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maggio 2020

Emergenza Covid: Annullati i pellegrinaggi alla Trinità di Vallepietra, ma il santuario si potrà visitare dal 15 giugno

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Jenne  – C’è molta tristezza nei fedeli e nelle compagnie di ogni dove: per la prima volta nella storia i tradizionali pellegrinaggi a piedi, con muli e cavalli, e con la convivialità di sempre e con il grande sentimento verso la Triade non potrà essere vissuto. L’anno 2020 verrà ricordato nella storia per questa emergenza che ha cancellato troppe cose che fanno parte dell’interiorità degli uomini.
Si avvicina la data della domenica successiva alla Pentecoste, e con il magone si pensa a quanto negli anni scorsi si stesse già organizzando per questa tradizione di fede.

Ecco il divieto di assembramenti non consente lo svolgimento di alcun tipo di processione e/o di pellegrinaggio, che è rigorosamente vietato.

Ma il santuario potrà essere comunque visitato, la riapertura ai devoti è prevista per il prossimo 15 giugno 2020.  Il rettore don Alberto Ponzi, e la diocesi di Anagni Alatri stanno predisponendo i protocolli specifici per poter comunque recare al Santuario in maniera ordinata e nel rispetto delle vigenti regole.

 

La Santissima Trinità si colloca pertanto come riflessione su tutto il mistero che negli altri tempi è celebrato nei suoi diversi momenti e aspetti. Fu introdotta nel 1334 da papa Giovanni XXII, mentre l’antica liturgia romana non la conosceva.
Propone uno sguardo riconoscente al compimento del mistero della salvezza realizzato dal Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo. La messa inizia con l’esaltazione del Dio Trinità perché grande è il suo amore per noi.

Da Jenne la veglia di preghiera “Totus tuus” dedicata a San Giovanni Paolo II

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Jenne – Proseguono le iniziative di preghiera a Jenne, l’appuntamento è per DOMENICA 31 maggio 2020 – con la solennità di Pentecoste . La SANTA MESSA sarà celebrata a porte aperte secondo le prescrizioni alle ore 11:00 presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo in Jenne.

Alle ore 21 seguirà “Totus Tuus” una veglia di preghiera dedicata a Papa Giovanni Paolo II per la chiusura del mese mariano e per onorare il centenario della nascita del Santo.

Sarà presente anche il sindaco Giorgio Pacchiarotti.

I sacri riti verranno trasmessi in diretta FB dalla pagina di GAETANO MARIA SACCA’

 

Avvicendamento nella giunta comunale di Jenne, Cristiano Lauri è il nuovo assessore

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Jenne – Cristiano Lauri è il nuovo assessore presso il Comune di Jenne. Già attivo consigliere all’amministratore è stata conferita la delega all’igiene pubblica e sanità e politiche sociali.

La nomina si inquadra in un avvicendamento con il precedente assessore Lorenzo Lauri che resta comunque consigliere.

“Ho accettato l’incarico – spiega Cristiano Lauri – con onore ma anche con un crescente senso di responsabilità che deve caratterizzare chi si mette al servizio del proprio paese e della sua comunità. Oggi più che mai con l’emergenza Covid, abbiamo potuto constatare quanto sia importante il rapporto diretto con i cittadini, e soprattutto serve fattività, sobrietà e dedizione per la pubblica amministrazione”. Cristiano Lauri proseguirà dunque il suo impegno già profuso a totale disponibilità della popolazione, nelle vesti di assessore comunale.

“Auguro buon lavoro al nuovo assessore – commenta il primo cittadino Giorgio Pacchiarotti – e ringrazio l’assessore uscente per il suo impegno di questi anni. Ci troviamo di fronte ad una sfida importante più che mai, e che caratterizza il nostro intento per riportare Jenne agli splendori che merita, interrotti da questa emergenza che abbiamo fronteggiato in sobrietà , aiuto reciproco ed un forte senso di appartenenza”.

 

 

 

Drappo bianco simbolico del Comune di Jenne nel ricordo della strage di Capaci

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Jenne – L’amministrazione Comunale di Jenne ricorda il 23 Maggio 1992 con deferenza e rispetto. Una data in cui l’apice della violenza ebbe ad infliggere la morte al giudice Falcone nella strage di Capaci.
A livello simbolico pertanto si espone il drappo bianco per ricordare e mai dimenticare.

