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“Roberta Ragusa. L’amica che non ho mai conosciuto”: l’indagine di Rino Sciuto su un giallo nazionale, in uscita il 15 luglio

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È in uscita il 15 luglio, ma già su tutti gli store on line e ordinabile in tutte le librerie, il libro di Rino Sciuto, “Roberta Ragusa. L’amica che non ho mai conosciuto. Diario d’indagine di un investigatore”. Jenne ricorda con stima e affetto l’autore del libro, che è stato dal 1990 al 1993 Comandante dei Carabinieri di Jenne e successivamente a Roma presso il Raggruppamento operativo speciale, da cui fu chiamato per seguire l’indagine sull’omicidio.

Quello di Roberta Ragusa è uno dei casi di cronaca nera più oscuri degli ultimi anni. Avvenuto nella notte fra il 12 e il 13 gennaio 2012, l’omicidio dell’imprenditrice di Gello San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, è la storia di un giallo che ha colpito tutto il Paese, diventando di interesse nazionale. L’autore del delitto è il marito Antonio Logli, condannato lo scorso anno a 20 anni e detenuto nel carcere di Massa, da dove dichiara ancora oggi la sua innocenza. Il caso è chiuso, anche se il corpo della donna non è mai stato ritrovato. Roberta Ragusa era una donna onesta, grande lavoratrice, moglie prodiga e mamma di due ragazzi, Alessia e Daniele. Al momento della sua scomparsa, la vicenda è stata seguita sin dall’inizio da tg e trasmissioni come “Pomeriggio Cinque” e “Quarto grado”, che hanno tenuto tutti col fiato sospeso cercando di capire cosa fosse accaduto in quel piccolo paesino della Toscana.

Il caso di Roberta Ragusa è stato seguito in prima persona da Rino Sciuto, Comandante dei Carabinieri di Jenne dal 1990 al 1993, lo stesso anno chiamato a Roma presso il Raggruppamento operativo speciale (ROS) fino al 2017, quando lascia l’Arma con il grado di Luogotenente. Per quasi quattro anni si è occupato della donna scomparsa a Gello e ne ha scritto un libro, “Roberta Ragusa. L’amica che non ho mai conosciuto. Diario d’indagine di un investigatore, con la prefazione dell’Avv. e presidente di Penelope Italia Onlus Nicodemo Gentile e l’introduzione della giornalista Mediaset Francesca Carollo. Il libro, in uscita il 15 luglio ma già su tutti gli store on line e ordinabile in tutte le librerie, è stato anche presentato in alcune trasmissioni televisive come “Quarto grado”, dove l’autore è stato intervistato lo scorso venerdì 19 giugno.

In questo “diario di indagine” Rino Sciuto è riuscito a raccontare, con un linguaggio semplice ed efficace, la storia di un giallo divenuto di portata nazionale, un percorso investigativo e di ricerca di una donna che è entrata a far parte indissolubilmente della vita di tutti gli italiani. Ed è riuscito a farlo in maniera pacata e rispettosa di tutti quelli che sono stati coinvolti e travolti da questa tragedia, avanzando anche delle ipotesi di occultamento e distruzione del cadavere. Per capire meglio questo libro, abbiamo chiesto direttamente all’autore Rino Sciuto di spiegarcene il contenuto.

Il suo libro racconta la storia di un’indagine che ha tenuto tutto il Paese con il fiato sospeso. Di cosa si è occupato in particolare nel ripercorrere questa lunga vicenda?

«Il mio libro è una sorta di cronistoria di tutto l’accaduto, e parte dalle prime notizie che mi arrivarono da Pisa nel Raggruppamento operativo speciale di Roma. Io e altri miei colleghi ci siamo recati subito sul posto, cercando di creare un team di lavoro con i colleghi di Pisa. Abbiamo unito le forze mettendo insieme tutto quello che è stato fatto nel corso di questi anni: dalle prime dichiarazioni e i primi testimoni alle ricerche, alle centinaia di lettere che ci sono arrivate da veggenti, chiromanti e gente di ogni sorta, fino alle prime sentenze e al ricorso in Cassazione».

