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Area stalla agricola di Jenne, in arrivo centomila euro per la recinzione

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JENNE – Importante nuovo traguardo per il territorio comunale. Con Determinazione n. G13134 del 07/10/2024 la Regione Lazio ha pubblicato la graduatoria delle domande di sostegno ammesse a finanziamento PSR 2014/2020 Mis. 4.4.1 il Comune di Jenne è stato ammesso per un contributo di euro 100.000,00 per il 100% senza alcun onere di compartecipazione del Comune. Si tratta di un intervento relativo alla realizzazione della recinzione dell’area Stalla Agricola.  Nei prossimi  giorni sarà disposto l’atto di concessione, e si procederà ad appaltatare  i lavori.

Il comune di Jenne, grazie ad una attenta progettualità seguita dall’Assessore Goanfranco Volpi in tutti gli step ed al contesto medesimo riferito all’intervento ha ottenuto il contributo più alto rispetto a tutti gli altri enti partecipanti.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Giorgio Pacchiarotti e dall’amministrazione comunale tutta.

 

 

 

 

 

 

 

A Jenne terza età a lezione antitruffa con i Carabinieri di Vallepietra

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JENNE – Presso una sala comunale di Jenne si è svolto martedì u.s. una interessante iniziativa legata alla prevenzione delle truffe ai danni di persone anziane. Il Maresciallo Federico Pistoia, comandante la stazione Carabinieri di Vallepietra e competente per territorio anche per il comune di Jenne, ha tenuto una vera e propria lezione alla quale ha partecipato un numero consistente di persone.

Il maresciallo ha tracciato un quadro esaustivo di varie situazioni che sono solite verificarsi, indicando modalità, stratagemmi che i truffatori mettono in atto a danno di persone della terza età e/o indifese. Cadere nella trappola è purtroppo molto facile, ma la conoscenza dei fatti perseguiti dall’Arma dei Carabinieri, e soprattutto la prevenzione, costituiscono un valore aggiunto non di poco conto.

Molte le domande che le partecipanti hanno rivolto al Maresciallo, il quale con competenza e disponibilità ha fornito tutte le delucidazioni del caso.

Successo a Jenne per la duegiorni di pesca sportiva

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JENNE –  Il 5 ed il 6 di ottobre si è tenuta una intensa e straordinaria “Due giorni” organizzata dal Club di pescatori di Jenne: nella giornata del 5 il “Memorial Claudio Armeni”, gara di pesca in Lago giunta alla sua II edizione con tanto di premiazione e pranzo finale al Ristorante Lescuso di Jenne; il 6, l’indomani, “La chiusura”, ultima giornata della stagione alieutica 2024, con pranzo all’aperto nella splendida cornice della Mola Vecchia sul fiume Aniene, prossima alla sua riqualificazione da parte dell’amministrazione comunale che ha giàmesso in campo risorse importanti. Entusiasmo da parte dei tanti partecipanti per momenti di vera convivialità. “Tenere viva la tradizione della pesca, anche attraverso la memoria dei nostri amici pescatori con cui si è condiviso questa grande passione, e valorizzare i nostri luoghi difendendone e diffondendone la bellezza, è tra le missioni proprie del Club.

Un grazie di cuore a tutti per la riuscita di queste due giornate, dall’amministrazione comunale ai soci per il prezioso sostegno. Un grazie speciale vorremmo poi spenderlo per le sig.re Maria e Rita Armeni e per il Lescuso per i fantastici premi messi a disposizione per i primi classificati del Memorial Claudio Armeni del 5, a cui vanno le nostre congratulazioni, e poi ancora per le nostre amiche signore Pasqua e sig.re Rosa e Silvana, per aver collaborato nella realizzazione del fantastico “pranzo di una volta” di domenica 6. Sapere di poter contare sulla comunità e vedere aumentare il numero dei soci è importante per guardare il futuro con ottimismo. Tempo di rilassarsi giusto un tantino e con la caparbietà che ci contraddistingue ci rimetteremo al lavoro per rendere possibili nuove giornate di festa, ma soprattutto per raggiungere altri obiettivi del Club, e non solo, come la riqualificazione del fiume Aniene che merita tutta la nostra attenzione e gratitudine”. Queste le prime riflessioni e parole del Presidente del Club.

Jenne, il borgo dei fiori perla della Valle Aniene

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JENNE – E’ arrivato ottobre, i colori dell’alta Valle Aniene iniziano a cambiare. Ma nel borgo dei fiori sembra ancora piena estate. La cura del dettaglio, il profumo ed i colori diventano sempre più magici e suggestivi. Gli angoli di Jenne sono da sempre tutti adornati di fiori. E da sempre i fiori regalano bellezza, unicità tra panorami mozzafiato che diventano veri e propri quadri d’autore.

Jenne è un borgo che può essere visitato in ogni momento dell’anno, e cambia  unitamente all’evolversi delle stagioni, con una sfumatura di continuità. Come se il tempo in questo luogo intriso di storia, fede, devozione e senso comunitario, non debba fermarsi mai.

A Jenne ci si sente subito accolti, ed anche quei visitatori che raggiungono la perla della Valle Aniene per la prima volta, hanno la sensazione di entrare in un salotto urbano, come un luogo per l’appunto fuori dal tempo.

La popolazione fluttuante è moltissima, ed ogni periodo ha la sua unicità e le sue iniziative. L’estate appena trascorsa è stata un susseguirsi di emozioni, di una molteplicità di eventi che hanno coinvolto un crescente numero di visitatori, ma non ci si ferma mai. L’autunno jennese, il Natale con i suoi presepi e la sua magia, e poi l’arrivo della primavera costituiscono un valore aggiunto in un borgo piccolo che però fa le cose in grande.

Ed ognuno fa la sua parte: a Jenne c’è tutta l’espressione del sentimento di un tempo, di quando nei borghi si respira quell’aria antica di accoglienza e voler bene. Ma non viene meno la crescita e lo sviluppo del territorio. I fiori in fondo sempre presenti in ogni momento dell’anno, stanno a testimoniare la bellezza dei luoghi e di quanto sia i residenti, che gli Jennesi di ogni dove, ma così come i tantissimi estimatori dei luoghi che hanno dato i natali a Papa Alessandro IV ne restino tutti affascinati.

Jenne non è un borgo comune, a Jenne ci si sente a casa. Visita Jenne, perla della Valle Aniene!

 

Jenne per la festa dei nonni: patrimonio di amore e saggezza

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Jenne 2 ott 2024 – Ogni anno, il 2 ottobre, in Italia si celebra la Festa dei Nonni, un’occasione speciale per riconoscere e ringraziare i nonni per l’importante ruolo che ricoprono nelle famiglie e nella società. Questa festa, istituita ufficialmente con una legge nel 2005, cade in una data simbolica: il giorno dedicato agli Angeli Custodi nella tradizione cattolica, a sottolineare il legame profondo tra nonni e nipoti, spesso considerati angeli custodi dei più piccoli.

Un augurio speciale è rivolto a tutti i nonni jennesi di ogni dove. Il pensiero oggi va a tutti coloro che sono nell’altra dimensione e a coloro che ogni giorno in vita dispensano amore puro per i propri nipoti. Un pensiero affettuoso anche ai nonni ospiti della “Rsa La resilienza di Jenne”  è parimenti rivolto dal sindaco Giorgio Pacchiarotti e dall’amministrazione comunale tutta.

L’importanza dei nonni nella vita quotidiana

I nonni rappresentano un punto di riferimento per molte famiglie, specialmente in Italia, dove il legame tra le generazioni è particolarmente forte. Il loro contributo non è soltanto affettivo, ma spesso anche pratico: offrono supporto nella crescita dei nipoti, soprattutto quando i genitori sono impegnati con il lavoro. Molti nonni si occupano quotidianamente dei nipoti, li accompagnano a scuola, li seguono nei compiti e condividono con loro momenti preziosi di gioco e apprendimento.

I nonni sono portatori di saggezza, esperienza e tradizioni. Grazie a loro, molte storie di famiglia, usanze e valori si trasmettono di generazione in generazione, creando un ponte tra passato e futuro. Sono la memoria vivente di tempi passati, e attraverso i loro racconti insegnano ai nipoti l’importanza delle radici e delle proprie origini.

La celebrazione della festa

La Festa dei Nonni viene celebrata in molti modi diversi: nelle scuole i bambini realizzano lavoretti, poesie o canzoni dedicate ai propri nonni, mentre a livello locale spesso si organizzano eventi e manifestazioni per onorare questa giornata. Le famiglie, da parte loro, colgono l’occasione per trascorrere del tempo insieme ai nonni, magari con un pranzo speciale, una passeggiata o semplicemente regalando loro un po’ di compagnia e affetto.

Anche la Chiesa italiana partecipa alle celebrazioni, associando la figura dei nonni a quella degli Angeli Custodi, che nella tradizione cristiana sono protettori e guide spirituali. Molte parrocchie organizzano messe o momenti di preghiera dedicati ai nonni, per rendere omaggio al loro ruolo fondamentale.

Un ringraziamento ai nonni moderni

La società di oggi sta cambiando rapidamente, ma i nonni restano una costante, adattandosi ai nuovi tempi con spirito giovane. Sempre più nonni sono attivi, viaggiano, usano la tecnologia per restare in contatto con i nipoti e partecipano in modo attivo alla vita sociale. Questi “nonni moderni” rappresentano una risorsa fondamentale per le famiglie e dimostrano che l’età non è un limite, ma una ricchezza.

La Festa dei Nonni ci ricorda quanto sia importante il loro contributo nella vita di ognuno di noi. Non si tratta solo di celebrare la loro presenza, ma anche di riconoscere il loro ruolo educativo, affettivo e di supporto, senza il quale molte famiglie farebbero fatica a conciliare i numerosi impegni quotidiani.

La Festa dei Nonni del 2 ottobre è molto più di una semplice giornata commemorativa: è un momento per riflettere sul valore della famiglia e sull’importanza delle relazioni intergenerazionali. Celebrare i nonni significa rendere omaggio a coloro che, con amore, pazienza e dedizione, contribuiscono alla crescita delle nuove generazioni, facendo da guida e da sostegno nei momenti più importanti della vita.

Che sia con un abbraccio, una telefonata, o un semplice gesto d’affetto, il 2 ottobre è l’occasione perfetta per dire grazie ai nonni e riconoscere tutto ciò che fanno per noi.

Jenne accolta a Valsolda sulle orme di Antonio Fogazzaro

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VALSOLDA (Como) – La delegazione di Jenne  (composta dal Sindaco Giorgio Pacchiarotti e dal vice Cristiano Lauri, Corrado Armeni, il parroco don Pietro, la Banda “Filiberto Massimi” ed un nutrito gruppo di cittadini jennesi)  è arrivata ieri l’altro nella stupenda cornice di Valsolda, comune gemellato con la perla della Valle Aniene. Accolti dalla sindaca Laura Romanò e da altri componenti dell’amministrazione comunale,  si sono intrattenuti in una serie di iniziative ed eventi di spessore.

Bellissima la villa del Fogazzaro dove si è svolta la visita ufficiale, alla quale  ha fatto seguito una cena tradizionale organizzata dalla Pro Loco di Valsolda. Nella giornata di ieri tour sullo stupendo Lago di Lugano che fa da cornice a Valsolda che dista pochi chilometri dal confine italiano con la Svizzera e visita a Lugano, con un bellissimo concerto pomeridiano eseguito dalla Filarmonica di Valsolda. Entusiasmante anche il giro in battello degli jennesi che dall’alta valle Aniene hanno potuto apprezzare questi luoghi stupendi.

Ieri sera cena, spettacolo, e poi questa mattina la Santa Messa concelebrata dai parroci di Jenne e di Valsolda, al termine della quale si è svolta la cerimonia di controfirma del gemellaggio già sottoscritta a Jenne il 28 luglio u.s. presso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo.

 

Dopo la firma congiunta un tradizionale scambio di una molteplicità di doni tra i sindaci dei comuni gemellati. Presente all’evento anche l’assessore Roberto Tonello del comune parimenti gemellato di Montegalda (Vicenza).

Le note suggestive della Banda di Jenne sono risuonate A Valsolda facendo riscontrare particolare apprezzamento.

Nel corso dell’occasione è stata ricordata la figura del grande Fogazzaro e dei legami generati sulle sue orme a distanza di tanti anni.

Il sindaco Laura Romanò, ha dato il benvenuto ufficiale alla delegazione Jennese, ringraziando per l’ospitalità di Luglio e per la gradevolezza degli eventi vissuti.

Il primo cittadino di Jenne Giorgio Pacchiarotti, ha ringraziato la collega sindaco, il comune di Montegalda, auspicando un continuo rafforzamento delle attività e di interscambi che possano derivare da questa azione di gemellaggio improntata alla cultura ed al profondo senso delle istituzioni che pur in distanze geografiche trovano punti di convergenza.

Il sindaco ha ricordato Fogazzaro ed il romanzo “Il Santo” scritto proprio nei suggestivi luoghi dell’alta Valle Aniene e ringraziato i cittadini intervenuti.

Poi il pranzo di saluto, e quindi la ripartenza verso Jenne prevista nel pomeriggio odierno.

Il vice sindaco Cristiano Lauri, ha espresso soddisfazione per l’ottimale riuscita dell’incontro ufficiale. 

Jenne – Anzio è visita guidata sui luoghi del tratturo per le giornate europee del patrimonio

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Jenne 26 sett 2024 – «Vie di Transumanza» è Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 2023.  Il Comune di Jenne, primo socio italiano, ha aderito alle «Vie di Transumanza» con il tracciato denominato «Tratturo Jenne-Anzio», mappato a cura dell’Associazione Libera Università Popolare dell’Agricoltura (LUPA), che con pluriennale esperienza svolge attività di animazione territoriale e rievocazione storica della Transumanza nell’area laziale tra i Monti Simbruini e la costa Tirrenica.

«Vie di Transumanza» dunque  propone una giornata sulle tracce dei transumanti che da Fondi di Jenne scendevano a Anzio con le greggi al seguito.
È prevista una escursione guidata (difficoltà turistica), con partenza e ritorno alla Piana di Fondi di Jenne; a seguire laboratorio di produzione casearia tradizionale e degustazione di prodotti della gastronomia locale, esibizione musicale del repertorio della tradizione pastorale.

Durante il percorso sarà illustrata la storia della Transumanza da Antonio Volpi dell’Associazione L.U.P.A., profondo conoscitore dei luoghi e del patrimonio del tratturo. Il Guardiaparco della Riserva Silverio Feola, illustrerà i paesaggi che il percorso della transumanza attraversa e i collegamenti con alcuni ambienti presenti in Riserva.

Save the date: sabato 28 settembre 2024 – Start: ore  9.30 con ritrovo presso la suggestiva  Piana di Fondi di Jenne, presso il Rifugio Forestale Nuovo.

Si può partecipare solo mediante prenotazione:

Antonio Volpi  3349883759  (Ass. Internazionale TT&RR – Itinerario culturale europeo “Vie di transumanza”)

 

Locale macelleria comunale di Jenne, al via la procedura di locazione immobiliare

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JENNE 25 SETT 2024 – Il Comune di Jenne rende noto che è stata indetta procedura ad evidenza pubblica per l’assegnazione in locazione del locale sito in Via Umberto I, foglio 18, particella 482/483. L’immobile, facente pate del patrimonio disponibile dell’ente, è disponibile per uso macelleria comunale. Si trova in posizione centralissima nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele III.

La suddetta unità immobiliare è costituita da un locale principale sito al piano terra adibito alla vendita ed un piano primo adibito a lavorazioni carni, spogliatoio e bagno. Internamente i pavimenti e i rivestimenti sono in piastrelle di ceramica, i serramenti sono in legno. L’unità immobiliare è dotata d’impianto elettrico, impianto idrico sanitario. Complessivamente l’unità versa in un ottimo stato manutentivo e conservativo in quanto sono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione nell’anno 2015. L’intera unità immobiliare ha una superficie ragguagliata di mq 27,00. Il canone annuo posto a base d’asta è fissato in €. 3.600,00 (tremilaseicento/00). La cauzione provvisoria è determinata in €. 360,00=Il canone annuo posto a base d’asta è fissato in €. 3.600,00 (tremilaseicento/00).
La cauzione provvisoria è determinata in €. 360,00=.
L’aggiudicazione del lotto sarà effettuata a favore del concorrente che avrà presentato la migliore offerta in aumento rispetto al canone annuo a base d’asta. Non sono ammesse offerte in ribasso.

A disposizione degli interessati tutta la documentazione ufficiale da produrre per presentare domanda

Di seguito i file per consultazione o per essere scaricati e stampati:

1._Avviso_LOCAZIONE_MACELLERIA_COMUNALE_2024_signed

2._All._A

3._Offerta_economica

4._CONTRATTO

A Jenne celebrato San Pio da Pietrelcina, patrono della Protezione Civile

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JENNE 23 SETT 2024 – Oggi il Parroco don Pietro ha celebrato la Santa Messa nel giardino della statua di San Pio da Pietrelcina in via Roma a Jenne. Un momento di preghiera e di ringraziamento e devozione al Santo con le stimmate che è il protettore della protezione civile. Dal 2004, infatti come oggi il 23 settembre si celebra la figura di San Pio da Pietrelcina, Patrono delle Associazioni di Volontariato che operano nell’ambito della Protezione Civile.

 

 

 

LA STORIA DEL SANTO CON LE STIMMATE

San Pio da Pietrelcina, meglio conosciuto come Padre Pio, è una delle figure religiose più amate e venerate del XX secolo. Nato il 25 maggio 1887 a Pietrelcina, un piccolo borgo in provincia di Benevento, e morto il 23 settembre 1968 a San Giovanni Rotondo, Padre Pio è ricordato per la sua straordinaria spiritualità, le sue opere di carità e le stimmate che lo accompagnarono per gran parte della sua vita.

Infanzia e vocazione religiosa

Padre Pio, nato Francesco Forgione, crebbe in una famiglia di contadini profondamente devoti. Fin dalla tenera età, mostrò una forte inclinazione religiosa, tanto che già da bambino si racconta che avesse visioni mistiche e sperimentasse fenomeni soprannaturali. A soli 15 anni, entrò nel noviziato dei Cappuccini a Morcone, e prese il nome di Pio in onore di San Pio V. Nel 1910, all’età di 23 anni, venne ordinato sacerdote, ma a causa di problemi di salute fu costretto a tornare nella sua casa natale per periodi di riposo.

Le stimmate: un segno divino

Il momento più significativo della vita di Padre Pio avvenne nel 1918, quando, mentre pregava, ricevette le stimmate, segni fisici della passione di Cristo, che si manifestarono sotto forma di piaghe sanguinanti sulle mani, sui piedi e sul costato. Questi segni rimasero visibili fino alla sua morte e furono oggetto di indagini da parte della Chiesa, suscitando ammirazione ma anche controversie. Molti lo consideravano un santo già in vita, mentre altri erano scettici e cercavano spiegazioni razionali.

Le stimmate non furono l’unico fenomeno straordinario nella vita di Padre Pio. Numerosi testimoni raccontarono di aver assistito a miracoli di guarigione, bilocazione (essere presenti in due luoghi contemporaneamente) e profezie. Nonostante ciò, Padre Pio visse sempre con grande umiltà, attribuendo ogni evento straordinario alla volontà divina.

San Giovanni Rotondo: il suo rifugio spirituale

Nel 1916, Padre Pio si trasferì nel convento di San Giovanni Rotondo, nel Gargano, dove trascorse la maggior parte della sua vita. Qui divenne una guida spirituale per migliaia di fedeli che lo cercavano per confessarsi, ottenere consigli e ricevere conforto. Si dice che trascorresse fino a 14 ore al giorno nel confessionale, attirando pellegrini da tutto il mondo.

Il suo ministero fu caratterizzato da una profonda dedizione alla preghiera, alla penitenza e alla carità. Nel 1956, grazie alla sua determinazione e alla generosità dei suoi sostenitori, fondò la Casa Sollievo della Sofferenza, un ospedale moderno a San Giovanni Rotondo che divenne un simbolo della sua volontà di alleviare le sofferenze umane.

Ostacoli e riconoscimento della Chiesa

Nonostante la sua popolarità tra i fedeli, Padre Pio affrontò anche periodi di grande difficoltà. La Chiesa inizialmente guardava con sospetto i fenomeni mistici che lo accompagnavano, e venne persino sottoposto a restrizioni, come il divieto di celebrare la messa in pubblico e di confessare. Solo negli anni successivi, grazie a ulteriori indagini, la Chiesa riconobbe la sua integrità e spiritualità.

Nel 1968, all’età di 81 anni, Padre Pio morì serenamente. Poco prima della sua morte, le stimmate, che avevano segnato la sua vita per cinquanta anni, scomparvero misteriosamente. La sua fama continuò a crescere anche dopo la sua morte, e migliaia di fedeli continuarono a visitare la sua tomba.

Canonizzazione e eredità spirituale

Il processo di canonizzazione di Padre Pio fu uno dei più rapidi nella storia moderna della Chiesa. Nel 1999, fu proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II, che lo aveva conosciuto personalmente e nutriva per lui una profonda venerazione. Tre anni dopo, nel 2002, Padre Pio fu dichiarato santo, sempre da Giovanni Paolo II, davanti a una folla immensa di fedeli a Roma.

Oggi, San Pio da Pietrelcina è venerato in tutto il mondo. Il suo santuario a San Giovanni Rotondo è una delle mete di pellegrinaggio più visitate, attirando milioni di persone ogni anno. Il suo messaggio di misericordia, preghiera e amore per il prossimo continua a ispirare fedeli di ogni provenienza, rendendolo uno dei santi più amati del nostro tempo.

Padre Pio ha lasciato un’eredità di fede incrollabile, di devozione al Cristo sofferente e di profonda carità verso i bisognosi, un esempio luminoso di santità che continua a risuonare nei cuori di milioni di persone.