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Nuova attività produttiva inaugurata a Jenne: rivive l’antico forno comunale con “La Forneria di Nonna Mirella”

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JENNE 02 OTT 2023 – Dalle parole ai fatti. Era il 2 febbraio di quest’anno, quando venne sottoscritto un importante accordo per  la gestione dell’antico forno comunale di Jenne. A sottoscriverlo con emozione il sindaco Giorgio Pacchiarotti e Federico Massimi owner de “Il forno di Nonna Mirella”. Un progetto che ha visto rivivere l’antico forno, custode di tradizione locale, squisitezze e convivialità.

C’è tanta storia in questo luogo magico  che nel corso degli anni ha sprigionato profumi di buono, di autenticità, di genuinità e di tanti ricordi conservati nel cassetto.

E così la famiglia Massimi, jennese doc, decise con questo accordo di raccogliere una importante eredità familiare, comunitaria ed identitaria investendo così nel borgo tipico che è una vera e propria eccellenza nella Valle. Molte infatti le potenzialità turistiche jennesi, alle quali ora si abbina il gusto del buono, sapientemente prodotto dal Forno di Nonna Mirella noto in tutta Italia.

In questi mesi, tanto lavoro, ma anche tanto entusiasmo, hanno dato seguito a quell’accordo formale che sembrava un sogno, e che ora è diventato realtà. “Si tratta – spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti – di un ulteriore tassello che compone il mosaico della rivalutazione per la nostra amata comunità. La coraggiosa scelta di lasciare la città metropolitana per trasferire la produzione nel nostro antico forno, rende onore alla memoria delle generazioni che ci hanno preceduto, da questo accordo abbiamo vissuto l’inaugurazione con entusiasmo, ma anche con tanta emozione nel cuore di tutti i numerosi presenti. In un momento di recessione generale, nel nostro comune si aprono attività di rilievo, che costituiscono un fiore all’0cchiello caratterizzante in tutta la filiera di distribuzione dei prodotti. A Federico e Valentina con i loro figli Matteo e Adele ormai parte integrante della comunità giovanile, gli auguri di ogni bene per questa sfida che è già vincente”.

E la comunità c’era tutta a fare gli auguri: la banda di Jenne Filiberto Massimi, il parroco don Pietro che ha impartito una benedizione speciale autorità civili e militari, e tanta gente che con affetto ha partecipato.

“Qualcuno diceva back to the roots…- spiega Federico Massimi sui social – sarà forse per questo che abbiamo deciso di fare una scelta che poteva sembrare insensata. La Forneria di Nonna Mirella  ha sposato di fatto la produzione nel Paese di Jenne, un piccolo borgo di 332 persone lontano dal caos delle grandi città ed immerso nella natura incontaminata del Parco dei Monti Simbruini. E’ li che dal 1751 il Forno Antico profuma di buono l’aria sui tetti della case. Abbiamo scelto di produrre dove tutto è nato e dove si respira la storia, una scelta anche di vita per crescere i nostri figli in un luogo salubre e dove si possa dare il giusto valore al tempo. Sarà una sfida imprenditoriale per dimostrare come si possa tornare ad investire in luoghi che hanno visto un sempre maggiore spopolamento verso le grandi città e come si possano sfruttare le tecnologie digitali dei nostri tempi per trasformare la tradizione in evoluzione.

La Forneria di Nonna Mirella -prosegue Federico – è un’Impresa Alimentare Domestica che nasce dalle ceneri di un’esperienza familiare che ha sconvolto le nostre vite, lasciandoci in mano solo un’enorme voglia di cambiare. E’così che abbiamo pensato a come rendere la nostra passione per la cucina un mestiere. Partendo dal biscotto Tortiglione originario del paese di Jenne (luogo di nascita di Nonna Mirella), abbiamo unito alla ricetta tradizionale materie prime di eccellenza, creando diverse varietà di Tortiglione dalla colazione al dessert. Il nostro prodotto è un esempio di biodiversità che racchiude i migliori ingredienti, non solo dall’Italia, come la farina (di tipo1) e la frutta secca, ma anche il cioccolato dal Belgio ed il raffinato burro dalla Normandia. Ogni singolo prodotto è realizzato artigianalmente e confezionato a casa dalla nostra famiglia con cura e passione. Tutto ciò richiede tempo e pazienza. Perciò abbiamo scelto di occuparci di un modello di vita e di alimentazione sano e lento, dove il tempo speso per la realizzazione di un biscotto è un valore…da assaporare.”