Ad oggi possiamo dire che il caso sia chiuso, nonostante il marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli, ancora rivendichi la propria innocenza e nonostante il corpo non sia mai stato ritrovato?

«Sì, assolutamente. Il marito di Roberta Ragusa lo scorso anno è stato condannato in Cassazione in terzo grado a vent’anni di reclusione nel carcere di Massa. Anche se il corpo non è mai stato rinvenuto, tutto quello che abbiamo ritrovato, dagli indizi ai ritrovamenti alle testimonianze, è stato vagliato dalla magistratura arrivando così alla sentenza definitiva. Logli è stato condannato il 12 luglio 2019 per omicidio, distruzione e occultamento di cadavere, e le ricerche del corpo ormai non sono più in corso. Il procedimento è chiuso. Il fatto che Logli si proclami innocente ed abbia anche rivolto un appello alla Corte Europea dei diritti dell’uomo non significa nulla, se non che sia una persona che non lascia nulla di intentato».

Il libro è un modo per ripercorrere tutta la vicenda di Roberta Ragusa attraverso l’indagine vissuta in prima persona da Rino Sciuto, che al suo sguardo di professionista attento e scrupoloso non rinuncia a una narrazione puntuale, descrittiva e scorrevole.

Al via i lavori di restauro dell’antico forno comunale di Jenne del 1751

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Jenne – Storia, cultura, tradizione  e gusto sono racchiusi all’interno del restauro completato magistralmente dell’antico forno comunale di Jenne. E’ stato consegnato il verbale di inizio lavori che saranno seguiti dall’Arch. Chiara Orlandi.
L’intervento  è un ulteriore è  stato  finanziato dalla Regione Lazio – Direzione cultura, Politiche giovanili e Lazio Creativo – Area Valorizzazione del patrimonio culturale, con “Avviso pubblico per la valorizzazione del patrimonio culturale dei Piccoli Comuni”  a cui  il Comune di Jenne ha partecipato ottenendo con soddisfazione il finanziamento con Determinazione n. G01765 del 21.02.2020.
I lavori riguarderanno:
– il consolidamento del forno storico che presenta un degrado dei mattoni refrattari e malfunzionamento della canna fumaria.
– la riqualificazione del piano terra (dove è ubicato il forno)
– la riqualificazione del piano primo da adibire a laboratorio per la preparazione dei prodotti da forno e non solo
– l’installazione di un piccolo montacarichi per il trasporto dei prodotti dal piano primo (laboratorio di preparazione) al piano terra (cottura al forno) in modo diretto senza uscire dalla porta.
– la riqualificazione delle facciate.
Situato nel borgo medievale di Jenne,  l’Antico Forno comunale a legna costituisce un reperto storico e architettonico, risalente all’anno 1751.

Il forno è realizzato in muratura con piano di cottura in pietra refrattaria, come le pareti laterali ed il soffitto con volta a sesto ribassato. La volta è costituita da mattoncini refrattari posti in foglio, sopra i quali è stato depositato uno strato di sabbia e terra per contenere la dispersione di calore. Anticamente la fornaia del paese aveva in gestione il forno ed era suo compito regolarne la temperatura e comandare i tempi, facendo più volte il giro delle donne già prenotatesi per l’uso.
Apportati con il tempo piccoli adeguamenti, l’impianto del sistema di cottura è rimasto identico, infatti ancora oggi viene acceso ed utilizzato per la produzione di dolci tipici in occasione delle feste patronali.

“L’edificio che ospita il forno- spiega l’Arch. Orlandi nella relazione –  si erge su due piani: al piano terra, con ingresso indipendente dalla strada, si trova il forno vero e proprio, all’interno di un ambiente unico, da cui si accede ad un piccolo locale di servizio; al piano primo, con ingresso indipendente dalla strada, si trova un ampio locale adatto ad essere utilizzato per la preparazione dei prodotti da infornare ma attualmente non idoneo perché privo di impianto idrico e privo delle finiture necessarie a garantire i requisiti di igiene e sicurezza.
Inoltre, il locale al piano primo da adibire alla preparazione dei cibi e il forno per la cottura al piano terra, non sono comunicanti tra loro, costringendo ad uscire per strada e percorrere a piedi, con i cibi pronti per la cottura, i pochi metri che conducono all’accesso al forno al piano terra.
L’obiettivo dell’intervento di recupero dell’Antico Forno storico di Jenne è quello di preservare la struttura storica, attraverso il consolidamento del forno antico, e di migliorare la gestione delle fasi di lavorazione e cottura dei prodotti da forno. 

