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Eucaristia, sacerdozio e oblazione. Al via la pubblicazione del libro su “Monsignor Cognata”

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Jenne – La settimana Eucaristica svoltasi nei giorni scorsi a Jenne è destinata ad entrare nella storia di Santa Romana Chiesa. Don Gaetano Maria Saccà, infatti ha scritto un libro proprio per sancire negli annali della storia questo percorso intenso ed entusiasmante che vede protagonista il fondatore della Congregrazione delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore: Monsignor Giuseppe Cognata.

L’opera è preceduta per l’appunto da una introduzione del sacerdote che ripercorre la necessità di documentare lavori che costiuiscono un punto fermo per il processo di beatificazione di Mons. Cognata, nella sua storia affascinante, controversa, di umiltà, rassegnazione, e fede.

Il libro sarà pubblicato dalla casa Editrice Alessandro IV con il patrocinio del Comune di Jenne.

Ed è proprio questa bellissima località dell’alta valle Aniene che è diventata protagonista indiscussa per un percorso che vede impegnata la stessa Congregazione delle Suore Salesiane del Sacro Cuore di Tivoli. Per loro quanto sta avvenendo ora è motivo di orgoglio per il fondatore, gravato per tanti anni da un alone di accuse sui quali di recente è giunta la liberatoria dichiarazione di innocenza. Tutto ciò riguarda per l’appunto la figura di Monsignor Cognata. Suor Grazia Benghini, madre superiora della Casa generalizia tiburtina ne racconta storia, le gesta, riuscendo a fornire i significati più intensi da collegare al presente come insegnamenti e moralità partendo dal passato.

Ogni attimo della vita di Monsignor Cognata profuma di fede profonda, nel saper accettare onori  e gli oneri che la vita gli ha riservato. Nella copertina dell’opera che sarà presentata in forma ufficiale proprio a Jenne (sarà resa nota successivamente la data) è riprodotto  Monsignor Giuseppe Cognata mentre si trovava raccolto in preghiera presso la suggestiva  Cappella delle Suore della Carità alla Garbatella in Roma nel 1940.

 

Jenne green, esperita la procedura per la costruzione dell’elettrodotto “Fondi” ed impianto fotovoltaico

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Jenne – E’ stato dato il via ufficiale dalla Città Metropolitana di Roma capitale alla costruzione dell’elettrodotto a media tensione interrato connesso ai lavori di realizzazione di un impianto fotovoltaico a servizio del rifugio in località Fondi di Jenne. Su questo tema è stata infatti adottata la determinazione dirigenziale che di fatto apre il via ad una prima fase autorizzativa da parte del Dipartimento viabilità della Regione Lazio, alla quale farà seguito la pubblicazione del Bando per l’affidamento dei lavori.

L’intervento

consiste nella realizzazione di un elettrodotto MT interrato della lunghezza di ml 2870, di un tratto di linea interrata BT
e di n°1 cabina di trasformazione MT-BT a servizio del nuovo impianto di rete.

La linea elettrica in progetto verrà realizzata per la connessione di un impianto fotovoltaico della potenza di picco di 10 kW a servizio del Rifugio in località Fondi di Jenne. Il tratto di
linea in cavo interrato in progetto, con tensione nominale di esercizio pari a 20 kV frequenza 50 Hz, verrà realizzata in uscita dalla cabina secondaria Enel esistente SOC.
2002 D440-2-419044, per uno sviluppo complessivo di 2870,00 metri lineari, sino a nuova cabina da realizzarsi. Tutto il tratto transiterà lungo la Strada Provinciale 36C lato sinistro in direzione Jenne, saranno presenti due attraversamenti uno ad inizio tratta ed uno al termine come indicato in planimetria. Non si avranno attraversamenti di ponti e
tutto il percorso si svilupperà fuori sede stradale.

