ordine pubblico.

Le autorità invitano cittadini e visitatori a rispettare le indicazioni, collaborare con il personale addetto e utilizzare percorsi alternativi nei giorni della manifestazione.

Il testo integrale dell’Ordinanza del Prefetto di Roma

Jennesina ordinanza chiusura strade Jenne 2025

Falsi operatori e truffe telefoniche: l’allarme della Regione Lazio

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Roma  24 giu 2025 – La Regione Lazio lancia un avviso urgente ai cittadini: attenzione alle truffe telefoniche in corso. Numerose segnalazioni stanno arrivando da residenti contattati da presunti operatori che si spacciano per incaricati regionali, proponendo falsi cambi di fornitura di luce e gas a condizioni apparentemente vantaggiose.

La Regione smentisce categoricamente qualsiasi coinvolgimento nella gestione o promozione di servizi energetici. “La Regione Lazio non gestisce né propone forniture di energia”, si legge in un messaggio ufficiale diffuso attraverso i canali istituzionali.

Secondo quanto riferito, i truffatori telefonici tentano di ottenere informazioni personali e convincere le vittime a cambiare contratto per luce o gas, sfruttando l’autorevolezza dell’ente regionale per apparire credibili. Le autorità invitano i cittadini a non fornire dati personali, a interrompere subito la telefonata e a segnalare il numero alle forze dell’ordine.

L’appello della Regione è chiaro: “Non fidatevi. Proteggete le vostre informazioni e aiutate a fermare la diffusione di queste pratiche scorrette”.

Le autorità stanno monitorando la situazione e invitano chiunque riceva chiamate sospette a collaborare denunciando tempestivamente.

2 Giugno, la festa della Repubblica nella storia

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Jenne – C’è una data che più di ogni altra segna uno spartiacque nella storia italiana: il 2 giugno 1946. Quel giorno non fu solo una consultazione elettorale. Fu una svolta epocale. Per la prima volta, gli italiani – e soprattutto le italiane – furono chiamati a decidere il destino politico del Paese: Monarchia o Repubblica. Una scelta che andava ben oltre il semplice cambio di regime.

Dal 1861, anno dell’unificazione, l’Italia era stata una monarchia ereditata dal Regno di Sardegna, guidata dalla dinastia Savoia. Il referendum del 1946 mise in discussione, per la prima volta, questa continuità, dando voce al popolo. Ma quel voto fu anche la prima vera espressione di suffragio universale: le donne, fino ad allora escluse dalla partecipazione politica, entrarono a pieno titolo nella vita democratica della nazione.

Il dato storico parla chiaro: su oltre 28 milioni di aventi diritto, quasi 25 milioni si recarono alle urne (l’89,08%). La Repubblica ottenne 12.718.641 voti, il 54,27%, contro i 10.718.502 della Monarchia. Una maggioranza netta, ma non travolgente, che comunque segnò l’inizio di una nuova epoca.

Il 2 giugno non fu solo il giorno della Repubblica. In concomitanza con il referendum, si tennero anche le elezioni per l’Assemblea Costituente. Per la prima volta, cittadini e cittadine poterono scegliere chi avrebbe scritto le fondamenta della nuova Italia: una Costituzione moderna, condivisa, in grado di sostituire lo Statuto Albertino, risalente al periodo monarchico sabaudo.

La partecipazione popolare fu massiccia e consapevole. Non si trattava solo di cambiare istituzioni, ma di dare forma a un nuovo patto sociale. L’Italia stava uscendo da vent’anni di dittatura e da una guerra devastante: c’era bisogno di un orizzonte comune, di regole certe, di diritti garantiti.

Accanto al popolo, protagonisti della trasformazione furono i partiti politici. Il voto del 2 giugno segnò anche l’affermazione dei grandi movimenti di massa – Democrazia Cristiana, Partito Comunista Italiano, Partito Socialista di Unità Proletaria – che da quel momento in poi sarebbero stati gli attori principali della vita politica italiana.