Il risultato sarà la possibilità di un utilizzo più frequente e sistematico da parte di associazioni, cittadini e organizzazioni, auspicando il coinvolgimento delle nuove generazioni per garantire continuità al tramandare delle tradizioni artigiane.

I prodotti tipici della tradizione Jennese ancora oggi cotti all’Antico Forno a legna sono soprattutto dolci quali: tortiglioni, giglietti, ciambelle al vino e al burro, pizza sbattuta, amaretti, crostata di more, ma anche il Fallone, la tipica Pizza realizzata con la farina di granoturco e acqua.
La riqualificazione della struttura del Forno e l’adeguamento del locale soprastante ne consentirà anche l’utilizzo come laboratorio per la preparazione dei prodotti locali non tipicamente da forno, quali N’dremmappi , Ciciotti e Fettuccine, completando la produzione della tradizione culinaria di Jenne.
Con la riqualificazione e il miglioramento funzionale dell’Antico Forno, gli ‘Ndremappi e tutti i prodotti tipici della tradizione culinaria di Jenne potranno avere un degno luogo di produzione e di trasmissione tra generazioni.”
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Giorgio Pacchiarotti e dall’amministrazione comunale tutta.

Donate a Jenne 600 piantine ornamentali dalla Ortoflorovivaistica Remo di Meo di Nettuno

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– Una gran bella sorpresa è arrivata a Jenne, bellissimo borgo perla della Valle Aniene. L’amministrazione comunale si è vista arrivare in donazione ben 600 tipi di piante ornamentali per esterno. Un regalo molto bene accetto pervenuto dalla prestigiosa azienda Ortoflorovivaistica Di Meo di Nettuno. Un gesto voluto dal titolare Remo Di Meo e dalle di lui figlie Alessia e Barbara, e che è stato concretizzato dal prezioso apporto di Antonio Volpi, jennesino doc residente a Nettuno che ha curato tutta la fase di trasporto e di consegna.

Antonio Volpi, che cura l’organizzazione della ben conosciuta transumanza Anzio Jenne, con questo gesto ha voluto ancora una volta testimoniare con concretezza il forte legame con il suo paese di origine.

“Non possiamo che ringraziare di cuore questa azienda e lo stesso Antonio Volpi – ha affermato il sindaco Giorgio Pacchiarotti – i quali con questo gesto renderanno ancorpiù bella la nostra amata comunità. A breve infatti si sta organizzando la deposizione nelle vie del borgo delle piante floreali di diversa tipologia”.

 

La Azienda Ortoflorovivaistica Di Meo è nata nel 1994 dall’acquisto di un piccolo appezzamento di terreno in cui venivano prodotti crisantemi in vaso. La passione per questo lavoro ha portato Remo e sua moglie Nanda ad acquistare una piccola azienda destinata all’attività Florovivaistica e così è iniziata la loro avventura… Oggi il gruppo Di Meo si compone di 4 aziende, che si estendono su una superficie di oltre 40 ettari, ed un consorzio specializzato nella vendita di piante aromatiche alimentari in vaso.

 

Fase 3 dell’emergenza, ecco le misure valide dal 15 giugno al 14 luglio 2020

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Jenne – Ecco nuove misure previste dal DPCM in vigore dal 15 giugno al 14 luglio 2020:

Sintesi dei contenuti:
 l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;

 consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative nel rispetto delle linee guida;

 consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto nel rispetto della distanza di sicurezza;

 consentite dal 12 giugno gli eventi e le competizioni sportive riconosciute di interesse nazionale dal CONI;

 consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, l’attività sportiva di base e l’attività motoria presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati;

 consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto dal 25 giugno 2020 nel rispetto delle linee guida;

 consentito lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche soltanto in forma statica, nel rispetto delle distanze sociali e delle altre misure di contenimento;

 consentite le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo nel rispetto delle linee guida regionali;

 gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala, nel rispetto delle linee guida;

 l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli con le rispettive confessioni;

 il servizio di apertura al pubblico dei musei è assicurato a condizione che garantiscano fruizione contingentata tale da evitare assembramenti e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;

 le attività di centri benessere, di centri termali sono consentite nel rispetto delle linee guida;

 è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei prontosoccorso;

 l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura;

 le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni e siano rispettate le linee guida;

 le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite nel rispetto delle linee guida regionali; consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e la ristorazione con consegna a domicilio;
le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite nel rispetto delle linee guida regionali;

 le attività degli stabilimenti balneari sono esercitate nel rispetto delle linee guida;
le attività delle strutture ricettive sono esercitate a condizione che sia assicurato il mantenimento del distanziamento sociale, garantendo comunque la distanza interpersonale di sicurezza di un metro negli spazi comuni, nel rispetto dei protocolli e delle linee guida adottati dalle regioni;

 tutte le attività produttive industriali e commerciali sono tenute al rispetto del protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020;

 le attività di trasporto pubblico di linea terrestre, marittimo, ferroviario, aereo, lacuale e nelle acque interne, sono espletate, anche sulla base di quanto previsto nel “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19 nel settore del trasporto e della logistica” di settore sottoscritto il 20 marzo 2020;

 restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e, sino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi. Le Regioni, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luogh

Avvicendamento nella giunta comunale di Jenne, Cristiano Lauri è il nuovo assessore

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Jenne – Cristiano Lauri è il nuovo assessore presso il Comune di Jenne. Già attivo consigliere all’amministratore è stata conferita la delega all’igiene pubblica e sanità e politiche sociali.

La nomina si inquadra in un avvicendamento con il precedente assessore Lorenzo Lauri che resta comunque consigliere.

“Ho accettato l’incarico – spiega Cristiano Lauri – con onore ma anche con un crescente senso di responsabilità che deve caratterizzare chi si mette al servizio del proprio paese e della sua comunità. Oggi più che mai con l’emergenza Covid, abbiamo potuto constatare quanto sia importante il rapporto diretto con i cittadini, e soprattutto serve fattività, sobrietà e dedizione per la pubblica amministrazione”. Cristiano Lauri proseguirà dunque il suo impegno già profuso a totale disponibilità della popolazione, nelle vesti di assessore comunale.

“Auguro buon lavoro al nuovo assessore – commenta il primo cittadino Giorgio Pacchiarotti – e ringrazio l’assessore uscente per il suo impegno di questi anni. Ci troviamo di fronte ad una sfida importante più che mai, e che caratterizza il nostro intento per riportare Jenne agli splendori che merita, interrotti da questa emergenza che abbiamo fronteggiato in sobrietà , aiuto reciproco ed un forte senso di appartenenza”.

 

 

 

Moltissimi i fedeli che hanno assistito on line alla veglia di preghiera da Jenne

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Jenne – Si è svolta ieri sera a porte chiuse ma con il cuore aperto alla riflessione, alla solidarietà e alla fede, la veglia di preghiera organizzata presso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo in Jenne. Il parroco don Gaetano Maria Saccà ha voluto porre l’attenzione sull’argomento del terremoto nel centro Italia che è una tragedia ancora viva nei cuori e nella storia di molte persone e che durante questa emergenza è rimasta sopita.

“Mentre ancora siamo turbati e pieni di incertezza sugli esiti futuri dell’attuale pandemia del COVID 19, – ha affermato don Gaetano Maria Saccà – come cristiani non possiamo dimenticare le popolazioni che hanno subito e subiscono tutt’oggi, i drammatici effetti del sisma avvenuto nel centro Italia e altrove.
La pandemia pare che abbia come allontanato dai nostri pensieri e dalla nostra memoria, il ricordo e le sofferenze quotidiane di queste persone geograficamente così vicine a noi. Per questo, vi abbiamo esortato ad unirvi a questa veglia di preghiera alla quale hanno partecipato moltissimi. La nostra umile preghiera possa sollecitare la coscienza di ognuno di noi.”

La veglia è stata suggestiva con l’immagine fissata nel Santissimo Sacramento e con le musiche d’organo in sottofondo curate dal Maestro Manuele Orati. 

Il messaggio è stato apprezzatissimo durante l’intera celebrazione che ha visto protagonisti il parroco ed il sindaco che ha rappresentato il popolo intero.  Fede istituzione, speranza e tecnologia informatica in un mix molto interessante. Alle ore 18.00 la veglia è stata preceduta dalla celebrazione della Santa Messa sempre a porte chiuse ma trasmessa sempre con diretta facebook.

Il sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti ha introdotto la veglia con questa lettera molto significativa:

Buonasera a tutti coloro che si sono collegati questa sera in diretta dalla nostra
Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo in Jenne, per ricordare davanti al Signore della
vita, tutte le vittime del sisma che ha colpito il centro Italia tra l’agosto e l’ottobre del
2016 ed il gennaio del 2017.
Mentre siamo ancora turbati e pieni di incertezza sugli esiti futuri della grave
pandemia di Covid 19 che ha colpito tutti – o quasi – indistintamente a livello
planetario, come cristiani abbiamo il dovere di ricordare nella preghiera, quei fratelli
già colpiti da precedenti calamità naturali, e a noi geograficamente e spiritualmente
vicini, che stanno vivendo questo periodo di isolamento e di prova ancora più
duramente, poichè si è aggiunto a quello provocato dalle conseguenze del sisma, a
causa del quale hanno perso famigliari, parenti, amici, oltrechè le proprie case ed
interi paesi dove si sono intessute relazioni profonde per intere generazioni.
Erano le 3:36 del 24 agosto 2016, quando anche le nostre case di Jenne
tremarono paurosamente per 15-20 interminabili secondi, e il cui ricordo è ancora ben
impresso nella nostra memoria. In quei momenti di paura, la mente andò
immediatamente all’analogo evento sismico avvenuto più o meno alla stessa ora del 6
aprile del 2009 all’Aquila, che causò enormi danni a quella città, e provocò 309
vittime: tale imponente scossa, indusse tutti a pensare che qualcosa di grave era di
nuovo accaduto vicino a noi.
Le previsioni furono purtroppo confermate poco dopo da tutti i telegiornali: la
prima forte scossa ebbe una magnitudo di 6.0 gradi Richter, con epicentro situato
lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP).
Due potenti repliche avvennero il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbromarchigiano, tra i comuni della provincia di Macerata di Visso, Ussita e
Castelsantangelo sul Nera.
Il 30 ottobre 2016 si registrò la scossa più forte, di magnitudo 6.5, con epicentro tra i
comuni di Norcia e Preci, in provincia di Perugia. Il 18 gennaio 2017 è avvenuta una
nuova sequenza di quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5, con massima pari a
5.5, ed epicentri localizzati tra i comuni aquilani di Montereale, Capitignano e
Cagnano Amiterno. Questo insieme di eventi provocò in tutto circa 41.000 sfollati,
388 feriti e 303 morti.
Tale data segnò in maniera indelebile anche la vita di diverse diocesi del
Centro Italia: Rieti, Ascoli Piceno, Spoleto-Norcia, Macerata, Camerino, San
Benedetto del Tronto, L’Aquila, Teramo e Fermo, i cui vescovi mediante la Caritas, i