La storia:

Il 23 Maggio 1992, Giovanni e la moglie Francesca, di ritorno da Roma, atterrano a Palermo con un jet del Sisde, un aereo dei servizi segreti partito dall’aeroporto romano di Ciampino alle ore 16,40. Tre auto, una Croma marrone, una bianca e una azzurra li aspettano. È la scorta di Giovanni, la squadra affiatatissima che ha il compito di sorvegliarlo dopo il fallito attentato del 1989 dell’Addaura. Ma poco dopo aver imboccato l’autostrada che congiunge l’aeroporto alla città, all’altezza dello svincolo di Capaci, una terrificante esplosione (500 kg di tritolo) disintegra il corteo di auto e uccide Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

A Jenne torna il gusto degli ‘ndremmappi; riapre in grande stile il Ristorante Il Lescuso

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Jenne – Riparte il buon gusto e la tradizione a Jenne. Da oggi, infatti il Ristorante “Il Lescuso” di Jenne torna operativo.

Dopo quasi tre mesi la splendida location è pronta con tutti gli accorgimenti del caso ad accogliere la gradita clientela in tutta sicurezza.

Ambienti sanificati, tutti i protocolli sono attuati per dare spazio alla beltà ed al buon gusto delle preparazioni di cucina. C’era attesa proprio per poter degustare uno dei punti di forza del “Lescuso”: gli ndremmappi. Una pasta tipica di Jenne che è squisita e che viene servita in diverse varianti di condimento a seconda del gusto degli ospiti.

Il tutto in una zona incontaminata dove la natura fa da cornice allo star bene nella perla della Valle Aniene.

A breve saranno comunicate anche le aperture della stupenda piscina.

per info e prenotazioni: 0774 827169

Covid 19, riaperture e spostamenti dal 18 maggio

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A partire dal 18 maggio 2020, gli spostamenti delle persone all’interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. Lo Stato o le Regioni, in base a quanto previsto dal decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, potranno adottare o reiterare misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale relativamente a specifiche aree interessate da un particolare aggravamento della situazione epidemiologica.
Fino al 2 giugno 2020 restano vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.
Tali norme varranno anche per gli spostamenti da e per l’estero, che potranno essere limitati solo con provvedimenti statali anche in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali. Saranno comunque consentiti gli spostamenti tra la Città del Vaticano o la Repubblica di San Marino e le regioni confinanti.
È confermato il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al virus COVID-19, fino all’accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata.
La quarantena precauzionale è applicata con provvedimento dell’autorità sanitaria ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di soggetti positivi al virus COVID-19 e agli altri soggetti indicati con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020.
Resta vietato, l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni, contenenti le misure idonee a prevenire il rischio di contagio.

– Attività economiche e produttive

A partire dal 18 maggio, le attività economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. In assenza di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale. Le misure limitative delle attività economiche e produttive possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, con provvedimenti statali emanati ai sensi dell’articolo 2 del decreto legge n. 19 del 2020 o, nelle more di tali provvedimenti, dalle Regioni.
Per garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali, le regioni monitorano con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, le condizioni di adeguatezza del sistema sanitario regionale. I dati del monitoraggio sono comunicati giornalmente dalle regioni al Ministero della salute, all’Istituto superiore di sanità e al Comitato tecnico-scientifico.
In relazione all’andamento della situazione epidemiologica sul territorio, la singola regione, informando contestualmente il Ministro della salute, può introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte a livello statale.

– Sanzioni

Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida regionali o, in assenza, nazionali, che non assicuri adeguati livelli di protezione, determina la sospensione dell’attività economica o produttiva fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Salvo che il fatto costituisca reato diverso da quello di cui all’articolo 650 del codice penale (“Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”), le violazioni delle disposizioni del decreto, o dei decreti e delle ordinanze emanati per darne attuazione, sono punite con la sanzione amministrativa di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020 n. 19, che prevede il pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000, aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo.
Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. Ove necessario per impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione, l’autorità procedente può disporre la chiusura provvisoria dell’attività o dell’esercizio per una durata non superiore a 5 giorni, eventualmente da scomputare dalla sanzione accessoria definitivamente irrogata, in sede di sua esecuzione. In caso di reiterata violazione della medesima disposizione la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima.