“Il 2 giugno – spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti –  è l’origine della nostra democrazia, il momento in cui l’Italia scelse di guardare avanti. È il giorno in cui il popolo divenne sovrano.  È un inizio che continua, ogni anno, a ricordarci che la libertà, l’uguaglianza e la partecipazione non sono mai conquiste scontate, ma frutti da coltivare con cura”. 

Giornata dell’unità nazionale, il sindaco Pacchiarotti: “riflettere sui valori della costituzione”

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Jenne 17 Marzo 2025 –  In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, il sindaco di Jenne, Giorgio Pacchiarotti, ha sottolineato l’importanza di questa ricorrenza come momento di riflessione sui valori fondamentali che uniscono la nazione. Egli ha evidenziato come l’unità nazionale sia il risultato di sacrifici e lotte per la libertà, e come sia essenziale preservare i principi democratici sanciti dalla Costituzione. Il sindaco ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza della pace e del rispetto delle istituzioni, elementi imprescindibili per la coesione sociale e lo sviluppo del Paese.

“Ritrovarci sempre nei valori del tricolore, la ricorrenza odierna sia per riflettere, per analizzare la storia e comprenderne i valori democratici della nostra Repubblica, dovere di ogni istituzione è tenerli sempre presenti, ogni giorno”

Questo richiamo sottolinea come la bandiera italiana sia simbolo di unità e coesione nazionale, valori che devono guidare l’azione quotidiana di ogni cittadino.

La celebrazione del 17 marzo rappresenta quindi un’opportunità per rinnovare l’impegno verso la costruzione di un’Italia unita, democratica e in pace, nel rispetto delle istituzioni e dei valori condivisi.

L’Unità d’Italia: una storia di lotta e sacrificio

Il 17 marzo di ogni anno, l’Italia celebra la Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, una ricorrenza che ricorda il giorno in cui, nel 1861, fu ufficialmente proclamata l’Unità d’Italia. Questa data segna un momento cruciale della storia italiana, frutto di un lungo e complesso processo politico, militare e diplomatico.

Il contesto storico

Prima dell’unificazione, l’Italia era frammentata in diversi stati e dominata da potenze straniere, tra cui l’Impero Austriaco e la Spagna. Il desiderio di un’Italia unita nacque con il Risorgimento, un movimento politico e culturale che, dalla fine del XVIII secolo, si sviluppò grazie a figure come Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II.

Le tappe principali dell’unificazione

L’unità italiana fu il risultato di una serie di eventi fondamentali:

  • 1848-1849: Le prime guerre d’indipendenza contro l’Austria, guidate dal Regno di Sardegna, non portarono ai risultati sperati ma alimentarono il sentimento nazionale.
  • 1859-1860: La seconda guerra d’indipendenza, grazie all’alleanza tra il Regno di Sardegna e la Francia, portò alla liberazione della Lombardia.
  • 1860: L’impresa dei Mille di Garibaldi consentì la conquista del Regno delle Due Sicilie, permettendo l’annessione dell’Italia meridionale al Regno di Sardegna.
  • 17 marzo 1861: Il Parlamento di Torino proclamò la nascita del Regno d’Italia con Vittorio Emanuele II come sovrano.
  • 1866: La terza guerra d’indipendenza portò all’annessione del Veneto.
  • 1870: La presa di Roma segnò la fine dello Stato Pontificio e Roma divenne la capitale d’Italia nel 1871.

Il significato dell’Unità d’Italia oggi

L’unità italiana non fu un processo immediato: differenze economiche, sociali e culturali continuarono a caratterizzare il Paese. Tuttavia, la celebrazione del 17 marzo rappresenta un momento di riflessione sull’importanza della coesione nazionale e sui valori di libertà e democrazia sanciti dalla Costituzione.

In un mondo globalizzato, il ricordo dell’Unità d’Italia assume un valore ancora più significativo: sottolinea il ruolo della storia nella costruzione dell’identità nazionale e la necessità di preservare i principi fondamentali della Repubblica.

Oggi, 17 marzo 2025, celebriamo l’Italia e il suo cammino, ricordando il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno reso possibile la sua unità.

Sostegno alle nascite e genitorialità, al via la presentazione delle domande

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Jenne – L’amministrazione comunale di Jenne rende noto che: L’articolo 7, comma 2, della legge regionale 9/2020 (Tutela e valorizzazione dei piccoli comuni)  ha previsto, per l’annualità 2024, un beneficio economico, una tantum, da erogarsi in un’unica soluzione, per il sostegno della natalità e della genitorialità, rivolto ai nuclei familiari residenti nei “piccolissimi comuni” del Lazio. Preso atto che al Comune di Jenne è stato assegnato un contributo di € 4.634,15 per comuni aventi popolazione superiore ai 1.000 e fino a 2.000 abitanti. In relazione a ciò possono dunque presentare domanda:

– I nuclei familiari residenti nel Comune di Jenne, nei quali siano presenti figli minori di età
inferiore a tre anni, o nei quali si siano verificate nascite entro il 31 dicembre 2024;
– i nuclei familiari nelle condizioni indicate al punto precedente, che trasferiscano la propria
residenza nel Comune di Jenne

Per ulteriori informazioni consultare l’Avviso pubblico al link scaricabile  e/o consultabile
Avviso_pubblico_per_la_natalita_Jenne

di seguito il modulo per presentare domanda scaricabile e/o consultabile

Modulo_domanda_avviso_natalita_Comune_di_Jenne (1)

Giubileo, la Chiesa di Sant’Andrea apostolo dichiarata parte della quinta sede vicaria della Diocesi

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Jenne 15 Nov 2024 – La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Jenne è stata dichiarata parte della quinta sede vicaria della Diocesi di Tivoli e Palestrina. Sono complessivamente 15 le parrocchie indicate nel provvedimento di S. E. il Vescovo Mauro Parmeggiani. Il decreto è stato adottato per favorire una migliore e nuova organizzazione del territorio diocesano in vista del Giubileo.

Di seguito il decreto ufficiale:

Decreto-costituzione-Vicarie-di-TIVOLI

4 novembre, il valore dell’unità nazionale nella storia

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Il 4 novembre è una data di grande rilevanza storica per l’Italia, commemorata ogni anno come la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Questa giornata celebra il compimento del processo di unificazione italiana e rende omaggio alle forze armate del Paese, in ricordo della conclusione vittoriosa della Prima Guerra Mondiale per l’Italia.

Le Origini della Celebrazione

La festività del 4 novembre risale al 1919, quando il Regno d’Italia decise di istituire una giornata per celebrare la vittoria nella Grande Guerra. L’armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918 e entrato in vigore il giorno successivo, segnò la fine delle ostilità tra l’Italia e l’Impero Austro-Ungarico. Questa vittoria sancì il completamento dell’unificazione nazionale, includendo nel territorio italiano Trento e Trieste.

Il 4 novembre venne dunque scelto per commemorare i sacrifici dei soldati e per esaltare il valore delle forze armate italiane, che avevano combattuto con tenacia e coraggio lungo il fronte nord-orientale, in particolare nella famosa battaglia di Vittorio Veneto.

Il Significato della Giornata

Oltre a ricordare il successo militare e politico, la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate rappresenta un momento di riflessione sull’importanza dell’unità e della coesione nazionale. È un’occasione per rendere omaggio non solo ai caduti della Prima Guerra Mondiale, ma a tutti coloro che hanno servito e continuano a servire nelle forze armate italiane.

Tradizionalmente, questa giornata viene celebrata con cerimonie ufficiali, parate militari e la deposizione di corone d’alloro ai monumenti ai caduti, con la partecipazione delle autorità civili e militari. Particolare attenzione è rivolta al Milite Ignoto, simbolo di tutti i soldati italiani caduti e mai identificati, la cui tomba si trova all’Altare della Patria a Roma.

Evoluzione della Celebrazione

Durante il regime fascista, la celebrazione del 4 novembre assunse un carattere fortemente propagandistico, enfatizzando il nazionalismo e la potenza militare italiana. Con la caduta del fascismo e la fine della Seconda Guerra Mondiale, la festività subì una trasformazione, mantenendo il focus sul ricordo e sul rispetto per i caduti, ma con un accento più pacifista e dedicato al servizio delle forze armate per la difesa della pace e della democrazia.

Negli anni recenti, il 4 novembre è stato anche occasione per riflettere sui valori della pace, della sicurezza internazionale e del ruolo delle forze armate italiane nelle missioni di pace all’estero.

Celebrazioni Moderne

Oggi, il 4 novembre è una giornata di memoria e di riconoscimento del lavoro delle forze armate italiane, sia a livello nazionale che internazionale. Le cerimonie si svolgono in tutta Italia, con eventi simbolici e manifestazioni nelle scuole per sensibilizzare le nuove generazioni sulla storia e i valori del Paese.

In conclusione, il 4 novembre è una data che porta con sé un carico di storia, emozione e rispetto. È un giorno in cui l’Italia ricorda il passato, onora il presente e guarda al futuro con un senso di unità e coesione nazionale, mantenendo vivo il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per la patria e per la libertà.

Centro Anziani di Jenne: indette le elezioni per il rinnovo delle cariche

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JENNE 25 OTT 2024 – Il presidente del Centro Anziani di Jenne Rosa Forsennato,
Visto l’art. 7 dello Statuto;
Visti gli artt. 12 e 13 del Regolamento Interno, approvato dal Consiglio Direttivo il
11/04/2022;
RENDE NOTO
Che con Verbale del Consiglio Direttivo del 11/10/2024, sono convocate
per il giorno 02 novembre 2024

L E  E L E Z I O N I
per il rinnovo delle cariche di Presidente e di numero quattro Consiglieri del
Consiglio Direttivo del Centro Anziani di Jenne – APS.
La votazione si svolgerà presso i locali del Centro Via del Cimitero, snc il giorno di 02/11/2024 dalle ore 14.00 alle ore 17.00

I Soci interessati alle candidature dovranno manifestare la propria volontà in forma scritta, presentando la domanda di partecipazione entro e non oltre le ore 17:30 del giorno 28/10/2024. Il modulo di candidatura si potrà ritirare e riconsegnare a partire dal giorno 17/10/2024 e nei giorni successivi il martedì e giovedì dalle ore 16.45 alle ore 17.30 presso la Sede del Centro.

L’elenco dei candidati sarà esposto a partire dal 29/10/2024 presso i locali del Centro Anziani e presso le aree di affissione in Piazza Vittorio Emanuele III.
Si fa presente ai Soci che ai sensi dell’art. 12 punti 3 e 4 del Regolamento Interno:
– Non sono ammesse deleghe;
– Gli elettori potranno esprimere un numero massimo di due preferenze, di cui
almeno una di genere diverso. Qualora l’elettore esprimesse due preferenze
riguardanti canditati dello stesso sesso, si procederà a validare solo la prima
preferenza.
Jenne, 12 ottobre 2024
Il Presidente
Rosa Forsennato

di seguito al link la convocazione ufficiale:

Convocazione elezioni al centro anziani di Jenne 2024

Area stalla agricola di Jenne, in arrivo centomila euro per la recinzione

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JENNE – Importante nuovo traguardo per il territorio comunale. Con Determinazione n. G13134 del 07/10/2024 la Regione Lazio ha pubblicato la graduatoria delle domande di sostegno ammesse a finanziamento PSR 2014/2020 Mis. 4.4.1 il Comune di Jenne è stato ammesso per un contributo di euro 100.000,00 per il 100% senza alcun onere di compartecipazione del Comune. Si tratta di un intervento relativo alla realizzazione della recinzione dell’area Stalla Agricola.  Nei prossimi  giorni sarà disposto l’atto di concessione, e si procederà ad appaltatare  i lavori.

Il comune di Jenne, grazie ad una attenta progettualità seguita dall’Assessore Goanfranco Volpi in tutti gli step ed al contesto medesimo riferito all’intervento ha ottenuto il contributo più alto rispetto a tutti gli altri enti partecipanti.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Giorgio Pacchiarotti e dall’amministrazione comunale tutta.