L’ ’intervento in oggetto interesserà per un breve tratto anche il comune di Subiaco.Il cavo elettrico da interrare è previsto del tipo tripolare in alluminio con tre conduttori con una sezione di 185 mm2 l’uno (3×185 mm2) protetto entro il tubo in PVC. In corrispondenza degli attraversamenti verrà ripristinato il manto. Il progetto prevede inoltre la costruzione della linea BT di
collegamento dalla cabina MT posizionata nelle vicinanze della strada comunale alla struttura del rifugio distante circa 100 metri dalla stessa strada. Sarà necessaria, inoltre,
la realizzazione di una cabina mt/bt. Preliminarmente alla posa in opera del box, sul sito prescelto sarà posto il basamento d’appoggio prefabbricato in c.a.v., realizzato in monoblocco o ad elementi componibili in modo da creare un vasca stagna sottostante tutto il locale consegna dello spessore netto di almeno 50 cm (compresi eventuali sostegni del pavimento). Tra il box ed il basamento è previsto un collegamento meccanico prevedendo un sistema di accoppiamento tale da impedire eventuali spostamenti orizzontali del box stesso ed un sistema di sigillatura al contatto box-vasca, tale da garantire una perfetta tenuta all’acqua. Il box sarà realizzato ad elementi componibili prefabbricati in calcestruzzo armato vibrato o a struttura monoblocco, tali da garantire pareti interne lisce senza nervature e una superficie interna costante lungo tutte le sezioni orizzontali. La struttura sarà a due falde in considerazione dell’alto carico di neve nel sito di installazione. Sulla copertura verranno poste tegole e le pareti esterne perimetrali saranno rivestite in pietra locale per mitigare l’impatto visivo

DET. ELETRODOTTO JENNE

 

 

 

Emozione e fede a Jenne nella memoria di Mons. Cognata, conclusa la settimana Eucaristica, Parrocchiale e sacerdotale

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Jenne – Si è conclusa a Jenne la intensa settimana eucaristica parrocchiale e sacerdotale che ha avuto inizio lunedì 3 agosto 2020. La suggestiva Chiesa di Sant’Andrea Apostolo è stato il luogo in cui   il percorso solenne che raccoglie fede, cultura, elementi fortemente caratterizzanti la vita e le opere di Monsignor Giuseppe Cognata, fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore si è letteralmente celebrato in una molteplicità di aspetti e contenuti.

Tutti i relatori sono stati particolarmente apprezzati, e la sequenza settimanale ha consentito di approfondire e di arricchirsi nella fede e nella speranza, riuscendo a compiere un vero percorso che porta verso una luce nell’anima di ogni devoto.

L’evento conclusivo avvenuto in grande stile è stato fortemente caratterizzato dalla presenza della Superiora della Congregazione delle Suore salesiane Oblate del Sacro Cuore di Tivoli, suor Grazia Benghini. 

La religiosa con passione, devozione e carisma ha ripercorso la storia del fondatore Mons. Giuseppe Cognata, sul quale si avvia ora un processo di beatificazione.

Il parroco di Jenne don Gaetano Maria Saccà, ha parimenti vissuto intensamente questa settimana, che si conclude con una testimonianza letteraria: il libro appositamente curato dal titolo: “Eucarestia, Sacerdozio ed Oblazione”.

 

“A conclusione della celebrazione della settimana Eucaristica Sacerdotale Parrocchiale, – spiega don Saccà nella introduzione dell’opera – svoltasi nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo in Jenne (RM), dal 3 all’8 agosto 2020, mi è sembrato opportuno in quanto Parroco della comunità cristiana di Jenne, raccogliere in questo volume, gli atti che gli illustri relatori hanno esposto nelle diverse giornate della settimana, esaminando ciascuno, un aspetto dell’Eucarestia in rapporto al sacerdozio, all’adorazione, al ringraziamento, alla richiesta di grazie e all’oblazione. Il difficile momento presente, che ci vede ancora coinvolti nella pandemia da Covid 19, in particolare negli effetti da essa prodotti a livello economico e sociale, ci invita ad approfondire la fede e a raccoglierci in preghiera davanti al Cristo Eucaristico, del quale la Chiesa vive, è nutrita ed illuminata. Essendo noi popolo di Dio, siamo chiamati all’unità nella Trinità delle Persone di un solo Dio, Padre e Figlio, nello Spirito Santo. Unità che dobbiamo conservare per mezzo della preghiera, a partire dalla sua forma più spontanea e abituale, rappresentata dalla preghiera di domanda, nella quale esponiamo ogni nostra necessità, a quella di intercessione, dove non cerchiamo il nostro interesse, ma anche quello degli altri per mezzo dell’unico 12 intercessore, Cristo, progredendo man mano verso la preghiera di ringraziamento per ogni avvenimento e ogni necessità nelle quali riconosciamo la bontà di Dio, per approdare alla preghiera di lode, che è la forma che più immediatamente riconosce che Dio è Dio, gli rende gloria perché egli è, a prescindere da ciò che fa: è il culmine della preghiera che integra tutte le altre e le porta verso l’unica sorgente. Questo progresso nella preghiera avviene per gradi, e richiede pazienza nella fede, ma se ci impegniamo a praticarla al cospetto dell’Eucaristia, dove batte realmente il cuore di Gesù, siamo certi che da Lui riceveremo enormi grazie. Ecco che le riflessioni qui riportate, possono aiutarci ad entrare meglio in questo mistero d’amore incredibile, dove adoriamo il Signore della vita, che è risorto dalla morte per ciascuno di noi, per liberarci dalle catene del non senso, della chiusura alla grazia, al prossimo e al mondo.

Un testimone d’eccezione della settimana eucaristica, è stato il nuovo Servo di Dio Mons. Giuseppe Cognata, Salesiano e Vescovo di Bova, le cui spoglie riposano a Tivoli presso la Cappella delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore da lui fondate, per il quale dal mese di aprile 2020, il Santo Padre Francesco, ha autorizzato l’avvio del processo di beatificazione. Definito “il vescovo del silenzio”, egli fu un amante, un 13 adoratore ed un estimatore innamorato dell’adorazione Eucaristica, scrivendo su di essa, pagine bellissime. Che questo volume, dunque, possa essere uno strumento utile per la nostra formazione spirituale, affinchè possiamo accostarci all’adorazione eucaristica, con una coscienza più informata, capace di chiedere ed ottenere dal Signore Gesù, ogni tipo di grazia che Lui vorrà concederci per la nostra ed altrui salute psicofisica e spirituale.”

 

Ad maiorem Dei Gloriam MMXX

Il fascino dei Monti Simbruini, storia e morfologia di un territorio unico nel suo genere

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Jenne – I Monti Simbruini sono costituiti quasi esclusivamente da unità mesozoiche in facies di piattaforma carbonatica di età compresa fra il Triassico superiore e parte del Cretacico superiore (220-60 milioni di anni). Pochi affioramenti di depositi più recenti sempre carbonatici ma in facies diversa (“calcare saccaroide” e calcari a Briozoi” del Miocene inferiore) sono riscontrabili alla periferia settentrionale della dorsale. Depositi di natura silicoclastica, ascrivibili al Miocene superiore, sono presenti solamente a SE nelle valli del Fiume Aniene, a NE nella Valle Roveto e a N nella piana di Carsoli. Aree estese di coperture quaternarie, rappresentate da conglomerati e brecce calcaree di varia origine, completano iil quadro dei principali affioramenti dell’area. Il blocco simbruinico è un classico esempio di quel predominante stile tettonico fratturato a scaglioni caratteristico degli horst dell’Appennino centro-meridionale. Il gruppo montuoso infatti è attraversato da sistemi di faglia longitudinali e trasversali che presentano fratture fra Jenne e Cervara di Roma e sensibili sovrascorrimenti, come lungo la destra orografica della Valle Roveto. I membri della formazione miocenica invece, sono stati compressi tra blocchi cretacei rigidi (fossa tettonica di Valle Roveto), mentre hanno subito una fatturazione sub-parallela alla dorsale principale nel territorio sublacense.


Per l’evidente natura carbonatica della maggior parte del massiccio simbruinico, il fenomeno carsico risulta molto sviluppato. I rilievi, sotto l’azione delle acquee meteoriche debolmente acidulate dall’anidride carbonica atmosferica e quella rilasciata dagli strati superficiali di humus, risultano corrosi ed erosi nelle forme più varie. Sui Simbruini i grandi avvallamenti carsici o “campi” sono numerosi come i noti “Campo Ceraso”, Campo dell’Osso, Campo della Pietra ed in particolare il Piano di Camposecco nei pressi di Camerata Nuova. E’ questo il più spettacolare altopiano dei Simbruini, con numerosi inghiottitoi e doline, alcuni anche vasti e profondi. Attraverso queste fenditure superficiali le acque iniziano lunghi percorsi sotterranei che conducono infine alle numerose sorgenti di fondovalle. Negli ultimi anni diversi gruppi speleologici del Lazio hanno contribuito in modo determinante alle conoscenze speleologiche dell’area. La grotta più nota dei Simbruini è quella dell’Inferniglio che si apre alla quota di 512 m slm nel comune di Jenne. Questo sistema sembra drenare le acque nell’area di Campo dell’Osso-Monte Livata ed è stato oggetto di importanti esplorazioni subacquee. Il rilievo di 2500 m all’interno della montagna eseguito risalendo il corso di un fiume sotterraneo, dimostrerebbe l’esistenza di un grande collettore di base alimentato probabilmente da un complesso reticolo ipogeo con un sviluppo di decine di chilometri.

Altre cavità importanti presenti sui Monti Simbruini sono il Pertuso, nei pressi dello sbarramento artificiale dell’Aniene, tra Filettino e Trevi nel Lazio, il Pozzo della Creta rossa a Nord di Jenne, l’inghiottitoio di Camposecco, la Grotta della Neve sulle pendici di Monte Viglio e la Grotta degli Urli profonda circa 600 metri nel versante sud-occidentale di Monte Agnello (Campocatino) situata proprio al confine del parco. Le acque di questa grotta riaffiorano nelle risorgenze dell’alta valle dell’Aniene. In particolare le ricerche idrogeologiche svolte dal Circolo Speleologico Romano hanno dimostrato che il tracciante chimico (fluoresceina) immesso nel sifone terminale della grotta degli Urli, ricompare presso Trevi nel Lazio, ad oltre 8 Km di distanza, nella grotta della Foce. (fonte: Parco dei Simbruini)

Al via A Jenne la settimana eucaristica parrocchiale sacerdotale

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Jenne – Il parroco di Jenne don Gaetano Maria Saccà ha reso noto il programma della settimana eucaristica parrocchiale Sacerdotale. Una occasione per approfondire la fede, raccogliersi in preghiera e con autorevoli relatori ecclesiastici meglio capire un percorso di aspetti edificanti per lo spirito e per l’anima. Una iniziativa che giunge di grande interesse proprio per il difficile momento che si sta vivendo ed in cui la preghiera e la fede devono essere il “faro” che conduce alla ricerca della luce e della introspezione interiore.
Questo il programma:

 

Vaia (Inmi Spallanzani) premiato a Jenne: “nessuna nuova ondata di covid grazie agli italiani responsabili”

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Jenne – In un clima di gioia ed immensa commozione, si è svolta ieri a Jenne la terza edizione del Premio Giornalistico Nazionale ‘Jenne perla della cultura’, un rilevante evento culturale per la comunità del piccolo borgo della Valle dell’Aniene, che da tre anni accoglie ed ospita personaggi di spicco nel mondo dello spettacolo, della comunicazione e della sanità.

Immersi nell’autentica e suggestiva bellezza della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, dopo l’apertura del concerto lirico coordinato dal direttore d’orchestra e pianista del Teatro dell’Opera di Roma Sergio La Stella, la giuria dell’evento, presieduta dal Sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti, dalla giornalista Gemma Giovanelli,  dal Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti Daniele Imperiale e dal Prof. Fausto Capalbo, in merito all’emergenza sanitaria che in questi ultimi mesi ha colpito il nostro Paese ha conferito in primis l’onorificenza al Prof. Dott. Francesco Vaia, Direttore Sanitario “INMI- Lazzaro Spallanzani” di Roma, per aver fronteggiato l’emergenza Covid con insigne professionalità ed eccezionale umanità. 

“La sobrietà, abbinata alla qualificazione professionale hanno evidenziato un ruolo centrale della struttura sanitaria da lui diretta nel saper circoscrivere e fronteggiare una epidemia ancora sconosciuta, e presso la quale il SarS-CoV-2 in Italia è stato isolato per primo. Nel mentre delle fasi emergenziali i messaggi pervenuti dall’Ospedale Spallanzani, eccellenza nel settore delle malattie infettive, ha fatto sì che venisse presa consapevolezza del virus in azione, senza però trasformare i bollettini, le notizie in informazione di natura ansiogena. E’ un valido testimone della deontologia professionale ricondotta al Giuramento di Ippocrate nella più alta rispondenza alla realtà”.

Sono questi i rilevanti motivi letti dal primo cittadino Giorgio Pacchiarotti, motivazioni che sottolineano la grande riconoscenza per chi, come il Prof. Dott. Francesco Vaia, ha lottato e continua a lottare per il bene della nostra Nazione. “Ringrazio voi tutti, in questi ultimi mesi l’ospedale Lazzaro Spallanzani è stato ricolmato di affetto. Il nostro compito non è stato solo quello di salvare vite, ma di rimanere, in un momento così difficile, al vostro fianco per informarvi e rassicurarvi; siamo stati perciò vigili ed attenti nel comunicare bollettini e numeri di contagio. Posso dire che l‘emergenza nel nostro Paese sta rientrando, grazie all’impegno di tutto il personale sanitario, alla serietà di voi cittadini e al grande potere dell’informazione e dei media che hanno infuso coraggio ed ottimismo.” E conclude: “ed è proprio con ottimismo che voglio terminare questo mio intervento: non è il momento di abbassare la guardia, ma non abbiate paura perché ne usciremo vincenti, continuate ad agire con responsabilità, serietà e intelligenza, quella che avete fin’ora dimostrato”.

Un pensiero emozionante, un messaggio di conforto e di coraggio quello del Professor Francesco Vaia, che segna l’inizio di una rinascita dopo un lungo periodo di quarantena e che proietta il nostro Paese verso un futuro migliore, di rilancio e di forte ripresa. Una presenza importante, che infonde nei nostri animi speranza e la voglia di ripartire insieme più forti di prima. Vaia  dunque ha apprezzato il comportamento degli italiani ritenendolo collaborativo e responsabile.

A seguito poi l’evento, presentato della conduttrice Rai Roberta Ammendola, ha visto la premiazione del giornalista Sigfrido Ranucci, (programma Report) del giornalista inviato speciale Pino Finocchiaro, del giornalista Fabrizio Colarieti e la menzione speciale al maestro Claudio Leonetti, premiato da Don Gaetano Maria Saccà. 

Approvata legge per la tutela dei piccoli comuni del Lazio, in arrivo fondi per la valorizzazione

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Roma – E’ stata approvata dal Consiglio regionale del Lazio la legge sulla “Tutela e valorizzazione dei piccoli comuni”, ovvero quelli con meno di 5.000 abitanti (254 su un totale di 378). “Il provvedimento – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – stanzia 4,4 milioni di euro per sostenere le comunità locali di dimensioni più ridotte nella promozione delle attività economiche, sociali, ambientali e culturali nonché nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturale, rurale, storico-culturale”.

Tra i punti salienti del provvedimento, sottolineo l’istituzione di un reddito di residenza attiva, suddiviso in tre annualità, per quanti trasferiscono la propria residenza in un piccolo comune, avviano un’attività imprenditoriale o recuperano beni immobili del patrimonio storico e culturale. Previsti anche contributi una tantum a sostegno della natalità.

Tra le altre misure introdotte, la predisposizione del Piano regionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, di durata triennale; agevolazioni tributarie in materia di Irap, a favore delle nuove imprese costituite dopo l’entrata in vigore della legge; interventi diretti a valorizzare e mantenere in vita, attraverso la gestione associata, le istituzioni scolastiche, o ridurre il disagio dove sono chiuse; sostegno ai prodotti agricoli, agroalimentari nonché artigianali tipici locali, ai percorsi enogastronomici e alle iniziative che concorrono ad accrescere la sostenibilità ambientale; salvaguardia dell’ambiente e tutela della biodiversità anche attraverso la valorizzazione dei biodistretti.

Previsti inoltre interventi per il recupero e la riqualificazione dei centri storici e la promozione degli alberghi diffusi; sostegni al processo di ammodernamento informativo dei piccoli comuni; assistenza tecnica, anche attraverso convenzioni con Anci e Uncem regionali, per l’accesso ai fondi dell’Unione Europea. È introdotta la possibilità da parte della Regione Lazio, anche mediante forme di avvalimento o convenzione, di assicurare le risorse umane e strumentali per la gestione ordinaria delle funzioni proprie o delegate, dei servizi, delle attività di programmazione oltre che per la redazione e realizzazione di progetti ordinari o straordinari di valorizzazione territoriale, sociale ed economica. La legge prevede, inoltre, misure particolari, anche di semplificazione amministrativa, a favore dei comuni con popolazione fino a 2.000 abitanti.

Al via la terza edizione del premio giornalistico nazionale “Jenne perla della cultura”

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Jenne –  Il Comune di Jenne, nell’ambito delle attività di natura culturale legate al progetto “Jenne perla della cultura” organizza per il 2020 la terza edizione del Premio Giornalistico Nazionale.

La prima edizione 2018 ha visto assegnare il premio al giornalista Rai Paolo Di Giannantonio in una esperienza di grande interesse e sperimentale, la seconda del 2019 a Renzo Arbore, nonché al prof Ciro Villani primario del Policlinico Umberto I° di Roma.

L’appuntamento è per venerdì 24 luglio 2020 alle ore 18.00 presso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo in piazza Vittorio Emanuele III che sarà appositamente allestita seguendo gli standard di  sicurezza previsti dall’emergenza Covid.

Una occasione che vede protagonisti diversi esponenti del giornalismo qualificato italiano e del settore sanitario che ha dimostrato di saper essere eccellenza per la gestione dell’emergenza Covid.

La qualificata giuria dopo  una attività di osservazione e valutazione in contesti di web e social media, televisione, radio, testate giornalistiche on line  e di carta stampata, ha pertanto individuato una serie di illustri personaggi che si sono distinti per un modus operandi professionale. In particolare la giuria ha tenuto conto di messaggi e contenuti di rilevanza sociale, culturale, di politica estera, nonché reportage in audio, video, trasmissioni tv, inchieste, ed altre tematiche di grande interesse pubblico.

E dunque la terza edizione vedrà protagonisti:

Il   Prof. Dott. FRANCESCO VAIA  Direttore Sanitario   “INMI – Lazzaro Spallanzani” di Roma

  • l giornalista SIGFRIDO RANUCCI Conduttore televisivo Rai  (trasmissione Report)
  • i giornalisti: PINO FINOCCHIARO  (inviato speciale conduttore Rai News 24)
  • FABRIZIO COLARIETI (La notizia)

nonchè il conferimento del premio  menzione speciale assegnato al Maestro CLAUDIO LEONETTI di Amatrice a

con la testimonianza speciale dell’Avv. Wania Della Vigna. 

Nell’intermezzo dei lavori: uno stupendo concerto  di musica lirica con artisti di livello internazionale:

dal Teatro Metropolitan di New York la voce del tenore:  SALVATORE CORDELLA

e voci dei giovani tenori  PARIDE CATALDO e VINCENZO SPINELLI dell’Accademia Germogli d’arte

                                  

che incontrano al pianoforte le note del Maestro  Sergio LA STELLA, pianista e direttore d’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.

Presentano l’evento:

ROBERTA AMMENDOLA – giornalista Rai  conduttrice de “Il Caffè di Rai Uno

DANIELE IMPERIALE – Consigliere Regionale Ordine dei Giornalisti

 

Il sindaco Giorgio Pacchiarotti e l’amministrazione comunale invitano tutti a partecipare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONCERTO JENNE 24 LUGLIO 2020
P R O G R A M M A
G. BIZET La fleur que tu m’avais jétée (Carmen)
G. DONIZETTI Una furtiva lagrima (L’elisir d’amore)
G. VERDI Quando le sere al placido (Luisa Miller)
G. DONIZETTI Ah! Mes amis! (La fille du régiment)
G. PUCCINI E lucevan le stelle (Tosca)
G. PUCCINI Nessun dorma (Turandot)
F. CILEA Il lamento di Federico
E. DE CURTIS Non ti scordar di me
A. LARA Granada
F. LEHAR Tu che m’hai preso il cuor
PARIDE CATALDO tenore
SALVATORE CORDELLA tenore
VINCENZO SPINELLI tenore

SERGIO LA STELLA pianista

Lutto a Jenne per la scomparsa di Cecilia Fumi ved. Flamini

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Ieri presso l’Ospedale “Sandro Pertini” di Roma è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari all’età di anni 98 la cara esistenza di

CECILIA FUMI VED. FLAMINI

Lascia i familiari tutti, nonchè amici e parenti.

Jenne – 16 Luglio 2020

I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle ore 17.00 presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo presso Jenne

-L’amministrazione comunale la ricorda con affetto nel suo garbo e compostezza da sempre dimostrati nel saper vivere nella comunità jennese

 

Al via i lavori di efficientamento energetico al rifugio montano a “Fondi” di Jenne

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Jenne – E’ stato dato il via ufficiale ai lavori riguardanti la struttura del rifugio montano situato nella suggestiva località “Fondi” di Jenne. E’ partita la prima fase degli interventi che consisntono nel rifacimento del  manto copertura, ed installazione di un impianto fotovolatico a pannelli solari.

Questa prima fase di lavori, è realizzata grazie ad un finanziamento ottenuto dall’Amministrazione Comunale di Jenne presso la Regione Lazio per l’importo di 50 mila euro. Ma è solo una fase iniziale propedeutica ad un progetto completo per la valorizzazione e recupero della stuttura montana.

I pannelli solari, infatti, costituiscono la base per il collegamento con l’elettrodotto che verrà realizzato da Monte Livata e fino a Fondi di Jenne, la cui realizzazione è in attesa del parere conclusivo della conferenza dei servizi presso la provincia di Roma. Un progetto sul quale è pervenuto già il parere favorevole di Enel con nota del 24 giugno u.s.

I pannelli solari saranno poi collegati quindi all’elettrodotto stesso, intervento che consentirà all’Amministrazione Comunale,  di ricevere un rimborso da parte di Enel di 340 milaeuro a fronte di un investimento di 410 mila euro. Quindi il comune dovrà compartecipare alle spese per un importo di circa 70 mila euro ottenendo così una opera di grande valore ad un costo irrisorio.

La soluzione individuata consente di raggiungere una molteplicità di obiettivi, partendo da quello ambientale a quello economico.

Contestualmente a tutto ciò, l’amministrazione comunale è in attesa del parere del  Genio civile, sempre inerente interventi sul Rifugio montano riguardante una fase di stanziamento regionale di 40 mila euro e con una minima compartecipazione comunale di 9 mila euro per la messa in sicurezza dell’intero edificio. Opera necessaria, in quanto su questa struttura grava una dichiarazione di inagibilità risalente all’anno 2010 a firma dell’allora commissario Prefettizio dott. Caruso.

Ma non finisce qui, ci saranno anche altri lavori per un importo di altri 50 mila euro ottenuti grazie alla partecipazione ad un Bando del Gal e che prevede la ristrutturazione del piano terra del rifugio montano che sarà adibito a punto di ristoro.

“L’obiettivo prefissato – spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti – concretizza una pluralità di intenti che vedono valorizzare una area naturalistica stupenda del nostro territorio, un luogo incontaminato e splendido che in questi fine settimana estivi sta facendo riscontrare presenze di escursionisti e di turismo di oltre 1.500 persone”.