Moltissimi i fedeli che hanno assistito on line alla veglia di preghiera da Jenne

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Jenne – Si è svolta ieri sera a porte chiuse ma con il cuore aperto alla riflessione, alla solidarietà e alla fede, la veglia di preghiera organizzata presso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo in Jenne. Il parroco don Gaetano Maria Saccà ha voluto porre l’attenzione sull’argomento del terremoto nel centro Italia che è una tragedia ancora viva nei cuori e nella storia di molte persone e che durante questa emergenza è rimasta sopita.

“Mentre ancora siamo turbati e pieni di incertezza sugli esiti futuri dell’attuale pandemia del COVID 19, – ha affermato don Gaetano Maria Saccà – come cristiani non possiamo dimenticare le popolazioni che hanno subito e subiscono tutt’oggi, i drammatici effetti del sisma avvenuto nel centro Italia e altrove.
La pandemia pare che abbia come allontanato dai nostri pensieri e dalla nostra memoria, il ricordo e le sofferenze quotidiane di queste persone geograficamente così vicine a noi. Per questo, vi abbiamo esortato ad unirvi a questa veglia di preghiera alla quale hanno partecipato moltissimi. La nostra umile preghiera possa sollecitare la coscienza di ognuno di noi.”

La veglia è stata suggestiva con l’immagine fissata nel Santissimo Sacramento e con le musiche d’organo in sottofondo curate dal Maestro Manuele Orati. 

Il messaggio è stato apprezzatissimo durante l’intera celebrazione che ha visto protagonisti il parroco ed il sindaco che ha rappresentato il popolo intero.  Fede istituzione, speranza e tecnologia informatica in un mix molto interessante. Alle ore 18.00 la veglia è stata preceduta dalla celebrazione della Santa Messa sempre a porte chiuse ma trasmessa sempre con diretta facebook.

Il sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti ha introdotto la veglia con questa lettera molto significativa:

Buonasera a tutti coloro che si sono collegati questa sera in diretta dalla nostra
Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo in Jenne, per ricordare davanti al Signore della
vita, tutte le vittime del sisma che ha colpito il centro Italia tra l’agosto e l’ottobre del
2016 ed il gennaio del 2017.
Mentre siamo ancora turbati e pieni di incertezza sugli esiti futuri della grave
pandemia di Covid 19 che ha colpito tutti – o quasi – indistintamente a livello
planetario, come cristiani abbiamo il dovere di ricordare nella preghiera, quei fratelli
già colpiti da precedenti calamità naturali, e a noi geograficamente e spiritualmente
vicini, che stanno vivendo questo periodo di isolamento e di prova ancora più
duramente, poichè si è aggiunto a quello provocato dalle conseguenze del sisma, a
causa del quale hanno perso famigliari, parenti, amici, oltrechè le proprie case ed
interi paesi dove si sono intessute relazioni profonde per intere generazioni.
Erano le 3:36 del 24 agosto 2016, quando anche le nostre case di Jenne
tremarono paurosamente per 15-20 interminabili secondi, e il cui ricordo è ancora ben
impresso nella nostra memoria. In quei momenti di paura, la mente andò
immediatamente all’analogo evento sismico avvenuto più o meno alla stessa ora del 6
aprile del 2009 all’Aquila, che causò enormi danni a quella città, e provocò 309
vittime: tale imponente scossa, indusse tutti a pensare che qualcosa di grave era di
nuovo accaduto vicino a noi.
Le previsioni furono purtroppo confermate poco dopo da tutti i telegiornali: la
prima forte scossa ebbe una magnitudo di 6.0 gradi Richter, con epicentro situato
lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP).
Due potenti repliche avvennero il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbromarchigiano, tra i comuni della provincia di Macerata di Visso, Ussita e
Castelsantangelo sul Nera.
Il 30 ottobre 2016 si registrò la scossa più forte, di magnitudo 6.5, con epicentro tra i
comuni di Norcia e Preci, in provincia di Perugia. Il 18 gennaio 2017 è avvenuta una
nuova sequenza di quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5, con massima pari a
5.5, ed epicentri localizzati tra i comuni aquilani di Montereale, Capitignano e
Cagnano Amiterno. Questo insieme di eventi provocò in tutto circa 41.000 sfollati,
388 feriti e 303 morti.
Tale data segnò in maniera indelebile anche la vita di diverse diocesi del
Centro Italia: Rieti, Ascoli Piceno, Spoleto-Norcia, Macerata, Camerino, San
Benedetto del Tronto, L’Aquila, Teramo e Fermo, i cui vescovi mediante la Caritas, i
parroci e i religiosi e molti volontari laici, si attivarono subito per venire incontro ai
bisogni urgenti delle persone.
Immediatamente da tutta Italia, presero il via innumerevoli azioni di solidarietà
per gli sfollati. La comunità civile di Jenne, assieme alle associazioni locali,
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organizzò una raccolta di viveri che fu subito inviata nelle zone terremotate, mentre
la Parrocchia donò il ricavato del libro del nostro Parroco don Saccà “L’olio della
consolazione e il vino della speranza”, alla Diocesi di Rieti per i bisogni di quei
territori.
Certamente molto è stato fatto da allora per la ricostruzione, ma molto è ancora
da fare. Le macerie di interi paesi sono ancora lì, ma le macerie più grandi sono
quelle invisibili che albergano nei cuori degli sfollati, di chi ha perso tutto, famigliari,
casa, lavoro, e che stenta a vedere di nuovo la luce di un futuro dignitoso.
Papa Francesco il 4 ottobre 2016 si è recato nei luoghi del sisma: è stato
accanto ai bambini, agli anziani agli operatori impegnati sul campo. Il Pontefice
allora raccomandò a tutti di non disertare questi luoghi. Dopo quell’esperienza, è
maturata in qualcuno anche la voglia di riavvicinarsi ai Sacramenti, all’Eucarestia, un
cammino spontaneo nato dallo ‘stare accanto’ con semplicità.
Quello che vogliamo fare stasera dinanzi al S.S. Sacramento, è proprio stare
accanto con la forza della preghiera, a questi nostri fratelli, invocando lo Spirito
Santo affinchè sostenga chi è nella prova e nella solitudine donandogli pace, forza e
consolazione; illumini quanti hanno la responsabilità della ricostruzione affinchè
accelerino questo lavoro per la ripresa delle attività sociali ed economiche; sciolga i
nodi della burocrazia e della corruzione sempre presenti; ci liberi da ulteriori eventi
sismici così duri e rafforzi la nostra fede dinanzi ad ogni tipo di calamità naturale.
Dagli scritti di Carlo Carretto: La soluzione è lo Spirito, che è amore di Dio, è
come il vento “che non sai donde venga o dove vada” e che sconvolge e sbatte le
porte di Gerusalemme alla Pentecoste. È come l’acqua che penetra la terra arida e la
feconda…è la creatività di Dio che viene a visitarmi e mi dice: “Dio è tuo padre”. Tu
hai ben voglia di urlargli che non è vero, che è impossibile che Dio sia padre; Lui
esce, ti lascia bestemmiare finché sei stanco, e poi eccotelo di ritorno all’improvviso,
posato come colomba sul diluvio delle tue rovine e sui detriti della tua stanchezza a
dirti ancora: “Dio è tuo padre e tu sei figlio”…se Dio è mio padre, conto qualcosa e
trovo in Lui la mia vera dignità. Se Dio è mio padre, non attribuirò al caso gli eventi
della giornata, ma li considererò indicazioni del suo amore.
Se Dio è mio padre, non diventerò improvvisamente incredulo davanti ad un
cataclisma della natura, non riuscendo più a trovare il legame tra l’amore e le
avversità, tra l’esistenza di Dio e il dolore che mi colpisce.
L’essere Dio e l’essere padre, significa per me, suo figlio, che nonostante tutto, Lui è
capace di trasformare quello che noi chiamiamo male, in bene, e di dirigere gli
avvenimenti misteriosi e incomprensibili per noi, in cose buone per i suoi figli”

Da Jenne veglia di preghiera per gli effetti perduranti del terremoto, don Saccà: “per non lasciare solo nessuno nelle tragedie”

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Jenne – “Mentre ancora siamo turbati e pieni di incertezza sugli esiti futuri dell’attuale pandemia del COVID 19, come cristiani non possiamo dimenticare le popolazioni che hanno subito e subiscono tutt’oggi, i drammatici effetti del sisma avvenuto nel centro Italia e altrove.” Con queste parole il parroco di Jenne don Gaetano Maria Saccà, invita ad unirsi in preghiera virtuale per non dimenticare altre importanti tragedie che riguardano molte persone.

