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Jenne a Palazzo Valentini per il conferimento del premio Town Ambassador

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Roma – Sono state consegnate a Palazzo Valentini sede della Città Metropolitana di Roma capitale, le pergamene, del Premio Town Ambassador, ideato da Claudia Bettiol della casa editrice Discoverplaces rivolto a chi ama il suo paese e si spende per la sua promozione, la sua cura e il benessere dei suoi abitanti. Per il comune di Jenne presente il sindaco Giorgio Pacchiarotti che ha conferito in collegamento videoconferenza il premio in questione alla brillante Eleonora Zompatori.

(clicca qui per leggere l’articolo con la storia di Eleonora ed il suo legame a Jenne)

 

 

 

Il primo cittadino  Giorgio Pacchiarotti , nel corso del suo intervento ha spiegato le motivazioni che hanno portato ad identificare Eleonora come rappresentante di tantissime persone che da ogni dove del mondo restano legate a Jenne dove ci sono origini, tradizioni, storie e costumi. Eleonora dal canto suo ha ringraziato l’amministrazione di Jenne e la Città Metropolitana di Roma per l’onoreficenza, che la impegna in qualche modo ad essere portatrice itinerante dei valori jennesi.

Tra i premiati, dai Sindaci coinvolti nel progetto, persone che sono emigrate e che con la lontananza hanno coltivato ancora di più un amore incondizionato verso il luogo di appartenenza.
Cittadini di 11 diversi paesi esteri, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Isole Vergini, Francia, Germania, Svizzera, UK e USA, accanto ai Sindaci che li hanno nominati ambasciatori delle Città e che svolgono attività culturali, di promozione e di cura nei loro Paesi esteri o che si stabiliscono nelle comunità del territorio metropolitano per fondere la loro cultura e contaminare il territorio provinciale di Roma.
“Abbiamo assistito ad un vero e proprio ricongiungimento culturale con personalità di spicco che amano il nostro territorio metropolitano e lo valorizzano nei loro Paesi di origine – ha dichiarato il Vicesindaco della Città metropolitana di Roma, Pierluigi Sanna che ha portato i saluti del Sindaco Roberto Gualtieri. Per noi questo progetto è essenziale per garantire continuità delle nostre tradizioni e dei principi umani che sono alla base della convivenza civile e anche per incrementare
Ai Town Ambassador è chiesto di promuovere il loro borgo, ma anche di andare a fare esperienze in quelli limitrofi per stimolare la permanenza di più giorni. La scelta dei sindaci ha seguito due linee: da una parte chi era partito ma aveva mantenuto legami, e dall’altra chi dall’estero è venuto ad investire nei nostri territori.
Il network dei nuovi Town Ambassador si sviluppa su due aree della provincia di Roma: la Valle dell’Aniene e i Monti Lepini. In questo ultimo territorio le dinamiche migratorie sono state molto forti e hanno portato alla creazione di vere comunità all’estero sul modello di quelle di molti paesi del sud Italia”.
Per la consigliera Delegata Alessia Pieretti che ha curato il progetto: “I Town Ambassador saranno impegnati in un programma di comunicazione sui social e diventeranno dei ‘mini-influencer’ del loro borgo. Molti dei Town Ambassador hanno espresso il desiderio di fare di più anche perché negli anni, guardando il loro paese con altre lenti e avendo portato amici a soggiornare per qualche tempo come turisti, sanno cosa potrebbe rendere il loro borgo ancora più attrattivo. Azioni che spesso non sono onerose ma che hanno bisogno di stimoli e sollecitazioni ai residenti.”
Hanno parteciapto all’evento anche On. Fabio PORTA, Deputato della Repubblica Italiana, eletto nella circoscrizione Sud America; On. Christian Diego DI SANZO, eletto nella circoscrizione Nord America.

Jenne, premio speciale Town Ambassador conferito ad Eleonora Zompatori

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Jenne 5 lug 2023 – Grande attesa per il conferimento del premio Town Ambassador che sarà conferito ad Eleonora Zompatori nel corso della cerimonia ufficiale organizzata a Palazzo Valentini di Roma.  L’appuntamento è per venerdì 7 luglio 2023 alle ore 10.30. Sarà il sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti ad assegnare ad Eleonora il titolo di Ambassador. 