parroci e i religiosi e molti volontari laici, si attivarono subito per venire incontro ai
bisogni urgenti delle persone.
Immediatamente da tutta Italia, presero il via innumerevoli azioni di solidarietà
per gli sfollati. La comunità civile di Jenne, assieme alle associazioni locali,
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organizzò una raccolta di viveri che fu subito inviata nelle zone terremotate, mentre
la Parrocchia donò il ricavato del libro del nostro Parroco don Saccà “L’olio della
consolazione e il vino della speranza”, alla Diocesi di Rieti per i bisogni di quei
territori.
Certamente molto è stato fatto da allora per la ricostruzione, ma molto è ancora
da fare. Le macerie di interi paesi sono ancora lì, ma le macerie più grandi sono
quelle invisibili che albergano nei cuori degli sfollati, di chi ha perso tutto, famigliari,
casa, lavoro, e che stenta a vedere di nuovo la luce di un futuro dignitoso.
Papa Francesco il 4 ottobre 2016 si è recato nei luoghi del sisma: è stato
accanto ai bambini, agli anziani agli operatori impegnati sul campo. Il Pontefice
allora raccomandò a tutti di non disertare questi luoghi. Dopo quell’esperienza, è
maturata in qualcuno anche la voglia di riavvicinarsi ai Sacramenti, all’Eucarestia, un
cammino spontaneo nato dallo ‘stare accanto’ con semplicità.
Quello che vogliamo fare stasera dinanzi al S.S. Sacramento, è proprio stare
accanto con la forza della preghiera, a questi nostri fratelli, invocando lo Spirito
Santo affinchè sostenga chi è nella prova e nella solitudine donandogli pace, forza e
consolazione; illumini quanti hanno la responsabilità della ricostruzione affinchè
accelerino questo lavoro per la ripresa delle attività sociali ed economiche; sciolga i
nodi della burocrazia e della corruzione sempre presenti; ci liberi da ulteriori eventi
sismici così duri e rafforzi la nostra fede dinanzi ad ogni tipo di calamità naturale.
Dagli scritti di Carlo Carretto: La soluzione è lo Spirito, che è amore di Dio, è
come il vento “che non sai donde venga o dove vada” e che sconvolge e sbatte le
porte di Gerusalemme alla Pentecoste. È come l’acqua che penetra la terra arida e la
feconda…è la creatività di Dio che viene a visitarmi e mi dice: “Dio è tuo padre”. Tu
hai ben voglia di urlargli che non è vero, che è impossibile che Dio sia padre; Lui
esce, ti lascia bestemmiare finché sei stanco, e poi eccotelo di ritorno all’improvviso,
posato come colomba sul diluvio delle tue rovine e sui detriti della tua stanchezza a
dirti ancora: “Dio è tuo padre e tu sei figlio”…se Dio è mio padre, conto qualcosa e
trovo in Lui la mia vera dignità. Se Dio è mio padre, non attribuirò al caso gli eventi
della giornata, ma li considererò indicazioni del suo amore.
Se Dio è mio padre, non diventerò improvvisamente incredulo davanti ad un
cataclisma della natura, non riuscendo più a trovare il legame tra l’amore e le
avversità, tra l’esistenza di Dio e il dolore che mi colpisce.
L’essere Dio e l’essere padre, significa per me, suo figlio, che nonostante tutto, Lui è
capace di trasformare quello che noi chiamiamo male, in bene, e di dirigere gli
avvenimenti misteriosi e incomprensibili per noi, in cose buone per i suoi figli”