“La pandemia – prosegue don Saccà – pare che abbia come allontanato dai nostri pensieri e dalla nostra memoria, il ricordo e le sofferenze quotidiane di queste persone geograficamente così vicine a noi.
Per questo, vi esortiamo ad unirvi alla veglia di preghiera che venerdì 15 maggio, alle 21.00, partirà dalla Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo in Jenne, sollecitando quanti hanno responsabilità, ad adoperarsi concretamente per il bene di questi nostri fratelli terremotati.
La nostra umile preghiera possa sollecitare la coscienza di ognuno di noi.”

Arriva la fase 2 bis, dal 18 maggio è reopening anche per bar e ristoranti, a fine mese spostamenti tra regioni

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Roma –  Inizia a delinearsi il percorso che porterà a un ulteriore allentamento dei blocchi degli spostamenti. Da lunedì prossimo ci sarà la riapertura di molte attività commerciali e a giugno dovrebbe esserci il via libera per spostarsi da regione e regione

Da lunedì 18 maggio dunque ulteriori novità per le  misure in vigore per il contenimento  dell’epidemia di Coronavirus. Il Governo si è impegnato a pubblicare le nuove linee guida da mercoledì, massimo giovedì prossimo.

Da un accordo che al momento sembra essere raggiunto (il condizionale è d’obbligo) l’intenzione sia di riaprire su tutto il territorio nazionale bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri e centri estetici, ovviamente rispettando prescrizioni precise (ad esempio nei ristoranti ci vorrà un distanziamento dei tavoli, si parlava di 4 metri ora sembra che sia possibile una riduzione a 2 metri). Sempre dal 18 maggio potrebbe essere  possibile trasferirsi nelle seconde case purché situate nelle regioni di residenza, La riapertura la prossima settimana delle attività commerciali consentirà quindi a tutti di raggiugerle con i mezzi propri, moto comprese quindi, va da sé che questo sarebbe un mezzo via libera per spostamenti e giretti in moto, per esempio per raggiungere il baretto sul passo vicino a casa, anche se sull’argomento degli spostamenti per turismo non vi sono certezze. È sicuro invece che rimarrà l’obbligo di restare nella regione di residenza, per potersi spostare al di fuori delle regioni bisognerà aspettare ancora qualche settimana: sarà decisivo il tasso di contagio rilevato tra il 18 e il 25 maggio, a quel punto il Governo potrebbe autorizzare gli spostamenti al di fuori delle regioni (attualmente possibili solo per motivi di lavoro, urgenza o necessità), magari tra quelle a basso contagio. Non a caso sempre a inizio giugno dovrebbero riaprire gli stabilimenti balneari che quindi si potranno raggiungere con mezzi propri. Rimarranno invece ferme al momento le attività ad alto rischio di assembramento: cinema, teatri, concerti, eventi pubblici e sportivi, oltre che piscine e palestre, salvo diverse decisioni delle regioni.

Da Jenne veglia di preghiera per la causa di beatificazione di Monsignor Giuseppe Cognata

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Jenne – Un momento importante per la causa di beatificazione di Mons. Giuseppe Cognata, salesiano, Vescovo di Bova e fondatore delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore.

Sarà infatti Don Gaetano Maria Saccà ad officiare questo passaggio a porte chiuse per l’emergenza Covid 19, ma che ha un alto significato storico e di fede. L’appuntamento è per domenica 10 maggio alle ore 21.00 all’interno della bellissima Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo dunque, si svolgerà questa tappa fondamentale.

Sarà presente il Sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti, il quale assisterà il parroco nella celebrazione sia nel ruolo istituzionale ma anche come parte attiva nella veglia di preghiera.

L’evento sarà trasmesso in diretta dalla pagina facebook del parroco Don Gaetano-Maria Saccà

Celebrata a Jenne la Santa Messa in memoria di Mons. Giuseppe Cognata fondatore delle suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore