Emozione e fede a Jenne nella memoria di Mons. Cognata, conclusa la settimana Eucaristica, Parrocchiale e sacerdotale

Jenne – Si è conclusa a Jenne la intensa settimana eucaristica parrocchiale e sacerdotale che ha avuto inizio lunedì 3 agosto 2020. La suggestiva Chiesa di Sant’Andrea Apostolo è stato il luogo in cui   il percorso solenne che raccoglie fede, cultura, elementi fortemente caratterizzanti la vita e le opere di Monsignor Giuseppe Cognata, fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore si è letteralmente celebrato in una molteplicità di aspetti e contenuti.

Tutti i relatori sono stati particolarmente apprezzati, e la sequenza settimanale ha consentito di approfondire e di arricchirsi nella fede e nella speranza, riuscendo a compiere un vero percorso che porta verso una luce nell’anima di ogni devoto.

L’evento conclusivo avvenuto in grande stile è stato fortemente caratterizzato dalla presenza della Superiora della Congregazione delle Suore salesiane Oblate del Sacro Cuore di Tivoli, suor Grazia Benghini. 

La religiosa con passione, devozione e carisma ha ripercorso la storia del fondatore Mons. Giuseppe Cognata, sul quale si avvia ora un processo di beatificazione.

Il parroco di Jenne don Gaetano Maria Saccà, ha parimenti vissuto intensamente questa settimana, che si conclude con una testimonianza letteraria: il libro appositamente curato dal titolo: “Eucarestia, Sacerdozio ed Oblazione”.

 

“A conclusione della celebrazione della settimana Eucaristica Sacerdotale Parrocchiale, – spiega don Saccà nella introduzione dell’opera – svoltasi nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo in Jenne (RM), dal 3 all’8 agosto 2020, mi è sembrato opportuno in quanto Parroco della comunità cristiana di Jenne, raccogliere in questo volume, gli atti che gli illustri relatori hanno esposto nelle diverse giornate della settimana, esaminando ciascuno, un aspetto dell’Eucarestia in rapporto al sacerdozio, all’adorazione, al ringraziamento, alla richiesta di grazie e all’oblazione. Il difficile momento presente, che ci vede ancora coinvolti nella pandemia da Covid 19, in particolare negli effetti da essa prodotti a livello economico e sociale, ci invita ad approfondire la fede e a raccoglierci in preghiera davanti al Cristo Eucaristico, del quale la Chiesa vive, è nutrita ed illuminata. Essendo noi popolo di Dio, siamo chiamati all’unità nella Trinità delle Persone di un solo Dio, Padre e Figlio, nello Spirito Santo. Unità che dobbiamo conservare per mezzo della preghiera, a partire dalla sua forma più spontanea e abituale, rappresentata dalla preghiera di domanda, nella quale esponiamo ogni nostra necessità, a quella di intercessione, dove non cerchiamo il nostro interesse, ma anche quello degli altri per mezzo dell’unico 12 intercessore, Cristo, progredendo man mano verso la preghiera di ringraziamento per ogni avvenimento e ogni necessità nelle quali riconosciamo la bontà di Dio, per approdare alla preghiera di lode, che è la forma che più immediatamente riconosce che Dio è Dio, gli rende gloria perché egli è, a prescindere da ciò che fa: è il culmine della preghiera che integra tutte le altre e le porta verso l’unica sorgente. Questo progresso nella preghiera avviene per gradi, e richiede pazienza nella fede, ma se ci impegniamo a praticarla al cospetto dell’Eucaristia, dove batte realmente il cuore di Gesù, siamo certi che da Lui riceveremo enormi grazie. Ecco che le riflessioni qui riportate, possono aiutarci ad entrare meglio in questo mistero d’amore incredibile, dove adoriamo il Signore della vita, che è risorto dalla morte per ciascuno di noi, per liberarci dalle catene del non senso, della chiusura alla grazia, al prossimo e al mondo.

Un testimone d’eccezione della settimana eucaristica, è stato il nuovo Servo di Dio Mons. Giuseppe Cognata, Salesiano e Vescovo di Bova, le cui spoglie riposano a Tivoli presso la Cappella delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore da lui fondate, per il quale dal mese di aprile 2020, il Santo Padre Francesco, ha autorizzato l’avvio del processo di beatificazione. Definito “il vescovo del silenzio”, egli fu un amante, un 13 adoratore ed un estimatore innamorato dell’adorazione Eucaristica, scrivendo su di essa, pagine bellissime. Che questo volume, dunque, possa essere uno strumento utile per la nostra formazione spirituale, affinchè possiamo accostarci all’adorazione eucaristica, con una coscienza più informata, capace di chiedere ed ottenere dal Signore Gesù, ogni tipo di grazia che Lui vorrà concederci per la nostra ed altrui salute psicofisica e spirituale.”

 

Ad maiorem Dei Gloriam MMXX