Eleonora vive a Londra ed è una affermata Manager nel settore dell’alta ristorazione, ed il suo legame con Jenne è fortissimo da sempre. Nel borgo c’è la casa dei nonni, in particolare la nonna Sestilia Caronti che vive attualmente alle Falasche di Anzio. Eleonora ricorda ogni attimo della sua infanzia e della sua adolescenza trascorsa tra i vicoli di Jenne, le comitive, il divertimento in questo luogo intriso di accoglienza, natura e star bene. I valori autentici che costituiscono un sorta di cordone ombelicale che anche a distanza di chilometri non si spezza mai. Quando può Eleonora viene a Jenne dove, ci racconta di trovare una sua dimensione del tutto particolare. Ora è a Londra ma a breve si trasferirà in Australia sempre per motivi di lavoro in una professionalità di costante ascesa.

 

E sarà lei dunque ad avere il titolo di Town Ambassador di Jenne. “E’ un premio che esalta le radici del nostro amato territorio – spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti – nella nostra comunità è fortemente sentito il legame di jennesi che per motivi di lavoro hanno dovuto lasciare questa terra emigrando altrove. Eleonora rappresenta dunque nella sua brillante giovinezza e capacità professionale, questi valori che sono fortissimi ed ai quali tutti teniamo moltissimo. Conferire questo premio è come abbracciare gli jennesi in tutto il mondo”.

 

Il Premio Town Ambassador è un riconoscimento  per premiare chi con amore ha mantenuto vivi i legami con il suo paese. Nel corso dell’evento di grande prestigio saranno premiati 27 Town Ambassador da parte dei sindaci di 22 comuni del territorio metropolitano di Roma.
Il Premio Town Ambassador è rivolto a chi ama il suo paese e si spende per la sua promozione, la sua cura e il benessere dei suoi abitanti. La prima fase del progetto con l’Area Metropolitana di Roma si conclude con l’assegnazione del premio che coinvolge persone provenienti da 11 diversi paesi esteri: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Isole Vergini, Francia, Germania, Svizzera, UK e USA. Ad aprire i lavori il Vice Sindaco della Città metropolitana di Roma, Pierluigi Sanna e la Consigliera Delegata Alessia Pieretti.

 

Una rete di Town Ambassador, un innovativo progetto dell’Area Metropolitana di Roma

Roma è una delle città più belle del mondo ma è anche il fulcro delle dinamiche sociali di tutti i comuni della regione e oltre.

Una città che nel dopoguerra aveva meno di 1,5 milioni di abitanti e che oggi ha circa 2,8 milioni è chiaro è che è stata un grande attrattore per tante persone che dalle campagne hanno inseguito il mito della grande città.

Si potrebbe quindi pensare che Roma non abbia connessioni con il fenomeno dell’emigrazione all’estero eppure non è così. Diciamo che se la grande città è stata in gran parte un attrattore per l’emigrazione interna, i piccoli comuni della provincia hanno subito uno spopolamento che in parte è andato anche all’estero.

Tra i comuni della cinta romana e quelli del sud del Lazio cambiano le dinamiche migratorie, mentre al sud si spostano intere comunità, nell’area intorno Roma si muovono singoli individui, ma quello che non cambia è l’amore che ognuno conserva nel proprio cuore per il proprio paese da cui è partito.

Da queste premesse nasce il progetto fra il Premio Town Ambassador e l’Area Metropolitana di Roma per costruire una rete di 20 Town Ambassador partendo dai piccoli comuni.

Promotore di questa iniziativa il vicesindaco dell’Area Metropolitana Pierluigi Sanna che conosce sulla sua pelle le dinamiche e i sentimenti che provano le seconde e terze generazioni di emigrati.

Suo padre è infatti originario di Orune, un borgo sardo nella provincia di Nuoro, e come tanti suoi amici è venuto in continente a cercare opportunità di lavoro. In queste famiglie le tradizioni e la cultura delle radici si intrecciano con quelle del territorio in cui si vive e donano una ricchezza di sentimenti a tutti i componenti: si vive nel presente senza mai dimenticare il paese che si è lasciato.

“Capisco le dinamiche e i sentimenti di chi ha lasciato il paese di origine, li vivo nella mia famiglia e penso che tutti noi possiamo considerare questa ricchezza come una opportunità. In particolare, tutti quelli che sono andati fuori dall’Italia ma che hanno mantenuto legami con il borgo di origine possono essere coinvolti in progetti di promozione del territorio e di internazionalizzazione delle piccole imprese locali.”

Nelle fasi creative e operative che inizieranno in questi giorni, abbiamo avuto la fortuna e il piacere di collaborare con Alessia Pieretticonsigliere dell’Area Metropolitana di Roma delegata allo Sviluppo Economico, Sviluppo Tecnologico, Transizione Digitale, Energia, Sviluppo del Turismo e amministratore di Monterotondo.

La sua storia di sportiva di altissimo livello, la ha portata a contatto con migliaia di sportivi di origine italiana: “Non avevo idea del fenomeno della emigrazione fintanto che non ho iniziato a competere in gare sportive internazionali e a ritrovarmi accanto atleti di origine italiana che mi chiedevano informazioni del loro paese di origine.

Le famiglie italiane si sono sempre distinte nei loro nuovi paesi cercando il riscatto dal dispiacere di aver abbandonato il proprio paese e per questo è sorprendente il numero di giovani sportivi di origine italiana che potrebbero contribuire a costruire nuovi ponti con l’Italia.”

Ma veniamo allo scenario da cui è partito il progetto

I piccoli comuni hanno subito un processo di spopolamento e di emigrazione (in Italia e all’estero) e oggi la maggior parte ha una popolazione molto anziana, poche imprese che rendano vivo il centro storico dove spesso si percepisce una discreta malinconia dovuta all’assenza di giovani che con la loro vitalità animino il paese.

Non di meno, l’effetto della pandemia è stato quello di un nuovo interesse verso gli spazi aperti e i piccoli borghi di origine in cui ci si sente sicuri. I sindaci hanno ricevuto telefonate da persone che volevano riaprire la casa nel borgo e che avrebbero preferito trascorrere la pandemia in un piccolo paese piuttosto che in una grande città.

Un altro fenomeno molto interessante è quello delle richieste di naturalizzazione e di cittadinanza italiana da parte di moltissimi discendenti italiani. Questi da una parte vogliono riscoprire le proprie radici e dall’altra sono in cerca anche loro di un piano B in caso di nuova pandemia con un punto di appoggio in un’altra nazione in cui si sentono di appartenere per la loro storia familiare.

Basta chiedere informazioni ad un sindaco di un piccolo borgo per avere una idea della dimensione di questo fenomeno che sta accadendo in tutta Italia.

Rete dei Town Ambassador

Da queste premesse è nata l’idea di provare a rianimare i borghi riportando per un viaggio o un soggiorno i discendenti di chi lo ha lasciato. E magari fra queste persone che hanno una visione onirica del loro borgo di origine, si possono trovare possibili nuovi imprenditori.

Queste persone, che sono vissute fuori dal contesto locale, sono portatori di una mentalità imprenditoriale nuova e di una rete di relazioni che può favorire la rinascita del borgo come già è accaduto in alcuni di questi (vedi il caso di Picinisco).

Il Premio Town Ambassador non solo è un omaggio all’amore di chi ha mantenuto vivo il collegamento con il proprio borgo di origine, ma può essere il catalizzatore da cui far nascere nuove positive relazioni e nuovi sogni di rinascita.

 

Premio letterario nazionale a Jenne dedicato allo scrittore “Antonio Fogazzaro”(XII edizione)

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JENNE –  Anche quest’anno lo scrittore Antonio Fogazzaro che lega Jenne con Montegalda sarà indiscusso protagonista nella dodicesima edizione del premio letterario nazionale a lui intitolato ed organizzato dal centro studi che ha sede a Jenne e con il patrocinio dell’amministrazione comunale. L’evento di premiazione con cerimonia alla quale parteciperà anche la delegazione di Montegalda è per il prossimo 2 settembre 2023 alle ore 18.0o.
Quest’anno  l’edizione del premio assume una connotazione ancora più significativa, in quanto è avvenuto il gemellaggio ufficiale tra i comuni di Jenne e Montegalda sulle orme e nel ricordo dell’apprezzato scrittore.
La XII Edizione del Premio si articola come segue:
A) PROSA INEDITA(Uno scritto in lingua italiana, a tema libero, che non superi le dieci cartelle dattiloscritte, formato A4, di 30 righe ciascuna)
B) POESIA INEDITA IN VERNACOLO Fino a tre composizioni in dialetto, di libera scelta nel tema e di non più di 30 versi ognuna, accompagnate dalla relativa traduzione in italiano;
C) STUDI DEDICATI ALLA FIGURA O ALL’OPERA DI FOGAZZARO – Saggio o volume pubblicato in Italia o all’estero dal 2015 al 2022-Articolo comparso su un quotidiano o su un periodico italiano dal 2015 al 2022.I lavori da prendere in esame possono essere proposti e portati all’attenzione della Giuria anche dai singoli membri della medesima o da Soci del Centro Studi.
D) RICERCA SUL TERRITORIO-Realizzazione di un elaborato in cartaceo oppure un elaborato audiovisivo (DVD) avente come tema “Ti racconto la mia terra” : le popolazioni, con i loro usi e costumi, il territorio con la sua ricchezza idrica, il patrimonio boschivo, glialtipiani, l’elevata densità floristica, l’abbondante fauna, i personaggi, il folclore, le tradizioni, i racconti degli anziani, curiosità, luoghi, incontri, speranze, sogni, insomma la vita .(lo scritto non dovrà superare le 20 pagine dattiloscritte, formato A4, di 30 righe ciascuna e potrà essere integrato da una documentazione fotografica, l’audiovisivo (DVD) non dovrà superare la durata di 10 minuti).I partecipanti alle singole Sezioni dovranno presentare o inviare le loro opere in sette copie anonime, specificando sulla busta la Sezione scelta.
Una sola copia (l’ottava), in 1 busta chiusa, dovrà contenere nome, cognome, indirizzo postale e telematico, oltre al recapito telefonico dell’autore e la dichiarazione d’esser l’unico autore dell’opera e che l’opera è inedita.Per la Sezione C (Studi dedicati alla figura o all’opera di Fogazzaro) è possibile inviare una sola copia cartacea del lavoro e sette repliche su CD o e-mail. I plichi, inviati per posta o consegnati a mano, dovranno improrogabilmente pervenire entro il 21 luglio 2023 al seguente indirizzo: Centro Studi “Antonio Fogazzaro” – Via Rodolfo Ciccarelli 5, 00020 Jenne (RM). Per i plichi postali raccomandati farà fede la data di spedizione, da effettuarsi entro il termine sopraindicato.Le opere inviate non saranno restituite. Esse diventeranno patrimonio culturale del Centro di Lettura del Comune di Jenne.La Giuria, il cui giudizio è insindacabile ed inappellabile, è unica per tutte le Sezioni del Premio. Vincitrici, vincitori ed eventuali meritevoli di menzione riceveranno un Diploma con relativa motivazione. La Giuria assegnerà ai vincitori nelle diverse Sezioni un Premio in denaro nella seguente misura:Prosa inedita € 500,00; Poesia inedita in vernacolo € 300,00; Studi dedicati ad illustrare la figura e l’opera di Fogazzaro: 1) Saggio o volume, € 500,00; Articolo, €300,00; Ricerca sul territorio, € 200,00;I premiati ed i meritevoli di menzione riceveranno direttamente l’invito a partecipare alla Cerimonia di Premiazione che si svolgerà a Jenne sabato 2 settembre 2023, a partire dalle ore 18:00, nella sede che verrà loro indicata in occasione dell’invito suddetto. Alla data ed al luogo della Cerimonia verrà data la più ampia diffusione possibile. Il Premio assegnato dovrà essere ritirato personalmente dal vincitore. In caso di assenza la somma verrà incamerata dall’organizzazione e destinata alla successiva edizione della manifestazione.La partecipazione al concorso implica da parte del concorrente l’autorizzazione alla trattazione dei dati personali ai sensi della Legge 675/96 e successive integrazioni e modificazioniLa partecipazione implica automaticamente la piena ed incondizionata accettazione del presente bando.
IL CENTRO STUDI Antonio Fogazzaro venne istituito a Jenne  nel 2010 e si occupa da allora della promozione culturale ed artistica dello scrittore nell’alta valle Aniene.

 

Grande attesa per la “Jennesina 2023”, oltre alla gara podistica anche escursione organizzata dalla Pro Loco

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JENNE 28 giugno 2023  – Avvio dell’estate in grande stile a Jenne. Primo appuntamento è per l’8 luglio 2023 con l’edizione 2023 de “La Jennesina”, nota gara podistica sul falsopiano definito il più bello del mondo.  La partenza è per le ore 18.00 oltre dieci i kilometri da percorrere con partenza dal Monastero di Santa Scolastica ed il tradizionale arrivo a Jenne. L’organizzazione è magistralmente curata dalla Asd Tivoli Marathon, il cronometraggio da Race Service. Il sindaco Giorgio Pacchiarotti e l’amministrazione comunale accoglieranno  i partecipanti come da tradizione in piazza Vittorio Emanuele.

Ma nella stessa giornata spazio anche ad una iniziativa intrapresa dalla Pro Loco di Jenne di cui è presidente Giovanni Proietti:  una esclusiva escursione nel tratto Fonte Canali – Fontanile della Scrofa.

Di seguito tutte  le informazioni sia relative alla Jennesina che all’escursione:

 

JENNESINA 2023

Possono partecipare alla gara competitiva, tutti gli atleti che abbiano compiuto il 18° anno di età alla datadella manifestazione. Per la gara competitiva, gli atleti dovranno dimostrare, all’atto dell’iscrizione, di essere regolarmente tesserati FIDAL, ad altra Federazione sportiva Nazionale o ad un Ente di Promozione Sportiva riconosciuto ed in regola con le norme per la tutela sanitaria sportiva che regolano il settore. Si può partecipare anche a titolo non competitivo, senza rientrare nella classifica generale.

Per la gara non competitiva non saranno necessarie le precedenti disposizioni – Iscrizioni sul posto al costo di €10.00

Ritrovo e ritiro pacco gara: ore 14.00 a Jenne nel piazzale del Comune.
Parcheggio: Jenne indicazione Parcheggio.
Navetta Bus: Partenza da Jenne dalle ore 16.00 fino alla zona Partenza (Monasteri di Santa Scolastica).
Partenza gara: ore 18.00 Presso il Monastero di Santa Scolastica.
Iscrizioni: Per società e singoli www.raceservice.it entro le ore 24.00 di Giovedì 6 Luglio.
L’organizzazione si riserva di poter chiudere le iscrizioni a suo insindacabile giudizio ovvero al raggiungimento
di 500 iscritti per la competitiva e 100 per la non competitiva
Informazioni: Il percorso di gara sarà chiuso al traffico veicolare dalle ore 18.00 alle ore 20.00.
Cena in piazza per tutti i partecipanti (Primo piatto, Grigliata di Carne mista, Dolcetti e vino/acqua) al costo di € 7,00
presentando il pettorale, € 15.00 per gli accompagnatori, con inizio alle ore 20.00.
Il Percorso, si sviluppa su di un panoramico tracciato che unisce gli splendidi monasteri di Santa Scolastica e di San
Benedetto (510m s.l.m.) con il centro storico dell’incantevole borgo medioevale di Jenne (850 m s.l.m.). Immerso nelle
bellezze naturali del Parco dei Monti Simbruini, il podista attraversa i luoghi sacri in cui visse Benedetto da Norcia e
dettò la regola “Ora et Labora”. Dopo aver affrontato 7,5 km di dolci salite, con pendenze variabili fino al 5% percorre la
discesa di 2,5 km che lo conduce alle porte di Jenne, dove, con un giro all’interno del paese di 500m, taglia, accolto dal
caloroso pubblico e da suggestive musiche, l’agognato ed atteso traguardo.
Categoria Uomini Categorie Donne Premi assoluti Uomini Premi assoluti Donne Premi Società
18-34 primi 10 18-34 prime 10 1° Rimborso € 150 + Cesto 1a Rimborso € 150 + Cesto 1a Società 300€ – min. 25 atleti
MM 35 primi 7 MF 35 prime 7 2° Rimborso € 100 + Cesto 2a Rimborso € 100 + Cesto 2a Società 200€ – min. 25 atleti
MM 40 primi 7 MF 40 prime 7 3° Rimborso € 50 + Cesto 3a Rimborso € 50 + Cesto 3a Società 100€ – min. 25 atleti
MM 45 primi 7 MF 45 prime 7
BONUS Premio Società:
€ 100 al raggiungimento di 50 Atleti
€ 50 al raggiungimento di 35 Atleti

4a Società 50€ – min. 15 atleti
MM 50 primi 7 MF 50 prime 7 5a Società 50€ – min. 15 atleti
MM 55 primi 7 MF 55 prime 7 6a Società 50€ – min. 15 atleti
MM 60 primi 7 MF 60 prime 3 7a Società 50€ – min. 15 atleti
MM 65 primi 5 MF 65 e oltre prime 3 8a Società 50€ – min. 15 atleti
MM 70 primi 3

9a Società 50€ – min. 15 atleti
MM 75 e oltre primi 3 10a Società 50€ – min. 15 atleti

Il promovideo della Jennesina 2023

ESCURSIONE:

Suggestiva celebrazione nella Chiesa di San Giovanni dell’Acqua

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JENNE 24 giu 2023  – In un clima di grande partecipazione si è svolta la tradizionale processione in onore di San Giovanni dell’Acqua. La piccola ed affascinante Chiesa che da sempre caratterizza l’alta Valle dell’Aniene situata in territorio di Subiaco ma alle porte di Jenne perla della Valle Aniene. L’altezza è di 778 metri sul livello del mare ed in questo luogo ove in inverno scorre acqua fresca di roccia che arriva sin sulla sede stradale si respira un’aria pura quasi intrisa di magia e di fascino.
Ieri sera, in attesa di una notte che per tradizione si reputa magica, sono tornati i festeggiamenti in onore di San Giovanni dell’Acqua.
Stando a ricostruzioni storiche la denominazione sarebbe da attribuire ad un prodigio di San Benedetto da Norcia durante la sua permanenza in Subiaco. Proprio una azione miracolosa di San Benedetto avrebbe generato la fuoriuscita dell’acqua pura in un contesto di siccità e quindi di necessità di approvvigionamento per le aree zonali circostanti.
Ad erigere la Chiesa fu l’Abata Giovanni V e la sua costruzione risale intorno al dodicesimo secolo. La Processione guidata da un prelato del monastero di Santa Scolastica insieme a Don Pietro parroco di Jenne, ha regalato ancora una volta momenti di emozione.

Il cammino della transumanza laziale, patrimonio immateriale dell’Unesco

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Il progetto “A piedi e in bici sulle vie della transumanza”, nasce nell’ambito del Servizio Civile Universale e coinvolge tre Parchi del Lazio: Il Parco dei Monti Simbruini, il Parco dell’Appia Antica e il Parco dei Castelli Romani.  I volontari del Servizio Civile in servizio presso il Parco dei Castelli Romani, coordinati dal Personale dell’Ente, sono a lavoro per riportare alla luce gli antichi tratturi presenti sul territorio.

La pratica della Transumanza è stata inserita nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale, per il suo valore culturale e storico. Il progetto “A piedi e in bici sulle vie della transumanza” si basa sulla ricerca che unisce l’esperienza pratica allo studio archivistico: dall’incontro con butteri e pastori, alla raccolta di documenti storici e fotografici che attestano la presenza della tradizione transumante nei Castelli Romani e in tutto il Lazio.
L’obiettivo non è solo quello di valorizzare una pratica che sta via via scomparendo, ma anche di creare percorsi agibili per camminatori ed escursionisti che vogliano vivere il territorio e conoscerne le specificità, promuovere quindi sport, turismo lento e cultura locale attraverso il racconto di questa tradizione, facendo conoscere i luoghi sui passi di coloro che l’hanno praticata.

La Transumanza è una pratica che riguarda lo spostamento del bestiame attraverso rotte migratorie stagionali, con la finalità di assicurare pascoli verdi tutto l’anno. Per questo gli animali vengono spostati durante l’estate dalla pianura verso la montagna e viceversa, dal Mediterraneo alle Alpi e nel Lazio si muoveva principalmente dalla zona appenninica alla costa tirrenica.

Uno dei più importanti tratturi conosciuti era quello che partiva da Falasche (Anzio) e arrivava fino al cuore dei Monti Simbruini, a Jenne. Oggi per questo percorso è stata avviata la procedura per ottenere il riconoscimento ufficiale a livello europeo, sono diversi, tuttavia, i percorsi interessati da questa pratica, dal momento che la transumanza innervava tutto il territorio laziale.

Il Cammino si divide in due parti: il sentiero contrassegnato dal colore blu collega Roma con il tratturo Anzio-Jenne, passando per ben tre parchi naturali: Appia Antica, Castelli Romani e Simbruini; quello arancione collega il Parco dei Castelli Romani ai Monti Prenestini ed è attestato da fonti storiche e archeologiche.  Il tracciato tocca gli antichi templi di Ercole, protettore del bestiame, nonché esempi archeologici di antichi stazzi per i pastori e il gregge. Il progetto vuole creare un anello che chiuda entrambi i percorsi passando per il confine con l’Abruzzo e tornando al centro di Roma. (fonte ParchiLazio)

La confraternita di San Giuseppe di Jenne alle Falasche di Anzio per il raduno

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JENNE – La confraternita di San Giuseppe di Jenne ha partecipato con grande entusiasmo, devozione e fede al raduno delle confraternite che si è tenuto presso le Falasche di Anzio in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio. Stefano Colaceci,  priore è stato ricevuto con il bellissimo stendardo portando in questa località ove vivono molti oriundi jennesi.

Gli studenti di Marano Equo a Jenne alla scoperta di antichi mestieri e tradizioni

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Jenne – Ieri gradita visita delle scuole di Marano Equo presso la mostra “Gli animali del Parco” a Jenne.  A seguire visita del mulino e del forno comunale alla scoperta degli antichi mestieri e riscoperta delle tradizioni.
Realizzazione, poi, del laboratorio “Le mani in pasta” dove i bambini si sono cimentati nella creazione degli “Ndremmappi” tipica pasta jennese. I piccoli studenti, che hanno riportato a casa i prodotti, li hanno poi cucinati e mangiati con le rispettive famiglie. Lo ha reso noto l’ente Parco dei Monti Simbruini sui social.

Acconto IMU 2023, a Jenne le aliquote restano invariate senza aumenti

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Jenne – Venerdì 16 giugno è il termine ultimo per versare la prima rata dell’imposta municipale propria (Imu), il cui saldo dovrà essere effettuato entro il 18 dicembre 2023, in quanto il 16 cade di sabato. Il tributo locale è dovuto per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali (a meno che non siano di lusso), di aree fabbricabili e di terreni agricoli, dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale, come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile. Sono tenuti a pagare l’imposta locale, inoltre, il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice, il concessionario – nel caso di concessione di aree demaniali – e il locatario, per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Nel comune di Jenne l’aliquota applicabile è del 9.8 per mille, nessun aumento è stato infatti disposto dall’Amministrazione comunale.

Introdotta nel 2012 dal Dl n. 201/2011, in sostituzione della vecchia Ici, e attualmente regolata dal Bilancio per il 2020 (articolo 1, commi 738 e seguenti, legge n. 160/2019) l’imposta è dovuta per anni solari proporzionalmente alla quota e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso. Nel dettaglio, il mese durante il quale il possesso si è protratto per più della metà dei giorni dello stesso mese va computato per intero; il giorno di trasferimento del possesso si attribuisce all’acquirente e, nel caso in cui i giorni di possesso risultino uguali a quelli del cedente, l’imposta del mese del trasferimento resta interamente a suo carico.

L’Imu, come detto, può essere assolta in due rate, la prima entro il 16 giugno, la seconda, a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, entro il 16 dicembre di ciascun anno sulla base della delibera di approvazione di aliquote e regolamenti pubblicati nella sezione Imu sul sito del dipartimento delle Finanze il 28 ottobre dell’anno di riferimento. In caso di mancata pubblicazione entro tale termine, per il versamento del saldo, si applicano gli atti adottati per l’anno precedente. È, comunque, possibile togliersi il pensiero, effettuando il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno dell’anno di riferimento.

L’imposta municipale propria si può pagare tramite F24, utilizzando i codici tributo istituiti, al tempo, con le risoluzioni nn. 35 e 53 del 2012 e 33/2013 o, in alternativa, con il bollettino, messo a disposizione gratuitamente da Poste italiane spa presso tutte le proprie agenzie, che riporta il numero di conto corrente 1008857615, valido indistintamente per quasi tutti i Comuni del territorio nazionale, intestato a “Pagamento Imu”.
A tal proposito, i Comuni possono richiedere alle Poste la predisposizione di bollettini prestampati, integrati con l’importo del tributo dovuto e i dati identificativi di chi deve effettuare il versamento.
Il pagamento dell’Imu tramite bollettino postale deve essere effettuato distintamente per ogni Comune sul cui territorio sono situati gli immobili. Vale a dire che, se si possiedono fabbricati in Comuni diversi, sarà necessario compilare tanti bollettini quanti sono i Comuni “ospitanti”: sul modulo prestampato c’è spazio per un unico codice catastale.

Dicevamo che l’Imu si applica in quasi tutti i Comuni italiani, sì, perché resta l’autonomia impositiva del Friuli Venezia Giulia e delle due province autonome di Trento e di Bolzano, nelle quali, in particolare, continuano ad applicarsi, rispettivamente, l’Imis e l’Imi, anch’esse pagabili con l’F24 utilizzando gli appositi codici tributo.

Come giungere all’Imu dovuta
L’imposta municipale propria si calcola applicando alla base imponibile l’aliquota fissata per la particolare tipologia dalla legge, la quale ne ha prevista una “standard” che, però, può essere modificata, con delibera da pubblicare sul sito delle Finanze entro il 28 ottobre dell’anno di riferimento, dal singolo Comune, in aumento o in diminuzione, entro i margini di manovrabilità stabiliti dalla stessa legge.

Per i fabbricati iscritti in catasto, la base imponibile è costituita dal valore dell’immobile, determinato applicando all’ammontare della rendita catastale, rivalutata del 5%, i seguenti moltiplicatori:

gruppo/categoria catastale Moltiplicatore
A (tranne A/10) 160
A/10 80
B 140
C/1 55
C/2, C/6 e C/7 160
C/3, C/4 e C/5 140
D (tranne D/5) 65
D/5 80

Per le aree fabbricabili, la base imponibile è costituita dal valore venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione, o al momento dell’adozione degli strumenti urbanistici, tenendo conto dei seguenti elementi:
–  zona territoriale di ubicazione
– indice di edificabilità
–  destinazione d’uso consentita
–  oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione
–  prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche.
I comuni, con proprio regolamento, possono determinare periodicamente e per zone omogenee i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili.

Per i terreni agricoli e per quelli non coltivati, la base imponibile è costituita dal valore ottenuto applicando all’ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutato del 25 per cento, un moltiplicatore pari a 135.

Solenne celebrazione a Jenne per la ricorrenza del Corpus Domini

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JENNE 11 giu 2023 – In un clima di grande compostezza si è svolta nel pomeriggio odierno la solenne celebrazione della ricorrenza del Corpus Domini. Ad inizio Santa Messa il vice sindaco Cristiano Lauri ha rivolto un pubblico cordoglio al parroco don Pietro, che di recente ha perso la sua cara mamma. Le letture sono state proclamate dal Sindaco Giorgio Pacchiarotti e dallo stesso vice sindaco. Al termine della Messa, animata dalla Banda Musicale “Filiberto Massimi” di Jenne si è svolta la processione per le caratteristiche vie del borgo. A Jenne vi è usanza di allestire degli altarini durante il percorso per rendere omaggio al Passaggio del Santissimo Sacramento.  Poi altre fasi emozionanti del corteo  processionale con tappa alla Casa di riposo, e presso la Chiesa della Madonna delle Grazie. L’amministrazione comunale ha ringraziato tutti per l’ottimale riuscita della importante celebrazione.