Al termine della cerimonia, squisitezze degustate ed apprezzate da tutti.
Ad maiora!

Disposta improvvisa chiusura notturna della Sp 45A – Subiaco/Jenne

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JENNE 10 SETT 2023 – E’ pervenuta al comune di Jenne, senza alcun preavviso, l’ordinanza della Città Metropolitana di Roma con la quale si dispone la chiusura del tratto viario della Sp 45a nel tratto Subiaco _ Jenne. Il provvedimento entra in vigore da domani 11 settembre 2023, e si protarrà per 45 giorni consecutivi dalle ore 21.00 alle ore 06.00. La chiusura è attiva dal Lunedì al Venerdì. 

Il tratto interessato dai lavori (200 metri) è quello tra i ruderi ed il bivio direzionale Affile – Jenne.

“Provvederemo già da domani stesso – spiega con disappunto il sindaco Giorgio Pacchiarotti  a nome dell’amministrazione comunale – a richiedere almeno una estensione oraria di inizio chiusura alle ore 22.00 e anticipo di riapertura alle 5 , ma tale disposizione arriva in modalità peraltro  irriverente; immediatamente efficace, e senza essere stata preceduta alcun tipo di preavviso per le vie brevi, come opportuno in questi casi.

Molte persone,  infatti, da Jenne partono molto presto e/o rientrano tardi per motivi di lavoro. E costoro si troveranno costretti a percorrere le strade alternative, (Molte Livata / o Altipiani) con un aggravio dei tempi di percorrenza e disagi. Sarebbe stato quanto meno opportuno far precedere, anche una telefonata per allertare sull’imminenza del provvedimento e consentire alle persone in mobilità di organizzarsi”.

 

Prosegue l’estate a Jenne con la Sagra degli “ndremmappi” e musica in live!

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JENNE – Ancora in grande stile prosegue l’estate jennese. Il bel tempo settembrino, le temperature gradevolissime faranno da corona alla XXXIV edizione della “sagra degli ‘ndremmappi”. L’appuntamento è per sabato 9 settembre 2023. La giornata sarà caratterizzata dalla celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa della Madonna della Rocca, ed a seguire in piazza Vittorio Emanuele protagonista il buon gusto, la tradizione e tanta voglia di stare insieme. Saranno allestiti infatti dalla Pro Loco gli stand per la preparazione e degustazione della pasta tipica per eccellenza di Jenne.

A seguire uno spettacolo di musica coinvolgente con i RedOn Band tribute Red Hot Chili Peppers.

Ndremmappi di Jenne – pasta tradizionale
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Regione Lazio

Gli “ndremmappi” sono il piatto tipico per eccellenza che si tramanda da generazione in generazione e che caratterizza il borgo di Jenne. La bontà di un prodotto rimasta inalterata nel tempo, l’esaltazione dei sapori autentici e genuini che hanno caratterizzato la vita di tantissime famiglie. Da sempre a Jenne preparare gli ndremmappi è una specie di rituale dove le donne di casa erano e sono tuttora solite cimentarsi con grande passione e dedizione. Passaggi semplici, ingredienti sani per una pasta spessa, scrocchiarella al punto giusto e ruvida per catturare i condimenti. La pasta tipica di Jenne  ha ottenuto il Riconoscimento Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Lazio. L’etimologia della denominazione di questa pasta trae origine dalla ndremmappa, ovvero la farina integrale di grano, macinata nel mulino comunale e impastata con acqua e sale. Ancora oggi, le mani operose ed esperte delle massaie della Pro Loco di Jenne la lavorano in sfoglie sottili, tagliandole a forma di corti bastoncini. Il condimento è semplice: un soffritto di olio e aglio a cui si aggiunge pomodoro e alici… e il piatto è pronto per essere apprezzato.

 

A Jenne classe di ferro 1940, ogni anno tutti insieme

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JENNE – Momento tradizionale di convivialità ed amicizia per la classe di ferro 1940. Jennesi che si ritrovano nel borgo perla della Valle Aniene ed ogni anno organizzano una giornata per ricontrarsi tutti insieme. E’ il tempo per ricordare la gioventù, i luoghi i costumi di epoche passate e che però hanno lasciato il segno della vera amicizia, quella che non finisce mai.

La classe 1940 ancora una volta ha trascorso il momento conviviale presso il Ristorante “Il Lescuso” di Jenne.

A tutti gli auguri di ogni bene da parte dell’amministrazione comunale.

 

 

 

 

Feriae Augusti, la storia del giorno più atteso di mezza estate!

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Jenne 15 Ago 2023  – Arriva il giorno più atteso dagli italiani, il ferragosto. Data da dedicare allo svago, alle gite, e alla spensieratezza. Ma il Ferragosto, in realtà, ha radici molto più antiche ed è una festività che, in origine,  durava ben più di un giorno. Il termine  ferragosto deriva da feriae Augusti (il risposo di Augusto), festività introdotta dall’imperatore Ottaviano Augusto nel 18 a.C. e coincidente con un periodo di riposo che andava dal primo agosto anche fino a fine mese. All’epoca durante il mese estivo, tutto l’Impero era coinvolto in una serie di festeggiamenti che coinvolgevano soprattutto la comunità rurale: gli animali da traino venivano “decorati” con fiori e i contadini e i proprietari terrieri si scambiavano dei tradizionali auguri (a cui seguivano, da parte dei proprietari, anche un omaggio in denaro ai contadini).  Le feriae Augusti si rifacevano a loro volta a una festa ancor più antica: i Consuali, festa pagana dedicata a Conso, divnità legata ai granai e protettore della fertilità, del raccolto e dei lavori agricoli.

Solamente nel VII secolo la festa venne assimilata dalla religione Cattolica che, nel 15 luglio, ha iniziato a celebrare l’assunzione della Madonna in cielo. La tradizione della gita fuori porta ha invece origini più recenti e nasce durante il ventennio 1922-1943 in cui le associazioni dopolavoristiche insieme alle corporazioni, organizzavano dei Treni popolari di Ferragosto a prezzi scontati.

Nell’occasione, i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia; tale festa era tipicamente romana, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria dai decreti pontifici.

Anche nota come festa dell’acqua e del fuoco, il ferragosto porta con sè il fascino del giorno di Lughnasad in cui si  inaugura la stagione del raccolto e, per questo, è una festa mobile. Infatti, mentre i Sabbats solari, sono legati a eventi astrologici fissi quali gli equinozi e i solstizi, i Sabbats del «Ciclo della Terra», sono più duttili, legati al clima e momenti che mutano non solo di anno in anno ma di regione in regione. Il momento adatto alla celebrazione di Lughnasad è solitamente annunciato dalla perfetta maturazione del grano la cui mietitura da appunto inizio alla stagione del raccolto.

Il Ferragosto non è solo uno spostamento in avanti delle antiche feste pagane ma, in molte parti d’Italia il 15 Agosto vanta tradizioni antichissime ed è considerato un giorno in cui i confini dei mondi si assottigliano fino a fondersi con conseguenze pericolose specie in mare.
Come si sa, uno dei temi principali di Lughnasad è proprio il Sole, o Fuoco nell’acqua e se l’1 Agosto la Forza Luminosas’immerge negli abissi, nel Bel Paese il 15 di agosto essa riemerge dalle acque in sembianze di donne-madri portatrici di salvezza.

Scriveva lo storico delle religioni rumeno Mircea Eliade che il tempo delle feste tradizionali è un tempo sui generis, essenzialmente diverso dal tempo ordinario. Nella festa si aprirebbe una breccia nella realtà, capace cioè di ricollegarci a un tempo “mitico”: «la periodica riattualizzazione dei gesti creativi compiuti dagli esseri divini in illo tempore costituisce il calendario sacro, il complesso delle festività. Una festa ha sempre luogo nel tempo originario. È appunto la reintegrazione di questo tempo originario che rende il comportamento umano durante la festa diverso da quello prima e dopo la festa» (Il sacro e il profano). E a questa “norma” delineata da Eliade, di carattere generale, non fa ovviamente eccezione una festività tradizionale importante come quella di Ferragosto.

L’ASSUNZIONE DI MARIA AL CIELO

Quindi oltre a sole,  mare e vacanza, la giornata del 15 agosto racchiude un significato storico-culturale e di fede molto importante forse abbastanza trascurato. Riteniamo dunque fornire un approfondimento che spezza un pò la consuetudine italiana ma che merita sicuramente una valutazione.

Veniamo dunque alle origini della festa dell’Assunzione, le quali ci portano in Oriente, nella metà del VI sec., come risulta dalla storia dei pellegrini che fecero visita presso  Gerusalemme in quegli anni. Verso la fine del VII, l’imperatore Maurizio estende la festa a tutte le regioni dell’impero, fissandola al 15 agosto. In Occidente, i primi segni di una festa «in memoria» della Vergine appaiono nel VI secolo, precisamente nella Gallia, dove veniva celebrata il 18 gennaio sotto il titolo di «Depositio Sanctae Mariae». A Roma la celebrazione viene introdotta nel VII secolo, assieme alle altre feste mariane della Purificazione, dell’Annunciazione e della Natività, divenendo subito la più importante di tutte e ha fin dalle origini il nome e il significato attuali. Da Roma poi si estende rapidamente, durante i secoli VIII e IX, a tutto l’Occidente, anche alla Gallia, precisando il contenuto e stabilendo la data della festa al 15 di agosto.

Papa Pio XII, il 1 novembre 1950, con l’enciclica Munificentissimus Deus, proclamò solennemente l’Assunzione di Maria Santissima al cielo, a conclusione di un periodo, durato circa un secolo, di straordinario fervore devozionale verso la Vergine Maria, anche a motivo delle apparizioni di Lourdes e di Fatima.

Il documento termina con la solenne definizione dogmatica: «Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l’autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo. Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica. » 

Ma ora analizziamo i motivi che riconducono all’Assunzione della Madonna. Maria è Assunta perché sempre Vergine, perché associata a Cristo, partecipando alle gioie e ai dolori di suo Figlio, . per essere pienamente nostra Madre e Regina, per essere Icona escatologica della Chiesa, ossia modello e figura perfettissima della Chiesa… un pensiero, questo, risalente ai Santi Padri, soprattutto a Sant’Ambrogio.

Tra la storia di questo dogma e quello dell’Immacolata Concezione ci sono molte analogie e correlazioni. Nonostante il dogma sia stato proclamato solo di recente, esso era già presente nella fede della Chiesa (“sensus fidelium”) e, in particolare, in quella popolare, fin dal IV secolo dopo Cristo,  quando Epifanio di Salamina, un Padre della Chiesa, cercò di rispondere al quesito circa il destino finale di Maria. Nel suo Panarion enunciò tre ipotesi possibili circa la fine di Maria: Maria non è morta, ma è stata trasferita da Dio in un luogo migliore; Maria è morta martire; Maria è morta di morte naturale. Egli non seppe scegliere con sicurezza fra le tre ipotesi, poiché «nessuno ha conosciuto la sua fine», pensando ad una fine comunque «gloriosa», degna di lei .Dopo Epifanio, i primi testimoni sono gli Apocrifi. I più antichi sembrano quelli siri ed egiziani e quelli di una famiglia greca.

Dunque l’Assunzione di Maria in Cielo è un chiaro ed evidente dogma cattolico nel quale viene contemplato che Maria, alla fine della vita terrena venne condotta in Paradiso sia con l’anima che con il corpo e quindi Assunta in Cielo.  L’Assunzione di Maria, nel pensiero cattolico, può anche significare  ua sorta di anticipazione della risurrezione dalla carne che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio Universale.

Il parco “Le Colonie” di Jenne chiuso per atti vandalici

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JENNE 11 ago 2023 – L’Amministrazione Comunale di Jenne con estremo rammarico si è vista costretta a disporre dalla data odierna la chiusura del Parco “Le Colonie”. Una area di svago amplissima e godibile che negli ultimi tempi è stata oggetto di ripetute azioni vandaliche che hanno danneggiato arredi urbani, recinzioni ed apparecchiature. Addirittura, anche il quadro elettrico è stato divelto e danneggiato, per cui si è reso necessario anche l’intervento di distacco dell’energia elettrica per motivi di sicurezza.

Chi volesse utilizzare la struttura e specificamente il campo da tennis, può richiedere le chiavi agli amministratori comunali, che provvederanno a registrare la consegna di entrata e di uscita. Durante l’orario di utilizzo i conduttori saranno responsabili di ciò che accade all’interno.

“E’ l’unico modo – spiega il vice sindaco Cristiano Lauri – per garantire un minimo di fruibilità pubblica, siamo basiti rispetto ai danneggiamenti che qualche scriteriato ha provocato alla struttura di svago con danno per tutta la comunità”.

“Spiace veramente doverne disporre la chiusura- afferma il sindaco Giorgio Pacchiarotti – in quanto per questa bella area, abbiamo ottenuto anche un finanziamento della regione Lazio approvato nel marzo scorso per un progetto presentato dalla nostra amministrazione. Provvederemo con questi fondi al rifacimento della recinzione, ed alla installazione di un  nuovo chiosco di ristoro con annessa area giochi sicuri per bambini. A ciò si aggiunge anche il rifacimento dell’impianto di illuminazione a led. Ma probabilmente sarà necessario anche installare videocamere di sorveglianza”.

 

 

A Jenne la grande estate 2023: il programma degli eventi!

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JENNE 7 ago 2023 – Gli eventi d’estate sono già a pieno ritmo, ma è stato reso noto il ricco calendario di iniziative che andranno avanti fino alla fine di settembre 2023. E la perla della valle Aniene è ancora una volta protagonista per un unico obiettivo: vivere il territorio, accogliere i graditi visitatori, celebrare tradizioni, storia cultura e con la voglia di stare insieme. “Anche quest’anno – spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti – con la collaborazione preziosa di tutti, è stato messo a punto un programma d’eccellenza, che è fortemente rappresentativo della voglia di fare che caratterizza il nostro borgo. Il territorio e la sua costante rivalutazione è un obiettivo comune che lega tutti in unico denominatore: la nostra Jenne. Ed anche quest’anno con piacere saluteremo quanti tornano nel luogo di origine, quanti vengono a trascorrere periodi di vacanza o visitatori occasionali. Jenne può offrire molto, ed è tutta da vivere ed apprezzare in termini di ricettività, strutture, nella cornice della natura incontaminata nella bella alta valle Aniene”.

Clicca di seguito per scaricare il PDF con tutto il programma o per visualizzarlo ed ingrandirlo: 

JenneEstate2023

di  seguito ancora la videoclips predisposta da Corrado Armeni:

Quarta edizione per la motopasseggiata sociale Anzio – Jenne

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JENNE – Il territorio dell’Alta Valle Aniene torna protagonista con la quarta edizione della motopasseggiata sociale “Sulla via della Transumanza”. L’appuntamento è per domani, domenica 30  luglio 2023 alle ore 7.45 con partenza dalla sede del Motoclub Neroniani di Anzio. Poi via al suggestivo percorso che dalla Nettunense si articola fino a Campo Verde, per arrivare poi a Velletri, quindi Valmontone, Altipiani di Arcinazzo. Alle 10.30 è previsto l’arrivo in piazza Vittorio Emanuele nel bellissimo borgo di Jenne, perla della valle. Il sindaco Giorgio Pacchiarotti accoglierà i partecipanti con una cerimonia alla quale segue un bel pranzo conviviale in piazza.

 

Regione Lazio: emesso bollettino ondata di calore in arrivo di livello 3

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Roma – Il Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio, nell’ambito del Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, coordinato dal Ministero della Salute, ha emesso il bollettino ondate di calore che prevede a Roma e nelle zone interne già da ieri lunedi e poi per oggi , martedì 11 e mercoledì 13 Luglio 2023, il LIVELLO 3.

 

LIVELLO 3: Ondata di calore (condizioni meteorologiche a rischio che persistono per più giorni consecutivi). Indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute

 

Scarica e leggi l’opuscolo predisposto dalla Protezione Civile del Lazio:

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