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19 Marzo, la storia di una festa che celebra i papà

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Auguri di ogni bene ai papà jennesi e di ogni dove. Un pensiero speciale a quelli volati in cielo.

LA STORIA DEL 19 MARZO!

Il 19 marzo è una data speciale in molti paesi del mondo, poiché è il giorno dedicato alla celebrazione dei padri. Conosciuta come la Festa del Papà, questa occasione è un momento per onorare e riconoscere il ruolo importante che i padri giocano nella vita dei loro figli.

Ma qual è la storia dietro questa festa e come è diventata una tradizione così diffusa?

L’origine della Festa del Papà risale alla metà del XX secolo, con radici che affondano in diverse culture e tradizioni. Tuttavia, la sua diffusione e adozione ufficiale come festività nazionale sono avvenute in tempi più recenti.

Uno dei precursori della Festa del Papà risale all’antica Roma, dove si celebrava un festival chiamato “Festival di Cibele”. Questo festival era dedicato alla dea madre Cibele e a suo figlio Attis, e veniva celebrato in marzo con una serie di riti e festeggiamenti. Alcuni ritengono che questa festività abbia influenzato la scelta della data per la Festa del Papà.

Inoltre, nel mondo cristiano, il 19 marzo è anche il giorno in cui viene celebrata la festa di San Giuseppe, padre putativo di Gesù Cristo. Questa celebrazione ha contribuito ulteriormente a legare il 19 marzo all’idea di onorare i padri.

Tuttavia, la Festa del Papà come la conosciamo oggi ha radici più recenti e diverse. La sua origine moderna può essere attribuita a Sonora Smart Dodd, una donna americana il cui padre, William Jackson Smart, era stato un veterano della guerra civile e aveva cresciuto lei e i suoi cinque fratelli da solo dopo la morte della moglie durante il parto. Nel 1909, mentre partecipava a una predicazione della Festa della Madre, Sonora ebbe l’idea di una giornata dedicata ai padri come modo per onorare suo padre e tutti i padri che lavoravano sodo per le loro famiglie. Propose che questa festività fosse celebrata il compleanno di suo padre, il 5 giugno, ma dopo alcuni cambiamenti e negoziati, la festa del papà venne ufficialmente riconosciuta negli Stati Uniti il terzo domenica di giugno.

Negli anni successivi, la Festa del Papà ha guadagnato popolarità in tutto il mondo, con molte nazioni che adottavano la data di giugno per onorare i loro padri. Tuttavia, in alcune nazioni, inclusa l’Italia, la festività è stata associata al 19 marzo, giorno di San Giuseppe.

In Italia, la Festa del Papà è diventata una tradizione importante, celebrata con gesti di affetto, regali e riunioni familiari. Le scuole spesso coinvolgono i bambini in progetti artigianali per creare regali fatti a mano per i loro padri, mentre i ristoranti e le famiglie preparano pranzi speciali per celebrare l’occasione.

Oggi, la Festa del Papà è una giornata in cui le persone di tutto il mondo si riuniscono per onorare e ringraziare i padri e le figure paterne nelle loro vite. È un momento per riflettere sull’importanza dei legami familiari e per riconoscere il contributo prezioso che i padri fanno alla crescita e al benessere dei loro figli.

Una favola per Jenne, bambini protagonisti di un libro creativo!

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Jenne 16 Mar 2024 – Per la Pasqua arriva una bella sorpresa: è in stampa il libro prodotto dai bambini di Jenne nel corso di scrittura creativa “Una favola per Jenne”. I lavori entusiasmanti e coinvolgenti  di predisposizione si sono svolti nel gennaio e febbraio u. s.

Il corso, ideato da Assunta Lauri e coordinato da Flavia Perina, giornalista e scrittrice appassionata di Jenne, ha visto dunque i bambini di Jenne impegnati in un lavoro di invenzione, illustrazione e scrittura.

Risultato: una favola gentile e magica ambientata sul fiume. La fata Flora, il gigante Eldrin, il topo Francesco, Tommy il furetto e Antonio lo gnomo sono i protagonisti del racconto, intitolato “Gran scompiglio all’Inferniglio”. A breve la presentazione nella sede della biblioteca, con la presenza degli autori. Siete tutti invitati per scoprire l’inventiva, il talento e la fantasia di Adele, Jennifer, Francesca, Diana, Emanuele, Matteo e Viola.

A breve sarà resa nota la data dell’incontro, il progetto è sostenuto dall’Amministrazione Comunale, dalla pro loco di Jenne e dalla Parrocchia di Sant’Andrea apostolo.

 

Lutto per la scomparsa della cara Concetta Salvatori ved. Molinari

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Ieri sera alle ore 23. 15 presso la propria abitazione in Villanova di Guidonia in via Guglielmo Oberdan n. 65, è deceduta all’età di anni 86 la cara

CONCETTA SALVATORI VED. Molinari

Lascia i figli Angela e Rigoletto, la nuora, i nipoti ed i parenti tutti.

I funerali si svolgeranno domani sabato 16 Marzo 2024 alle ore 16.30 presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo in Jenne.

Dopo la celebrazione liturgica la salma sarà traslata presso il cimitero di Jenne, ove sarà posta a riposare accanto all’amato marito Benedetto.

Jenne 15 Marzo 2024

Il sindaco Giorgio Pacchiarotti e l’amministrazione comunale tutta si stringono intorno alla famiglia in questo triste momento esprimendo sentita vicinanza.

Lutto a Jenne per la scomparsa del caro Raffaele Molinari

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Ieri in Roma alle ore 17.00  presso la propria abitazione in via Carlo Botta n. 13, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari all’età di anni 92 il caro

RAFFAELE MOLINARI

(Vigile del fuoco in pensione)

Lascia i figli Alessandro e Patrizia, il nipote Eugenio e la nuora Mary, i familiari tutti.

I funerali si svolgeranno sabato 16 Marzo 2024 alle ore 12.00 presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo in Jenne.

Dopo la celebrazione liturgica la salma del caro Raffaele sarà traslata presso il Cimitero di Jenne ove sarà posta a riposare accanto alla amata moglie Rossana.

 

Jenne, 15 Marzo 2024

Il sindaco Giorgio Pacchiarotti e l’amministrazione comunale tutta partecipano al lutto della famiglia esprimendo il proprio sentito cordoglio.

Il compianto Raffaele Molinari è stato un valoroso appartenente al Corpo dei Vigili del Fuoco.

14 Marzo è la giornata nazionale del paesaggio: Jenne c’è!

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Oggi  14 marzo 2024  si celebra la Giornata nazionale del Paesaggio istituita dal Ministero della Cultura con l’obiettivo sensibilizzare i cittadini sulle tematiche legate al paesaggio, attraverso attività sull’intero territorio nazionale. Istituita dal Ministero della cultura  nel 2016 con l’obiettivo “di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati”.

La scelta di dedicare il 14 marzo a questo tema non è solo celebrativa ma assume concretezza, strutturandosi intorno all’organizzazione e promozione, in particolare da parte dei luoghi della cultura e degli uffici centrali e periferici su impulso della Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero, di eventi distribuiti su tutto il territorio nazionale, che dimostrano le mille sfaccettature del paesaggio, i diversi approcci possibili, i rapporti tra le molteplici discipline coinvolte.

Il territorio e la sua valorizzazione costituiscono un valore importante da difendere e da promuovere costantemente. Un bene prezioso.

“Il paesaggio è un bene di tutti – spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti – e tutti siamo chiamati a difenderlo, ognuno può e deve fare la sua parte. Il nostro paesaggio jennese regala emozioni in ogni stagione, e ci spinge a fare sempre meglio. Che questa giornata sia occasione per riflettere ed agire sempre a tutela del nostro ambiente”.

 

Chi tutela il paesaggio?
La tutela del patrimonio culturale, costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici (art. 2 Codice dei Beni culturali d.lgs. n. 42/2004), è affidata allo Stato dall’art. 9 della Costituzione italiana:

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

Il Codice dei Beni culturali (d.lgs. n. 42/2004) è il principale riferimento legislativo che attribuisce allo Stato – attraverso il Ministero della Cultura – e alle Regioni la funzione di garanti della tutela del paesaggio, il cui obiettivo, in collaborazione con gli altri soggetti pubblici, non è solo riconoscere, salvaguardare e, ove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime, ma anche consegnare alle generazioni future la cultura di un uso consapevole del territorio, così come promuovere un’attenta pianificazione paesaggistica. Lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché tutti i soggetti che, nell’esercizio di pubbliche funzioni, intervengono sul territorio nazionale, informano la loro attività ai principi di uso consapevole del territorio e di salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e di realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati e coerenti, rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità” (art. 131, comma 6, Codice dei Beni culturali, d.lgs n. 42/2004).

Cos’è il Paesaggio?
“Per Paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni”
(art. 131 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio d.lgs n. 42/2004).

Quando parliamo di Paesaggio ci riferiamo a quell’intreccio inscindibile tra cultura, storia e natura che caratterizza in proporzioni diverse ogni luogo.

Con il termine Ambiente, invece, privilegiamo gli aspetti ecologici e naturalistici.

In questo senso Paesaggio e Ambiente non sono sinonimi, ma sono due modi diversi di osservare, conoscere e descrivere un unico oggetto: lo spazio in cui viviamo.

L’art. 136 del codice dei Beni culturali individua gli immobili e le aree di notevole interesse pubblico da assoggettare a vincolo paesaggistico con apposito provvedimento amministrativo. La proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico è formulata, su iniziativa ministeriale, regionale o di altri enti pubblici territoriali interessati, con riferimento ai valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici espressi dai caratteri peculiari degli immobili o delle aree considerati ed alla loro valenza identitaria in rapporto al territorio in cui ricadono, e contiene proposte per le prescrizioni d’uso intese ad assicurare la conservazione dei valori espressi (art. 138 e ss Codice dei beni culturali).
In questo articolo sono indicate anche le aree sottoposte a tutela dai piani paesaggistici, che vengono redatti in collaborazione tra Ministero e Regione.
L’art. 142 individua le aree tutelate per legge ed aventi interesse paesaggistico di per sé.

Nel suo lavoro di tutela del paesaggio la Soprintendenza partecipa, di concerto con la Regione, a diversi procedimenti amministrativi:

  • partecipazione alla pianificazione paesaggistica (artt. 135 e 143 del Codice);
  • partecipazione nei procedimenti di dichiarazione di notevole interesse pubblico di iniziativa ministeriale e regionale (art. 138-141 del Codice);
  • partecipazione al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche (art. 146 del Codice);
  • partecipazione, in qualità di soggetto competente anche in coordinamento con i competenti Uffici ministeriali, nell’ambito dei procedimenti di Valutazione Ambientale Strategica e di Valutazione di Impatto Ambientale

 

Lutto ad Anzio e Jenne per la scomparsa di Angelo Fratticci

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Oggi  pomeriggio alle ore 14.00 presso la propria abitazione in Anzio (Roma), è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari all’età di anni 92 il caro

ANGELO FRATTICCI

Lascia i nipoti ed i parenti tutti.

I funerali si svolgeranno venerdì 15 marzo 2024 alle ore 11.30 presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo in Jenne.

Jenne 13 Marzo 2024

Il sindaco Giorgio Pacchiarotti e l’amministrazione comunale tutta partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa del caro Angelo.

Donne in grande festa a Jenne per l’8 marzo

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JENNE – In occasione dell’8 marzo,  grande festa al Centro Anziani di Jenne dove in allegria è stata celebrata ieri sera la “festa della donna”.  Una serata all’insegna dell’allegria e dello stare insieme che ha unito diverse generazioni. Spazio ai canti di gruppo riscoprendo così antiche tradizioni. La conviviale, particolarmente divertente, si è conclusa con una grande torta Mimosa. Auguri di nuovo a tutte le donne!

 

 

 

 

Storia della festa della donna: Ogni anno, l’8 marzo viene celebrata la Festa Internazionale della Donna, un’occasione per riflettere sulle conquiste passate e sulle sfide ancora da affrontare per l’uguaglianza di genere in tutto il mondo. Questa giornata commemora il contributo delle donne nella società, nella politica, nell’economia e nella cultura, mentre promuove la lotta contro discriminazioni e disparità di genere.

Storicamente, l’8 marzo ha radici profonde nella lotta delle donne per migliori condizioni di lavoro e per il diritto di voto. L’evento è stato riconosciuto per la prima volta nel 1910 durante la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne  a Copenaghen, dove è stato proposto da Clara Zetkin. Da allora, è diventato un giorno di mobilitazione globale per i diritti delle donne.

Quest’anno, il tema dell’8 marzo è “Donne al centro della ripresa: per un mondo 50-50 entro il 2030”. Questo tema sottolinea l’importanza di coinvolgere le donne in tutte le sfere della società per promuovere uno sviluppo sostenibile e una ripresa equa dopo la pandemia di COVID-19. La crisi sanitaria ha evidenziato le disuguaglianze preesistenti, con le donne che hanno subito un impatto particolarmente grave sul lavoro, sulla salute e sulla sicurezza economica. Affrontare queste disuguaglianze richiede un impegno globale per garantire pari opportunità e diritti per tutte le donne.

Le celebrazioni dell’8 marzo variano da paese a paese, con molte organizzazioni che organizzano eventi come manifestazioni, conferenze, esposizioni artistiche e proiezioni cinematografiche per promuovere la consapevolezza e la solidarietà. Tuttavia, mentre ci sono stati progressi significativi nei diritti delle donne negli ultimi decenni, rimangono ancora molte sfide da affrontare. La violenza di genere, la discriminazione sul posto di lavoro, l’accesso limitato all’istruzione e alla sanità, e la sotto-rappresentazione delle donne nei ruoli decisionali continuano ad essere problemi diffusi in molte parti del mondo.

L’8 marzo è quindi non solo un momento per celebrare i successi delle donne, ma anche per rinnovare l’impegno nella lotta per l’uguaglianza di genere. Questo significa sostenere politiche che promuovono la parità retributiva, garantire l’accesso universale all’istruzione e alla salute riproduttiva, combattere la violenza di genere e aumentare la rappresentanza delle donne nei settori politici, economici e culturali.

In conclusione, mentre celebriamo l’8 marzo, dobbiamo ricordare che la lotta per i diritti delle donne è una lotta continua e che il lavoro per un mondo più equo e inclusivo per tutte le persone non è ancora completo. Solo attraverso un impegno collettivo e una solidarietà globale possiamo realizzare pienamente il potenziale delle donne e garantire un futuro migliore per le generazioni future.

Ultimato il restyling nella palestra comunale di Jenne

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JENNE – Il borgo è ormai noto per essere una piccola realtà che fa le cose in grande. E l’amministrazione comunale non tralascia alcun dettaglio, nemmeno quello di assicurare un salutare allenamento sportivo evitando spostamenti. E la palestra è a disposizione di tutti coloro che vogliono usufruire della molteplicità di attrezzature. Negli ultimi tempi però la struttura aveva subito alcuni danni strutturali, come infiltrazioni d’acqua ed altre problematiche. Il comune è intervento con fondi propri nel ristrutturare il tutto ed oggi la palestra è nuovamente fruibile sempre in gratuità. Si è proceduto anche alla ritinteggiatura completa di tutti gli interni.

Una sfida vincente quella che Jenne vince nel contesto dei servizi, delle iniziative e dell’attenzione al benessere della persona che è al centro degli obiettivi.

Lutto a Jenne per la scomparsa del caro Angelo Caponi

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Jenne – ieri sera presso l’Ospedale “Fatebenefratelli – Isola Tiberina”  in Roma è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari all’età di anni 82 il caro

ANGELO CAPONI

Lascia: la moglie Carla, i figli Mirco e Monia con la nipotina Angelica, i fratelli Bruno e Lino e la sorella suor Giannarosa.

I funerali saranno celebrati domani sabato 20 febbraio 2024 alle ore 10.00 presso la Chiesa di Santa Maria Mater Ecclesiae – via Shangai n. 10 – Torrino

Jenne 9 febbraio 2024

L’amministrazione comunale si stringe al dolore della famiglia partecipando al lutto con deferenza. Il caro Angelo fu  infatti sindaco del Comune di Jenne dal 1993 al 1999.

 

Jenne, cenni di storia!

By | Jenne news | No Comments

La storia di Jenne è affascinante e legata a pieno titolo nel contesto del suggestivo territorio su cui domina ad aprire la Valle dell’Aniene. Nei primi anni del novecento, Antonio Fogazzaro in visita ai Monasteri di Subiaco, alla ricerca di luoghi dove cogliere l’ispirazione per la stesura del Santo, chiese di vedere il paese più lontano della regione. Gli venne indicato Jenne. in prossimità della confluenza dell’Aniene con il Simbrivio. Il Fogazzaro, come ebbe a scrivere all’amico allarati-Scotti, il 19 giugno 1903, raggiunse nello stesso giorno, “a piedi”, Jenne con “una passeggiata di cinque buone ore, fra l’andata e il ritorno, per la selvaggia valle dell’Aniene. Paese semplice e che gentilezza di sangue!” furono le prime sensazioni colte dallo scrittore vicentino. Nel romanzo, Jenne viene poi descritta “fra i dorsi pendenti alla conca romita”, “incoronata la di fronte dalla povera greggia di casupole che il campanile governa”. Il borgo, nelle descrizioni dello scrittore, si anima e colorisce in tutta la varietà dei suoi abitanti: l’oste, l’ostessa, l’arciprete, il medico, la chiesa, il forno, la piazza alla quale si accede “dal dedaluccio di vicoletti dov’è l’osteria”. Spiccano le donne forestiere provenienti da Trevi, Filettino, Vallepietra che si distinguono le une dalle altre “dai busti, dai guarnelli, dalle calzature”.

Il territorio è caratterizzato da balze rocciose, da innumerevoli grotte una delle quali, la più famosa, “l’Infernigliu”, ha dato luogo per la sua singolare e misteriosa bellezza a numerose leggende in merito all’origine del paese. Dalle casette, dagli stazi, dalle caverne si diparte una regnatela di tratturi: alcuni s’inerpicano fino ai pascoli montani, altri ridiscendono le coste sassose fino alla gola dell’Aniene seguendone poi il corso serpeggiante. Questi itinerari rappresentano le vie di pascolo percorse da millenni dalla popolazione. L’unico reperto archeologico,attestante l’utilizzazione del territorio, è rappresentato da una spada di bronzo, del XIII sec. a.C., rinvenuta sulle pendici del Monte S. Antonio. La spada a lingua da presa tipo Montegiorgio costituiva probabilmente un corredo funerario, e circostanze del ritrovamento sono tuttavia ignote.Carrozzabile Subiaco-Jenne

Prima di giungere al paese di Jenne, percorrendo l’odierna Via Provinciale da Subiaco, si riscontrano al margine sinistro della strada, lungo il terrapieno, frammenti di laterizio del periodo romano. Un antico centro abitato sorgeva sul Monte Porcaro e sarebbe quantomeno opportuno un accurato scavo archeologico per la conoscenza della zona. S. Gregorio Magno, nel II libro dei Dialoghi, ricorda la visione avuta da un sacerdote di far visita, il giorno di Pasqua, a S. Benedetto nello Speco di Subiaco per recargli cibo. La chiesa, ai quale apparteneva questo sacerdote, viene individuata dalle cronache per quella di Monte Porcaro, l’antico centro di Jenne. Una chiesa esistente nella zona. prima delle istituzioni benedettine, indica un antico insediamento. Jenne viene nominata, la prima volta, nel diploma di Papa Leone IX, del 31 ottobre 1051, contenuto nel Regesto Sublacense. Con questo atto, Doc. 21, il Pontefice conferma al Monastero Sublacense. insieme ad altri beni, il Fondo di Jenne con tutti i monti, i colli ed i suoi terreni (fundis Gehenne). Nel Doc. 8, senza data, (Privilegio di Giovanni …) si nomina ugualmente il fundum genne e il montem porcario, fra i beni del Monastero.

Il diploma è attribuito al sec. VIII-IX. Nella lapide dell’abate Umberto del 1052-53 – Genna – risulta compresa fra i castelli dell’Abbazia. Spiritualmente Jenne dipendeva però dal Vescovo di Trevi. Questa divisione portò i Trebani in lotta con il Monastero per il possesso del castello, che occupava un’importante posizione strategica per il controllo dell’alto Aniene. Papa Niccolò II (1059-61) sottomise Trevi al Vescovo di Anagni quindi anche la sua piccola diocesi, costituita da Vallepietra, Filettino, Collealto e Jenne, seguì la stessa sorte. Intorno all’anno 1079 Ildemondo usurpò Jenne ma l’abate Giovanni V, il Gloriosissimus abbas – assediò il castello ed Ildemondo dovette arrendersi. L’abate edificò la rocca e la fortificò. Ildemondo, di sorpresa, riuscì a rientrarvi ma fu nuovamente espulso dal paese. Per impadronirsi del castello chiese quindi aiuto al conte di Capua. Giordano, che gli inviò milizie longobarde e normanne e con queste assali nuovamente Jenne. L’abate Giovanni riuscì ugualmente a metterle in fuga e per premunirsi da nuovi assalti costruì, nel 1082, un castello sul Monte Porcaro. Nel 1113 lo stesso abate Giovanni concesse Jenne in feudo al Vescovo di Alatri, Crescenzio, suo congiunto.

A Giovanni V succede Pietro IV (1123- 1145), fratello di Ildemondo membro della famiglia feudale contro la quale il potente abate ebbe a lottare duramente. La situazione feudale viene così a modificarsi ripetutamente. Solo nel 1176 si giunge ad una sistemazione definitiva; Filippo di Marano, ormai stanco e vecchio, con l’accordo stipulato il 30 giugno, approvato dal pontefice Alessandro III, diventa Filippo I di Jenne. I suoi discendenti venivano riconosciuti come i Signori di Jenne. Da questa famiglia nacque sempre a Jenne, Rinaldo, poi Alessandro IV, pontefice dal 20.X11.1254 al 25.V.1261, una delle glorie maggiori del paese.

Popolazione: 324 abitanti (Jennesi)
Altitudine: 834 m s.l.m.