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Jenne presenta il Nuovo Piano Urbanistico Comunale Generale: incontro pubblico per condividere strategie e visione del territorio

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Jenne – L’Amministrazione Comunale di Jenne invita la cittadinanza, le associazioni, gli operatori economici e i portatori di interesse a partecipare all’incontro pubblico di presentazione del Nuovo Piano Urbanistico Comunale Generale (P.U.C.G.), che si terrà sabato 15 novembre 2025 alle ore 15:00 presso la Sala Consiliare del Comune.

L’iniziativa si colloca nella fase preliminare e partecipativa del percorso di pianificazione, antecedente alla formale adozione del Piano da parte del Consiglio Comunale. L’obiettivo è quello di illustrare gli indirizzi strategici e le scelte normative che orienteranno lo sviluppo sostenibile del territorio nei prossimi anni, favorendo un confronto aperto e costruttivo con la comunità.

Durante l’incontro saranno presentate le Linee Guida e il Quadro Conoscitivo del nuovo strumento urbanistico, con particolare attenzione ai seguenti temi:

Adeguamento al Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (P.T.P.R.): introduzione della Zona Territoriale Omogenea (Z.T.O.) CE a indice mitigato, come risposta vincolante al Paesaggio Naturale di Continuità (PCN).
Riorganizzazione del territorio urbanizzato: razionalizzazione e contenimento delle aree destinate al completamento (ZTO B) e alla nuova espansione (ZTO C/CE).
Rigenerazione urbana: definizione di premialità e requisiti prestazionali, in attuazione della L.R. 7/2017, per favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente e la valorizzazione del centro storico.

Interverranno all’incontro il Sindaco di Jenne, il Responsabile del Settore Tecnico e i progettisti del Piano, che illustreranno nel dettaglio i contenuti tecnici e le prospettive di sviluppo del nuovo P.U.C.G.

Il Sindaco Giorgio Pacchiarotti, l’Amministrazione sottolinea l’importanza della partecipazione attiva della cittadinanza, considerata elemento essenziale del processo di pianificazione condivisa. I contributi e le osservazioni che emergeranno nel corso dell’incontro saranno valutati e potranno orientare le scelte definitive nella successiva fase di adozione del Piano.

È possibile consultare in anticipo i documenti preliminari e le Linee Guida sul sito istituzionale del Comune di Jenne.

Jenne, il borgo dorato dell’Alta Valle dell’Aniene dove l’autunno diventa poesia

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C’è un momento, tra ottobre e novembre, in cui l’Alta Valle dell’Aniene si trasforma in un quadro vivente: le montagne si accendono di rosso, arancio e oro, e ogni sentiero profuma di bosco e legna. È in questo scenario che Jenne, piccolo gioiello incastonato tra i monti Simbruini, si mostra in tutta la sua magia.

Il foliage qui non è solo uno spettacolo naturale — è un’esperienza. I vicoli si riempiono di colori caldi, il silenzio è rotto solo dal suono del vento tra i castagni, e le pietre antiche del borgo sembrano raccontare storie lontane. Jenne, patria di Papa Alessandro IV, unisce la quiete della montagna al fascino di un passato che ancora si respira in ogni angolo.

Il clima ancora mite di questi giorni rende perfetta una passeggiata tra le vie del borgo, i luoghi panoramici ed i sentieri che portano verso la valle. Non è raro incontrare escursionisti, fotografi o semplici curiosi che si fermano a contemplare lo spettacolo della natura.

Ma Jenne non è solo bellezza naturale. È un borgo piccolo che fa le cose in grande: negli ultimi anni ha accolto visite ufficiali di rilievo, tra cui quelle del Ministro Antonio Tajani, che vi si è recato ben due volte. Un segnale di quanto questo piccolo centro continui ad attrarre personalità del mondo della cultura, delle istituzioni e dello spettacolo, tutte unite da un comune denominatore: l’amore per un luogo autentico, accogliente e pieno di vita.

In autunno, Jenne diventa un invito a rallentare, a guardarsi intorno e a scoprire che la bellezza, quella vera, non ha bisogno di clamore. Basta un borgo sospeso nel tempo e un tappeto di foglie dorate per ricordarci quanto è straordinario, a volte, il semplice scorrere delle stagioni.

4 Novembre: Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

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Oggi, 4 novembre, l’Italia celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, una ricorrenza istituita per ricordare la fine della Prima Guerra Mondiale e per onorare il sacrificio di chi ha combattuto per la patria, difendendo l’indipendenza e la libertà del nostro Paese.

A Jenne la cerimonia di deposizione avverrà domenica 9 novembre 2025 come di consueto alle 10.50 si formerà il corteo presso il piazzale antistante la sede municipale e che muoverà verso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, ove alle 11 sarà celebrata la Santa Messa, al termine della quale si svolgerà la cerimonia solenne presso il nomumento ai caduti con allocuzione del sindaco Giorgio Pacchiarotti. 

Origine storica della ricorrenza

Il 4 novembre 1918 entrava in vigore l’armistizio di Villa Giusti, firmato il giorno precedente tra l’Italia e l’Impero Austro-Ungarico, che sanciva la fine delle ostilità sul fronte italiano. Quella data rappresentò la vittoria dell’Italia nella Grande Guerra e il completamento del processo di unificazione nazionale, avviato nel Risorgimento.

Fu così che, nel 1919, il 4 novembre venne proclamato festa nazionale per commemorare l’Unità d’Italia e il valore delle Forze Armate, protagoniste di quella vittoria.

Il significato di oggi

Nel corso degli anni, il significato di questa giornata si è evoluto. Oggi non è soltanto un’occasione per ricordare i caduti in guerra, ma anche per rendere omaggio alle donne e agli uomini delle Forze Armate — Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza — che ogni giorno garantiscono la sicurezza del Paese, in Italia e nelle missioni internazionali di pace.

La Festa dell’Unità Nazionale è anche un momento di riflessione sull’importanza della pace, della solidarietà e dell’identità nazionale: valori che devono continuare a unire tutti gli italiani, al di là delle differenze politiche e culturali.

Le celebrazioni

In tutta Italia, nelle piazze e nei luoghi simbolici, si svolgono cerimonie ufficiali, deposizioni di corone d’alloro, sfilate militari e momenti di raccoglimento. A Roma, come da tradizione, il Presidente della Repubblica depone una corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria, in omaggio a tutti i caduti per la Patria.

Anche molte scuole e istituzioni organizzano incontri e iniziative per far conoscere alle nuove generazioni il significato storico e civico del 4 novembre, affinché la memoria resti viva e continui a ispirare senso di appartenenza e responsabilità.

Un giorno per ricordare e per unire

Il 4 novembre non è solo una data storica, ma un simbolo di unità e di impegno civile. Celebrare questa giornata significa riconoscere il valore del sacrificio di chi ha difeso la libertà, ma anche rinnovare la volontà di costruire un’Italia sempre più unita, giusta e solidale.

 

2 novembre, il ricordo per chi ci ha preceduto… .. .

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JENNE – Il 2 novembre è la giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti, un momento importante per ricordare tutte le persone care che ci hanno lasciato. Questa ricorrenza, di origine cattolica, segue immediatamente la festività di Ognissanti del 1° novembre e rappresenta un’occasione di riflessione, preghiera e memoria.

Oggi  a Jenne avrà luogo la celebrazione liturgica alle ore 15.00 presso il cimitero comunale. A tal proposito l’amministrazione comunale rivolge un caloroso ringraziamento alla sig.ra Maria Flamini che ha fatto dono di ornamenti e piante di fiori per tutto il cimitero al fine di tributare un pensiero alla memoria di quanti ci hanno preceduto.

La Commemorazione dei Defunti ha radici antiche e nasce dall’esigenza di pregare per tutti i fedeli scomparsi, non solo i santi. È un giorno che invita a ricordare chi ci ha preceduto nella vita, rafforzando il legame tra vivi e defunti e offrendo speranza nella vita eterna. La tradizione cristiana vede nella preghiera un gesto di amore e di sostegno per le anime che sono ancora in cammino.

La giornata si caratterizza per diverse pratiche religiose e culturali:

Aspetto liturgico: vengono celebrate Messe dedicate ai defunti, spesso accompagnate da preghiere specifiche e riflessioni sul tema della morte e della resurrezione.
Visita ai cimiteri: è comune recarsi al cimitero per portare fiori, accendere candele e sostare in silenzio sulle tombe dei propri cari.
Tradizioni popolari: in alcune regioni si preparano dolci tipici legati alla ricorrenza e si svolgono gesti simbolici di memoria, come lasciare fiori o piccoli doni sulle tombe.

Il 2 novembre rappresenta un momento di introspezione e di legame con la memoria dei defunti. Permette di riflettere sul senso della vita, sul valore dei rapporti umani e sulla continuità della memoria tra le generazioni. È anche un’occasione per condividere storie e ricordi, rafforzando il sentimento di comunità e di solidarietà familiare.

Più che una semplice tradizione, il 2 novembre invita a considerare la morte non come una fine assoluta, ma come un passaggio della vita che può essere accolto con serenità e speranza. Ricordare i defunti significa onorare la loro memoria, mantenere vivi i legami affettivi e riconoscere l’importanza di vivere pienamente il presente.

Truffe agli anziani, a Jenne lezioni di difesa con i Carabinieri

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JENNE – Questa mattina, al termine della solenne celebrazione liturgica di Ognissanti presso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo, il maresciallo Federico Pistoia, comandante della stazione dei Carabinieri di Vallepietra, ha tenuto un incontro pubblico dedicato alla difesa e alla prevenzione delle truffe, in particolare quelle che colpiscono le persone anziane. All’iniziativa era presente anche il vice sindaco Cristiano Lauri, a testimoniare la vicinanza dell’amministrazione comunale a un tema di grande attualità e importanza sociale.

Nel corso della sua lezione, il maresciallo Pistoia ha illustrato le principali tipologie di raggiri che quotidianamente mietono vittime in tutta Italia: dalla truffa del finto carabiniere a quella dei falsi incidenti familiari, fino agli inganni telefonici e ai finti controlli delle utenze domestiche.

“Spesso – ha spiegato Pistoia – l’interlocutore telefona conoscendo già alcuni dettagli personali, e li utilizza per guadagnare fiducia e chiedere denaro con la scusa di un’emergenza improvvisa, come un incidente occorso a un parente. In altri casi viene annunciato l’arrivo a casa di un presunto carabiniere in borghese o si chiede di effettuare un bonifico urgente: in questi casi bisogna assolutamente diffidare”.

Il comandante ha poi illustrato anche la truffa delle utenze, nella quale falsi operatori si presentano per controlli su luce o gas, e la truffa del call center, dove si cerca di carpire un semplice “sì” telefonico da utilizzare come consenso a contratti non richiesti.

Un punto particolarmente importante è stato quello legato alle nuove tecniche di truffa basate sull’intelligenza artificiale. “Con le moderne tecnologie – ha spiegato il maresciallo Pistoia – i malviventi riescono oggi a imitare la voce di congiunti o familiari, facendola sembrare autentica e convincente. È quindi fondamentale non fidarsi mai solo della voce e, prima di agire o inviare denaro, contattare direttamente il familiare in questione per fugare ogni dubbio”.

L’incontro si è concluso con un invito alla collaborazione e alla prudenza. “Per qualsiasi sospetto o esigenza – ha ricordato il comandante Pistoia – bisogna contattare immediatamente le forze dell’ordine. La migliore difesa resta sempre la prevenzione e la fiducia reciproca tra cittadini e Carabinieri”.

Un messaggio chiaro e concreto, per ricordare che la vigilanza, l’informazione e il buon senso sono le armi più efficaci contro chi tenta di approfittarsi della fiducia delle persone più fragili.

 

 

1° Novembre festa di Tutti i Santi

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Nei secoli VIII-XI si diffuse in Europa latina questa festività che arrivò a Roma nel IX secolo.

Il 1º novembre si festeggiano e si ricordano tutti i Santi conosciuti e non, affinché possano anche intercedere per noi in questa vita.

La parola Santo significa “Separato dal mondo”, “Appartato” da Dio o “Consacrato” E’ una festa di speranza che celebra quelle persone che in vita hanno teso a somigliare al comportamento ed a conformarsi agli insegnamenti di Cristo. Si considera Beato colui al quale la Santa Sede ha riconosciuto un miracolo. Santo è colui al quale è riconosciuto anche il secondo. Parliamo di personalità elette dal Signore, coloro che si allontanano dalla mentalità del mondo per abbracciare le leggi del Regno di Dio, coloro che hanno donato la propria vita per il disegno che Dio aveva progettato per loro. Ciò significa azzerare la volontà umana che tende innanzitutto a vizi come Lussuria,Superbia, Invidia,Ira,Accidia,Avarizia, Gola, che nella religione Cristiana non sono altro che i 7 Vizi Capitali. E non solo. Queste personalità hanno vissuto la loro vita amando in maniera fervida il Signore. Anelavano la sua presenza, venivano letteralmente vessati dal nemico cui oggi nemmeno si crede più. Personalità che aborrivano la vanagloria, ad oggi la si persegue.

San Francesco d’Assisi, si spogliò di tutti i suoi averi, essendo nato in una famiglia all’epoca molto benestante. Preferì la povertà amando immensamente il creato e tutte le sue creature. Visse il Vangelo nella sua forma più estrema e radicale.  Venerò l’Eucarestia in maniera passionale e profonda. Morì a soli 44 anni desiderando ‘Sorella Morte’ per poter abbracciare finalmente il Signore. Fondò l’ordine dei francescani.

Santa Rita da Cascia , la Santa delle cause impossibili, era una donna che sin da piccola voleva diventare una suora. Non le fu permesso dalla sua famiglia che la costrinse a sposarsi a 16 anni. Ebbe anche dei figli. Il marito era un violento ma la pazienza della donna riuscì a convertirlo. Purtroppo fu assassinato e poco dopo nonostante le preghiere della madre anche i figli morirono di malattia.Rimasta sola cercò di entrare in diversi conventi che ovviamente la rifiutarono categoricamente per la sua condizione di donna sposata,con figli, ma anche per le vicissitudini violente cui furono implicati marito e figli.La sua determinazione nel volere donare la sua vita a Cristo la portò nel Convento delle Suore Agostiniane ma non se ne comprende bene come accadde. Fu Suor Rita per ben 40 anni , suora di clausura. Le fu concessa la stigmare sulla fronte tutt’ora visibile. Dopo la sua morte inspiegabilmente il suo corpo non andò in decomposizione.

Sant’Agostino d’Ippona, un uomo di una cultura enorme, che rifiutava categoricamente l’esistenza di Dio, cercando di spiegare ogni cosa con la ragione. Condusse la prima parte della sua vita nella maniera più dissoluta e diventò un eccellente ‘parlatore’ all’epoca erano avvocati, perchè convinto che l’utilizzo della parola donasse potere a chi la sapeva usare in maniera eccellente. Nonostante le infinite preghiere di sua madre Monica, donna altamente devota a Dio, considerando il testo biblico grossolano,iniziò a perseguire le idee del ‘maniachesimo’ ovvero una corrente filosofica che non riconosceva l’esistenza di Dio, piuttosto vedeva il bene ed il male come due poli opposti, come spirito e materia. Ossessionato dal perseguire la ‘verità’ voltò le spalle a questo pensiero perchè continuava a sentirsi insoddisfatto dalle spiegazioni del maniachesimo. Ottienne la cattedra di Retorica a Milano. La sua carriera andava a gonfie vele. La sua ambizione era saziata ma il suo cuore no. Sua madre sempre al suo fianco volle avvicinarlo al Vescovo Ambrogio, del quale Agostino apprezzava i sermoni e quel modo di comunicare. Iniziò il suo accostamento alla vita Cristiana ma Agostino era sempre tormentato e confuso. Un giorno lasciandosi andare in un pianto ininterrotto sentì una voce interiore che diceva ”prendi e leggi” , davanti a sè vide delle lettere di San Paolo. Le lesse:

Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie ed impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne

rimase folgorato. Da quel omento cambiò vita e la dedicò interamente a Dio. Tra le lacrime di sua madre che vide un vero e proprio miracolo davanti ai suoi occhi e cioè la conversione di una persona che per circa la metà della sua vita si ostinava a rifiutare l’esistenza di Dio, fu battezzato dal Vescovo Ambrogio nella notte Pasquale fra il 24 ed il 25 aprile 386. Successivamente fondò una comunità monastica, fu ordinato sacerdote ed infine divenne vescovo di Ippona.