Da Jenne veglia di preghiera per gli effetti perduranti del terremoto, don Saccà: “per non lasciare solo nessuno nelle tragedie”

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Jenne – “Mentre ancora siamo turbati e pieni di incertezza sugli esiti futuri dell’attuale pandemia del COVID 19, come cristiani non possiamo dimenticare le popolazioni che hanno subito e subiscono tutt’oggi, i drammatici effetti del sisma avvenuto nel centro Italia e altrove.” Con queste parole il parroco di Jenne don Gaetano Maria Saccà, invita ad unirsi in preghiera virtuale per non dimenticare altre importanti tragedie che riguardano molte persone.

“La pandemia – prosegue don Saccà – pare che abbia come allontanato dai nostri pensieri e dalla nostra memoria, il ricordo e le sofferenze quotidiane di queste persone geograficamente così vicine a noi.
Per questo, vi esortiamo ad unirvi alla veglia di preghiera che venerdì 15 maggio, alle 21.00, partirà dalla Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo in Jenne, sollecitando quanti hanno responsabilità, ad adoperarsi concretamente per il bene di questi nostri fratelli terremotati.
La nostra umile preghiera possa sollecitare la coscienza di ognuno di noi.”

Arriva la fase 2 bis, dal 18 maggio è reopening anche per bar e ristoranti, a fine mese spostamenti tra regioni

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Roma –  Inizia a delinearsi il percorso che porterà a un ulteriore allentamento dei blocchi degli spostamenti. Da lunedì prossimo ci sarà la riapertura di molte attività commerciali e a giugno dovrebbe esserci il via libera per spostarsi da regione e regione

Da lunedì 18 maggio dunque ulteriori novità per le  misure in vigore per il contenimento  dell’epidemia di Coronavirus. Il Governo si è impegnato a pubblicare le nuove linee guida da mercoledì, massimo giovedì prossimo.

Da un accordo che al momento sembra essere raggiunto (il condizionale è d’obbligo) l’intenzione sia di riaprire su tutto il territorio nazionale bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri e centri estetici, ovviamente rispettando prescrizioni precise (ad esempio nei ristoranti ci vorrà un distanziamento dei tavoli, si parlava di 4 metri ora sembra che sia possibile una riduzione a 2 metri). Sempre dal 18 maggio potrebbe essere  possibile trasferirsi nelle seconde case purché situate nelle regioni di residenza, La riapertura la prossima settimana delle attività commerciali consentirà quindi a tutti di raggiugerle con i mezzi propri, moto comprese quindi, va da sé che questo sarebbe un mezzo via libera per spostamenti e giretti in moto, per esempio per raggiungere il baretto sul passo vicino a casa, anche se sull’argomento degli spostamenti per turismo non vi sono certezze. È sicuro invece che rimarrà l’obbligo di restare nella regione di residenza, per potersi spostare al di fuori delle regioni bisognerà aspettare ancora qualche settimana: sarà decisivo il tasso di contagio rilevato tra il 18 e il 25 maggio, a quel punto il Governo potrebbe autorizzare gli spostamenti al di fuori delle regioni (attualmente possibili solo per motivi di lavoro, urgenza o necessità), magari tra quelle a basso contagio. Non a caso sempre a inizio giugno dovrebbero riaprire gli stabilimenti balneari che quindi si potranno raggiungere con mezzi propri. Rimarranno invece ferme al momento le attività ad alto rischio di assembramento: cinema, teatri, concerti, eventi pubblici e sportivi, oltre che piscine e palestre, salvo diverse decisioni delle regioni.

Da Jenne veglia di preghiera per la causa di beatificazione di Monsignor Giuseppe Cognata

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Jenne – Un momento importante per la causa di beatificazione di Mons. Giuseppe Cognata, salesiano, Vescovo di Bova e fondatore delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore.

Sarà infatti Don Gaetano Maria Saccà ad officiare questo passaggio a porte chiuse per l’emergenza Covid 19, ma che ha un alto significato storico e di fede. L’appuntamento è per domenica 10 maggio alle ore 21.00 all’interno della bellissima Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo dunque, si svolgerà questa tappa fondamentale.

Sarà presente il Sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti, il quale assisterà il parroco nella celebrazione sia nel ruolo istituzionale ma anche come parte attiva nella veglia di preghiera.

L’evento sarà trasmesso in diretta dalla pagina facebook del parroco Don Gaetano-Maria Saccà

Celebrata a Jenne la Santa Messa in memoria di Mons. Giuseppe Cognata fondatore delle suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore

Fase 2, nessun caso di infezione Covid a Jenne. Mantenere alta la guardia e rispetto delle regole

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Jenne – Il territorio del Comune di Jenne, fortunatamente, non ha fatto registrare ad oggi nessun caso di infezione di coronavirus. Pertanto ogni notizia diversa da questa non risponde alla verità dei fatti. Il meccanismo di individuazione e tracciabilità è assicurato nel caso di Jenne dalla Asl Roma 5 di riferimento territoriale, la quale raccoglie i report per i residenti nei comuni interessati e provvede poi a comunicare al sindaco eventuali contagi.

Per quanto riguarda la “fase 2” in atto gli allentamenti non devono essere interpretati come un tutto come prima, ma bisogna bensì tenere alta la guardia e difendere l’obiettivo zero casi finora ottenuto nel territorio. Ricordiamo anche che in base al vigente DMPC non è consentito il raggiungimento delle seconde case se non per motivi indifferibili ed urgenti e con rientro nella casa di residenza al termine del giorno.

Su questo fronte, sono in corso pertanto accurati controlli da parte delle forze dell’ordine.