Di Sant’Agostino ricordiamo le sue “confessioni” un libro in cui il Santo riesce a mettere a nudo il suo cuore descrivendo in maniera impareggiabile la battaglia interiore fra bene e male.

Il racconto breve di queste tre vite rappresentano quanto il Signore opera in modo diverso con ognuno di noi. La lettura delle loro vite, dei loro libri, o anche la visione dei film ispirati alle loro storie potrebbe essere fonte di conoscenza per meglio capire ed intendere anche la festività di oggi.

Lutto per la scomparsa del caro Pasquale Pacchiarotti

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Oggi pomeriggio presso la propria abitazione in Ostia Lido è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari

PASQUALE PACCHIAROTTI

di anni 79

Lascia i figli, le sorelle, i nipoti, ed i parenti tutti

Jenne – Ostia Lido 30 Ottobre 2025

I funerali si svolgeranno domani venerdì 31 ottobre 2025 alle ore 15.30 presso la Chiesa di Santa Maria Regina Pacis in Ostia Lido.

Il sindaco e l’amministrazione comunale di Jenne partecipano al lutto per la scomparsa del caro Pasquale ed esprimono vicinanza alla famiglia.

Lutto per la scomparsa del caro Vincenzo Rossi

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Ieri sera presso la Casa di cura “Villa dei Pini” ad Anzio è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari

VINCENZO ROSSI

di anni 91

Lascia la moglie, le figlie, i generi, le sorelle, i nipoti ed i parenti tutti.

Jenne, 28 ottobre 2025

I funerali avranno luogo domani mattina mercoledì 29 ottobre 2025 alle ore 11 presso la Parrocchia di Santa Lucia, in via Cadolino 17  in Nettuno (Roma).

Il sindaco e l’amministrazione comunale di Jenne partecipano al lutto ed esprimono profondo cordoglio alla famiglia.

 

 

Lutto a Jenne per la scomparsa del caro Evaristo Fratticci

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E’ venuto a mancare questa notte presso l’Italian Hospital Group di Guidonia Montecelio il caro

EVARISTO FRATTICCI

di anni 86

Lascia i figli Gianni e Sabrina, il genero, la nuora,  i nipoti ed i parenti tutti.

Jenne 23 ottobre 2025

I funerali avranno luogo domani venerdì 24 ottobre 2025 alle ore 15.00 presso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo in Jenne

Il sindaco Giorgio Pacchiarotti e l’amministrazione comunale esprime vicinanza e cordoglio per la triste scomparsa del caro Evaristo.

Successo per la terza edizione del memorial di pesca sportiva dedicato a Claudio Armeni

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JENNE (RM) – Si è svolta con successo, lo scorso 18 ottobre presso il laghetto di pesca sportiva ad Agosta, la terza edizione del Memorial Claudio Armeni, appuntamento ormai tradizionale dedicato al giovane pescatore scomparso prematuramente che è l’emblema di tutti i giovani pescatori deceduti.  L’evento, promosso dal Club Pesca Sportiva di Jenne, ha unito come ogni anno sport, amicizia e memoria, in una giornata all’insegna della condivisione e della passione per la pesca.

Ottima la partecipazione e impeccabile l’organizzazione che hanno reso possibile una gara riuscita in ogni dettaglio. Presenti alla manifestazione anche il Sindaco di Jenne, Giorgio Pacchiarotti, e il vice sindaco, Cristiano Lauri, che hanno voluto portare il saluto dell’amministrazione comunale.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto a La Rusticana per il pranzo conviviale che ha riunito partecipanti e ospiti, e a Maria e Rita Armeni,(cugine del compianto Claudio)  protagoniste come sempre della commemorazione con i loro premi “golosi” – tra cui un prosciutto molto apprezzato dai concorrenti.

Non è mancato un momento di emozione nel ricordo di Claudio, con la presenza del padre Antonio  e del fratello Arsenio. Il Memorial si è così confermato non solo una competizione sportiva, ma anche un’occasione per mantenere vivo il legame con chi ha condiviso la stessa passione.

“Viva la pesca sportiva, viva Jenne” – ha commentato  il presidente del Club Michelangelo Di Felice, che con tanto impegno però non è riuscito a pescare nulla durante la giornata,  ma ha sottolineato che l’importanza è esserci e condividere queste affascinanti esperienze.